Fantacalcio: occhio a Cruz in Juve-Inter

La domenica della vergogna ha partorito una giornata di campionato molto faticosa per le quattro squadre coinvolte nelle maxi-squalifiche. A pagare più di tutte sono in particolare due squadre, la Fiorentina, che già doveva fare a meno di Mutu, ed ora anche di Melo e Montolivo squalificati, e si sa quanto siano importanti per il gioco viola; l’altra è la Roma, abituata da inizio stagione a convivere con le assenze, che perderà Mexes e Panucci che si vanno ad aggiungere al fitto numero di infortunati in difesa.

A parte Cagliari e Lazio, le altre due ad aver subito molte squalifiche, per le altre squadre di serie A non ci dovrebbero essere grosse novità, con i soliti infortunati e la quadratura della formazione che non dovrebbe cambiare di molto.

Cafu torna a giocare?

Pare proprio di sì. L’ex pendolino di Roma e Milan, dopo tante soddisfazioni nel campionato italiano e con la maglia verdeoro, si era ritirato alla fine dello scorso anno così

Inter, 700mila euro per ogni punto

Nel calcio moderno non esistono le favole e quasi sempre vince chi si può permettere di spendere e spandere senza problemi in fase di campagna acquisti. Non sempre però è vero il contrario, nel senso che può capitare che un club si indebiti per mettere su una squadra competitiva, non raccogliendo poi i frutti sperati.

E allora andiamo ad analizzare la situazione della Serie A quando mancano solo sette giornate alla fine del campionato, prendendo spunto da un’indagine portata avanti da La Repubblica. Quello che ne vien fuori è un quadro curioso, sul quale varrebbe la pena riflettere.

Se il campionato finisse oggi, l’Inter potrebbe dire di aver speso 716mila euro per ogni punto conquisto (rapporto spese-risultato), il che significa che ha investito bene per quanto riguarda il cammino all’interno dei confini nazionali, dove il concetto di “spendere bene” sta per raggiungere almeno l’obiettivo scudetto. Ma non crediate che sia così automatico vincere in rapporto al valore della rosa.

Lippi-show alla Sapienza di Roma

Si sa che ogni volta che Lippi rilascia qualche dichiarazione, sono sempre titoloni sui giornali. Quando poi lo lasciano andare a ruota libera, allora non lo tiene più nessuno e diventa uno spettacolo in stile Fiorello. Ci manca solo che si metta a ballare, ma poco ci manca.

Davanti agli studenti della Sapienza di Roma il ct della nazionale sciorina aneddoti dei suoi ultimi anni da allenatore, meritevoli di un libro per ognuno. Da premettere comunque che all’Università romana il ct della nazionale ci è andato non per un one man show, ma per tenere una letio magistralis nell’ambito del tema La squadra di successo: gestire, valorizzare e integrare le differenze. E così, tra una lezione di vita ed un’altra, non potevano di certo mancare le sue battute e le esperienze di una vita tutt’altro che ordinaria.

Vieri si dà al poker

Di ritirarsi dal calcio non ci pensa proprio, ma sta già tenendo d’occhio un suo possibile ripiego. Visto che gli infortuni si susseguono in continuazione, Bobo Vieri è deciso ad