Serie A 2010/2011: Catania

Più che il Catania, quest’anno sembra di star parlando di una Argentina B. Ha raggiunto quota 12, nella rosa del club, il numero di calciatori con la nazionalità albiceleste, quanto gli italiani. Probabilmente durante gli allenamenti si parlerà spagnolo, in ogni caso ci sarà sicuramente da divertirsi a veder giocare questa squadra che è più sudamericana che europea.

Sul mercato i siciliani si sono mossi piuttosto bene, strappando un assegno da capogiro per Martinez, 12 milioni, venduto alla Juventus dopo che in squadra aveva assunto il ruolo di panchinaro di lusso, e così sono potuti arrivare Gomez e Marchese (a titolo definitivo), e sicuramente qualche colpo dell’ultimo minuto verrà messo a segno fino alla fine.

Genoa, preso Boateng, ma giocherà nel Milan

La trafila che di solito si segue è che una grande squadra ingaggia un possibile campione, lo gira per un anno in prestito ad una “piccola” per farsi le ossa, e poi lo riprende quando è maturo. Questa volta accade esattamente il contrario, ma in un’operazione che potrebbe mettere in allarme i tifosi del Milan.

Il calciatore in questione è Kevin-Prince Boateng, centrocampista del Portsmouth che abbiamo potuto ammirare con la maglia del Ghana durante l’ultimo Mondiale. Il calciatore era seguito da tantissimi club, tra cui anche alcuni italiani, ma a spuntarla è stato il Genoa che lo ha ingaggiato, lasciandolo però per un anno al Milan in prestito.

Il Wofsburg vuole Diego (ma non cede Dzeko)

Non è certo un mistero che la Juventus sia interessata a Dzeko, sebbene dal Wofsburg abbiano ripetutamente respinto la corte per l’attaccante. Cosa ci faceva allora Hoeness ieri a Torino? Lecito aspettarsi che fosse giunto dalla Germania per trattare direttamente l’attaccante con il club bianconero, ma purtroppo i tifosi della Vecchia Signora sono costretti ancora una volta a riporre i sogni nel cassetto.

Il direttore generale del club tedesco non ha voluto rilasciare dichiarazioni al termine dell’incontro con Marotta, ma qualche indiscrezione è trapelata ugualmente, se è vero che nel pomeriggio di ieri tutti i siti di calcio riportavano la medesima notizia: il Wolfsburg vuole Diego ed avrebbe messo sul tavolo della trattativa 16 milioni di euro.

Il mea culpa di Fabio Capello

Dalle stelle alle stalle: questo fino ad ora il percorso dell’Inghilterra targata Fabio Capello, schiacciasassi nel girone di qualificazione ai mondiali sudafricani e deludente fino all’inverosimile nella kermesse più importante a livello di nazionali. L’allenatore italiano è stato prima investito del ruolo di salvatore della patria per ritrovarsi poi sull’altare sacrificale, pronto ad essere immolato come capro espiatorio della debacle.

Ed al ritorno nella terra di Sua Maestà erano in molti a chiederne la testa, a volerlo dimissionarlo o cacciato come merita chi non ha saputo mantenere le promesse, costringendo l’Inghilterra a finire nella lista dei flop. Ma la Federazione inglese ha deciso di regalargli un’altra possibilità ed ora don Fabio deve salvare il salvabile, a cominciare dalla sua faccia. E lui la faccia ce la mette adesso, alla vigilia della prima uscita dell’Inghilterra dal 4-1 rimediato contro la Germania:

Ho commesso degli errori, ma riparto con la convinzione che dalle esperienze negative si impara molto.

Amauri-Balotelli-Cassano promossi titolari

Per Cesare Prandelli si avvicina il momento del debutto sulla panchina dell’Italia ed è già tempo di formazioni ufficiali sulla base delle indicazioni ricevute dai giorni di allenamento sul campo di Coverciano. Il neo-ct della nazionale italiana non fa mistero sull’11 che manderà in campo sin dal primo minuto contro la Costa D’Avorio e svela immediatamente l’arcano legato al reparto offensivo:

Parto con Balotelli insieme a Cassano ed Amauri. Mi resta qualche dubbio sul portiere e sull’esterno offensivo. In ogni caso proveremo tutto il nostro potenziale d’attacco. Spero che Cassano e Balotelli possano trovare subito la capacità di dialogare in campo. Il nostro potenziale di attacco è molto importante, ma dobbiamo mantenere un certo equilibrio.

Serie A 2010/2011: Cagliari

L’impresa del Cagliari sarà tra le più ardue della A, dato che non è una squadra che si accontenta della salvezza, ma dovrà tentare di stupire senza colui che per due anni l’ha guidata con ottimi risultati, Massimiliano Allegri. Senza uno dei migliori allenatori del panorama calcistico italiano, fare bene con una squadra senza grossi nomi diventa molto complicato, specie se in panchina siede uno come Pierpaolo Bisoli che la A l’ha conosciuta solo da calciatore.

E’ vero che lo scorso anno con il Cesena è riuscito nell’impresa di portare il club in A dopo 19 anni, ma il massimo campionato è tutta un’altra cosa. Per sua fortuna Bisoli lo potrà fare con una squadra al completo dato che, prestiti a parte, non è partito nessuno rispetto allo scorso anno, anche se riuscire a trattenere Marchetti fino a fine agosto sarà davvero dura.

Calciatori disoccupati, ce ne sono per fare almeno 2 squadre di A

Il tasso di disoccupazione in tutta Italia sale, ma quando si tratta di noi “comuni mortali” è considerato normale. Quando invece a rimanere senza squadra sono calciatori che hanno calcato i campi di serie A, giocato centinaia di partite e a volte vinto anche trofei importanti, fa un certo effetto.

Ingaggi troppo alti che non si vogliono abbassare, poca volontà di scendere di categoria o semplicemente una carta d’identità troppo pesante per far scegliere a qualche club di puntare su di loro. Questi i principali motivi per cui vediamo oggi, a 3 settimane dalla chiusura del mercato estivo, ancora tantissimi calciatori disoccupati. Secondo i dati della Lega Calcio sarebbero più di 200, ma considerando solo quelli di altissimo livello, ce ne sono talmente tanti che se Ciccio Graziani decidesse di riprendere in mano il progetto-Cervia, potrebbe farlo già dalla A.

Maicon resta all’Inter

Benitez chiede, Moratti esegue. Appena il tecnico spagnolo ha solo fatto cenno di preferire che Maicon restasse “per vincere ancora insieme”, Moratti non ha perso tempo, ha chiamato il procuratore

Mourinho stuzzica Benitez

Passano gli anni, cambiano gli scenari ed i protaginisti in campo, ma lui, Josè Mourinho da Setubal, non cambierà mai. Le polemiche sono il suo pane quotidiano, così come la voglia di punzecchiare continuamente i colleghi, specie se questi hanno preso il suo posto sulle panche delle squadre da lui allenate in passato. Oggi l’oggetto della frecciata velenosa è Rafa Benitez, che ha preso il posto dello Special One sulla panchina dell’Inter:

Una cosa è certa, certa, certa: Benitez non farà mai meglio di me. Non c’è possibilità!

E mentre i tifosi nerazzurri tolgono le mani dal mouse per esercitarsi nell’arte dello scongiuro, Mourinho continua:

Un’altra cosa è certa, certa, certa: se vincerà la Coppa Intercontinentale, avrà vinto due sole partite rispetto alle mie 13. Quindi sarà la mia Intercontinentale, non la sua.

Prandelli: Cassano sarà il leader della nazionale

L’Italia del dopo-Lippi si è riunita stamattina nel centro tecnico di Coverciano, dove sosterrà un paio di allenamenti prima dell’amichevole di martedì contro la Costa D’Avorio in quel di Londra. Molte le novità proposte dal neo-ct Cesare Prandelli, chiamato a raccogliere l’eredità di un allenatore campione del mondo, ma anche a ricostruire sulle ceneri di una nazionale che ha miseramente fallito nell’ultima kermesse mondiale. Come sarà la nuova Italia? Prandelli non scopre le carte, ma punta su un giocatore in particolare:

Antonio Cassano ha raggiunto un’età matura. E’ un’occasione straordinaria per lui. La sua nuova avventura in azzurro potrà avere grande continuità, se si sentirà protagonista e punto di riferimento per i compagni.

Serie A 2010/2011: Brescia

Forse parlare del Brescia che affronterà il nuovo campionato con tre settimane d’anticipo rispetto al calcio d’inizio è prematuro, ma fatto sta che le rondinelle sono la squadra che meno di tutte si è mossa sul mercato, e per questo è possibile che fino alla fine di agosto qualche altro colpo lo metta a segno.

In questo momento però la casella delle operazioni in entrata è stata modificata solo una volta, quando il mese scorso è stato ingaggiato il portiere Matteo Sereni. C’è molto poco da dire sulla squadra lombarda, tornata nella massima serie dopo 5 anni di cadetteria e di occasioni mancate. Quando il club era in B, in molti affermavano che aveva una rosa da serie A che stava stretta per quella categoria, ma ora che è salito in A, sembra proprio che, senza qualche aggiustamento, difficilmente possa riuscire a salvarsi.

Amichevoli internazionali, Samp e Fiorentina sbandano pericolosamente, Milan salvato dall’arbitro

Le amichevoli internazionali che si sono disputate ieri sera non sono un buon biglietto da visita per il calcio italiano. A sole 3 settimane dall’inizio del campionato, e a molto meno dalle competizioni europee, i club di serie A appaiono molto indietro con la preparazione, e nonostante non giochino proprio malissimo, si fanno mettere sotto da squadre che normalmente non le infastidirebbero nemmeno.

La squadra che più preoccupa è la Sampdoria, che tra soli 10 giorni disputerà i preliminari di Champions League, ma quella vista in campo contro il Colonia è una squadra davvero inguardabile. I tedeschi sono abituati a lottare solo per la salvezza, ma hanno messo in difficoltà la squadra di Di Carlo proprio come si fa con i club di serie inferiore. I blucerchiati non sono praticamente mai pericolosi, affrontano la gara con la mentalità sbagliata e vanno sotto di due reti nei primi 30 minuti. Per fortuna della Samp, anche la sua avversaria europea, il Werder Brema, fa una brutta figura. Anzi, anche peggiore, visto che contro il Fulham ne prende addirittura 5.