Prandelli: Cassano sarà il leader della nazionale

di Redazione Commenta

L’Italia del dopo-Lippi si è riunita stamattina nel centro tecnico di Coverciano, dove sosterrà un paio di allenamenti prima dell’amichevole di martedì contro la Costa D’Avorio in quel di Londra. Molte le novità proposte dal neo-ct Cesare Prandelli, chiamato a raccogliere l’eredità di un allenatore campione del mondo, ma anche a ricostruire sulle ceneri di una nazionale che ha miseramente fallito nell’ultima kermesse mondiale. Come sarà la nuova Italia? Prandelli non scopre le carte, ma punta su un giocatore in particolare:

Antonio Cassano ha raggiunto un’età matura. E’ un’occasione straordinaria per lui. La sua nuova avventura in azzurro potrà avere grande continuità, se si sentirà protagonista e punto di riferimento per i compagni.

Cassano a parte, è inevitabile che il discorso cada su due dei volti nuovi della nazionale italiana, Balotelli ed Amauri:

Con Mario non ho parlato… In questi primi due giorni di Italia voglio solo ascoltare. Questi sono ragazzi che hanno un grande talento, ma hanno anche bisogno di dimostrare che sono adulti. Spesso li giudichiamo solo come dei ragazzi viziati. Io con giocatori come lui voglio creare empatia, per dire “sto qui, ti ascolto, cosa posso fare per aiutarti?”.

E sulla convocazione dell’italo-brasiliano che porta inevitabilmente il discorso sulla questione-oriundi:

Io vado avanti per la mia strada, le polemiche ci sono sempre state e ci saranno sempre. L’anno scorso su Gilardino tutti dicevano che non doveva essere convocato per i troppi impegni. Ora che non l’ho convocato mi criticano.

Insomma, il nuovo ct della nazionale italiana sa già che sarà investito da un fiume in piena a causa di scelte che i più non condivideranno. Ma ora l’importante è partire con il piede giusto e dimostrare che si può ricominciare da zero:

Stiamo iniziando un nuovo ciclo. E’ verissimo che si possono trovare mille difficoltà ma dobbiamo avere la volontà e soprattutto la responsabilità per raggiungere certi obiettivi. In campo voglio una squadra generosa, anche a rischio di andare fuori giri. Ma dobbiamo avere voglia di rischiare, superare le nostre paure.

In bocca al lupo, mister!

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