Che fine ha fatto Youri Djorkaeff?

Gli interisti se lo ricorderanno per le tre annate con la maglia nerazzurra tra le più importanti tra quelle passate alla storia del club milanese. Gli appassionati di calcio invece se lo ricorderanno per quel magnifico gol che fece in campionato contro la Roma, con una mezza rovesciata che andò a finire sotto l’incrocio dei pali della porta avversaria. Ma sicuramente Youri Djorkaeff è uno dei maggiori talenti che hanno mai calcato i campi italiani.

Stranamente però la sua carriera, durata per oltre 20 anni, è costellata di tanti successi concentrati in soli 4 anni, dal ’96 al 2000 grazie proprio all’Inter, ma anche al Psg e alla sua nazionale con cui vinse un mondiale ed un campionato europeo, ma poi di lui se ne sono perse le tracce appena dopo il 2000.

Il Lippi furioso e la sua croce

Il titolo di Campione del Mondo non basta a ripararlo dalle critiche, perché nel calcio, è risaputo, la riconoscenza è prossima allo zero. Marcello Lippi, però, non è disposto a scendere a compromessi e da buon toscanaccio qual è, difende la sua idea, rispondendo a tono a chi si permette di giudicare le sue scelte.

Inutile tornare sull’argomento, inutile insistere con le domande: Cassano non fa parte dei piani del ct, né ora né in futuro. Meglio rassegnarsi e lasciar correre, per evitare che la polemica ci accompagni da qui al prossimo mondiale (e manca un anno abbondante).

Lui fa spallucce e va avanti per la sua strada, dicendosi anche disposto a subire le critiche altrui, ma poco propenso a stare al gioco di certi giornali che hanno ricamato molto sull’accoglienza che riceverà l’Italia in quel di Bari, terra natale di Fantantonio. Il ct è indignato (tanto per usare un eufemismo) per il clima che va preparandosi e nella conferenza stampa di oggi pomeriggio ha tuonato contro un certo tipo di giornalismo.

Ibra-Eto’o, Maicon al Real e gli altri incredibili affari del mercato estivo

Il calciomercato estivo si avvicina, e i tifosi delle grandi squadre cominciano a scalpitare. In Italia soltanto i tifosi della Juventus possono stare tranquilli, almeno stando a sentire l’ad Blanc, che non dice quale tra i tanti nomi (Cassano, Diego, Silva, ecc.) verrà, ma assicura i propri tifosi che un grosso affare verrà fatto.

Le altre big del calcio italiano invece stanno più sulla graticola. La situazione più assurda ce l’ha l’Inter, che per cercare una soluzione in attacco rischia di veder partire proprio il suo calciatore migliore, Zlatan Ibrahimovic. Tutto nasce dalla ricerca di una prima punta di peso. Ibra non ha intenzione di giocare in quel ruolo, e Preziosi nicchia per Milito. La soluzione è stata individuata in Eto’o, ma siccome il contratto del calciatore del Barcellona scade nel 2010, i nerazzurri dovranno scegliere se aspettare un’altra stagione per prenderlo, o acquistarlo subito. Il problema è che i blaugrana hanno detto che cederebbero il camerunense solo se ci fosse lo scambio con Ibrahimovic.

Platini chiude la porta alla moviola in campo

Visto che era tanto occupato nella decisione di nuove regole con cui “aggiustare” il giocattolo calcio, rotto da tempo, come non chiedere a Platini il suo parere sull’annoso problema della moviola in campo. Intervistato da Vialli e Paolo Rossi nella trasmissione “Attenti a quei due” di Skysport, il presidente Uefa ha detto come la pensa sulla tecnologia nel calcio, e questo di certo non farà piacere ai tanti biscardiani d’Italia.

L’unica tecnologia che Platini approva è l’auricolare con cui arbitri e guardalinee comunicano tra loro. Ma non solo. Le nuove regole con gli arbitri d’area sono in dirittura d’arrivo, e presto verranno utilizzati anche in Italia. Per la precisione, secondo Le Roi, ci sarebbero 5-6 campionati professionistici che già dal prossimo anno vorrebbero sperimentare i due arbitri aggiuntivi, mentre per l’Italia la stagione 2009-2010 potrebbe vedere l’esordio del sestetto arbitrale solo in serie B.

Beckham: grazie Milan!

Sabato potrebbe strappare la presenza numero 109 in nazionale, staccando Bobby Moore e mettendosi sulle tracce del recordman Peter Shilton, che ha collezionato ben 125 gettoni con la maglia dei

Il volto di Maradona sulle banconote argentine?

A leggere il titolo si potrebbe pensare che sia la solita bufala ben confezionata per attirare l’attenzione del lettore. Ma l’eventualità che il Pibe de Oro finisca sulle banconote dell’Argentina potrebbe essere presa in considerazione e divenire una realtà in breve tempo. Ma andiamo per ordine.

Sulle banconote dell’Argentina sono raffigurati i volti di Josè Francisco de San Martin, Manuel Belgrano e Juan Manuel de Rosas, personaggi che hanno fatto la storia della nazione e che hanno resistito al cambiamento del colore e della dimensione dei pesos nel corso degli ultimi cento anni.

Ora però il Banco Central avrebbe intenzione di dare un taglio al passato, sostituendo tali volti con quelli di personaggi più attuali che si sono distinti per aver contribuito a diffondere la cultura nazionale nel mondo. Di qui la proposta del Circulo Filatélico y Numismático di Santiago del Estero, convinto che nessuno più di Maradona possa rappresentare la terra argentina al di fuori dei confini nazionali.

Prandelli: ma quale Roma… Dopo la Viola vado in pensione

Giusto ieri Il Giornale aveva lanciato un’idea suggestiva, vedendo dei benefici in un eventuale scambio di panchine tra Roma e Fiorentina. Oggi arriva una sorta di risposta (non sappiamo quanto voluta) da parte di uno dei diretti interessati. A parlare è Cesare Prandelli dalle pagine della Gazzetta dello Sport, in un’intervista che sa di giuramento eterno alla causa viola.

E’ vero che l’allenatore potrebbe cambiare panchina in futuro, ma non in senso strettamente calcistico. Se proprio volete vederlo sedersi su un’altra panca, dovrete accontentarvi di quella dei giardini pubblici:

Sa dove mi vedo dopo la panchina della Fiorentina? Al parco, a godermi il sole, la vita, quel che non ho fatto. E in pensione…

Pelè: “mai detto che Robinho ha assunto droghe”

Probabilmente si chiude qui una polemica che va avanti da una settimana, e che vede coinvolto il guru del calcio brasiliano, Pelè, e due dei calciatori più rappresentativi della nazionale verdeoro, Robinho e Ronaldo. O almeno, è chiusa la vicenda sul calciatore del Manchester City.

Qualche giorno fa, interrogato da un giornalista sulla droga nel mondo del calcio, O’Rey accostò il nome dei due calciatori brasiliani a quello di Diego Armando Maradona, dicendo che loro sono gli unici, o comunque fra i pochi nel mondo del calcio, ad aver avuto problemi con la droga. Immediatamente sono scattate le polemiche, e primo fra tutti a reagire è stato Mark Hughes, manager della squadra inglese.

Ligue 1: campionato sempre più emozionante, in 6 puntano la vetta

Giornata di sorpassi e controsorpassi la 29esima della Ligue 1. Il campionato si sta facendo sempre più emozionante, ma sta mantenendo sempre la vetta intatta per il Lione. La nota positiva è che un campionato così emozionante in Francia non lo si viveva da almeno 8 anni, da quando cioè i lionesi non hanno cominciato a farla da padroni, vincendo il titolo già un paio di mesi prima della fine del campionato.

Ed invece la non perfetta forma, soprattutto mentale, della squadra campione di Francia permette alle inseguitrici di rimanere attaccate al treno-scudetto, permettendo di sperare nel titolo ad almeno sei squadre, tutte racchiuse in soli 4 punti.

Thiago Motta alla Roma? Il Genoa smentisce il procuratore

Giornata calda quest’oggi a Genova, a causa delle notizie rimbalzate dalla società rossoblu e riprese da diversi siti online, tra i quali ASRomaLive. A parlare era Dario Canovi, il procuratore di Thiago Motta. Il brasiliano si è reso protagonista di un’ottima stagione all’ombra della Lanterna ed è finito nelle mire di diverse società italiane. Ebbene, a sentire l’agente del giocatore, la Roma si sarebbe fatta avanti per acquistarne il cartellino, trovando l’ok del brasiliano:

A lui la Roma piace, ed ha un’ammirazione per Totti e De Rossi. Preziosi quando lo ha preso gli ha promesso che se fosse arrivata un’offerta da parte di un club importante lo avrebbe lasciato andare. Ora vale intorno ai dieci milioni, tra qualche tempo il suo prezzo potrebbe aumentare. Il fattore economico è importante ma non fondamentale. I valori tecnici, di vita e di gioco sono quelli centrali per lui. E sono cose che potrebbero favorire la Roma piuttosto che un’altra destinazione.

Una dichiarazione che ha fatto la felicità dei tifosi giallorossi, ma che non ha trovato l’approvazione della società genoana, specie a questo punto della stagione, con i rossoblu in piena corsa per il raggiungimento del quarto posto in campionato. Una situazione che potrebbe creare degli imbarazzi all’interno dello spogliatoio, distogliendo il ragazzo dall’obiettivo che la squadra spera di raggiungere. E’ per questo che la società di Preziosi ha diramato un comunicato attraverso il sito ufficiale, per stigmatizzare e smentire le parole del procuratore, nella speranza che le voci su un probabile trasferimento si esauriscano nella giornata di oggi.