Il volto di Maradona sulle banconote argentine?

di Redazione 1

A leggere il titolo si potrebbe pensare che sia la solita bufala ben confezionata per attirare l’attenzione del lettore. Ma l’eventualità che il Pibe de Oro finisca sulle banconote dell’Argentina potrebbe essere presa in considerazione e divenire una realtà in breve tempo. Ma andiamo per ordine.

Sulle banconote dell’Argentina sono raffigurati i volti di Josè Francisco de San Martin, Manuel Belgrano e Juan Manuel de Rosas, personaggi che hanno fatto la storia della nazione e che hanno resistito al cambiamento del colore e della dimensione dei pesos nel corso degli ultimi cento anni.

Ora però il Banco Central avrebbe intenzione di dare un taglio al passato, sostituendo tali volti con quelli di personaggi più attuali che si sono distinti per aver contribuito a diffondere la cultura nazionale nel mondo. Di qui la proposta del Circulo Filatélico y Numismático di Santiago del Estero, convinto che nessuno più di Maradona possa rappresentare la terra argentina al di fuori dei confini nazionali.

A sponsorizzare i progetto è il fondatore e presidente del Circulo, Juan Carlos Barròn, che vede in Maradona il personaggio in assoluto più rappresentativo a livello nazionale:

Belgrano e San Martin sono emblemi riconosciuti della storia argentina, ma di sicuro un cinese o un canadese non hanno idea di chi siano, mentre Maradona è conosciuto in ogni angolo del pianeta. Se pensiamo che quando andò in India trovò più di 50mila persone ad attenderlo in aeroporto, ci rendiamo conto di come Maradona sia un idolo mondiale. L’iniziativa sarebbe anche un ottimo modo per promuovere il turismo.

Beh, che Maradona sia un vero eroe nazionale non lo scopriamo certo oggi (basti pensare alla strenua difesa del popolo argentino al suo idolo, quando nel ’94 venne estromesso dai mondiali americani, o all’acclamazione al momento della nomina a commissario tecnico della nazionale), ma chi poteva mai immaginare che un giorno qualcuno proponesse la sua faccia come simbolo di un Paese?

[Fonte : Gazzetta dello Sport]

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