Calcio: perdite per un miliardo di euro

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Oggi quasi tutti sono portati a pensare che il problema principale del calcio italiano sia rappresentato dal calcioscommesse, o più in generale dagli scandali che di tanto in tanto scuotono il mondo del calcio. Si sbagliano: e per rendersene conto basta una cifra tra il 2007 ed il 2010, i club che militano tra la serie A e la Lega Pro hanno prodotto complessivamente perdite per un miliardo di euro.

A rivelare questi dati preoccupanti è stato il ReportCalcio 2011 promosso da Figc, Arel e PricewaterhouseCoopers. Nella Serie A, nelle ultime due stagioni, i costi superano i ricavi di 180 milioni. Da una parte i ricavi – 2,5 miliardi di euro – sono troppo dipendenti dai diritti televisivi – che rappresentano i due terzi delle entrate -, e dall’altra il costo del lavoro – ovvero gli stipendi dei calciatori – è il più alto tra i campionati più prestigiosi a livello europeo.

Video: l’evoluzione del cucchiaio su rigore

Il campionato non è di quelli che finisce tutte le settimane sui giornali. Siamo in Islanda, e si gioca una partita di prima divisione tra Grindavík e Thór. I padroni di casa stanno già vincendo tre zero quando l’arbitro al 69 minuto concede loro pure un rigore.

Dal dischetto si presenta per calciare l’attaccante ventunenne Alexander Magnússon che cerca di trasformare il penalty a modo suo – in fondo la partita è già decisa. Parte per battere il rigore con il piede destro ma all’ultimo secondo calcia in porta con l’altro piede, lasciando di stucco il portiere avversario.

Roma: Podolski per il dopo Vucinic

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Mirko Vucinic va via? Poco male, arriverà Podolski. E’ questa l’intenzione della società giallorossa che ha individuato nell’attaccante tedesco il colpo di mercato per l’attacco di quest’estate. Podolski, che a 26 anni conta già 88 presenze in nazionale, gioca attualmente nel Colonia, squadra scelta più per una questione di cuore che di cervello.

L’attaccante di origini polacche non è riuscito nel miracolo di portare quest’anno la sua squadra del cuore in Europa, e la dirigenza di tutta risposta gli ha anticipato che non gli rinnoverà il contratto (in scadenza nel 2013). E così il calciatore ha deciso di andar via.

Calcio scommesse: coinvolti 5-6 club di A e la camorra

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Più l’indagine sul calcio-scommesse va avanti, e più vengono i brividi. Si preannuncia un’estate peggiore di quella contrassegnata da Calciopoli perché le squadre coinvolte sono davvero tante. Il dentista Pirani, una delle figure chiave della vicenda, ha fatto il nome di 5 club di A: Roma, Cagliari, Fiorentina, Genoa e Lecce, ma a questi si potrebbero aggiungere anche Bologna e Siena, secondo le ultime indagini, e persino un caso nel campionato precedente che riguardava il Napoli.

Secondo la Procura campana infatti pare che la camorra avesse messo le mani su una delle partite del campionato 2009/2010 (e speriamo solo su quella), Napoli-Parma del 10 aprile 2010. Secondo gli inquirenti, durante l’intervallo della gara finito 1-0 per la squadra di Mazzarri, dei camorristi erano scesi negli spogliatoi, convincendo i calciatori a perdere la partita. Nel frattempo le agenzie avevano registrato un numero elevatissimo di scommesse sulla vittoria del Parma proprio quando, con il Napoli in vantaggio, le quotazioni erano salite. Alla fine il risultato sarà 2-3 per gli emiliani, e questo potrebbe ora avere ripercussioni non da poco.

Mario Balotelli a Scampia in mezzo ai boss della camorra

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Ne ha combinate talmente tante (e gravi!) che ormai è difficile continuare a parlare di errori di gioventù, dovute solo all’età. Ma stavolta Mario Balotelli sembra davvero aver superato ogni limite, forse non dando peso alle conseguenze delle proprie azioni o forse consapevole di poter finire nell’occhio del ciclone. Cos’ha combinato di tanto grave Supemario?

La vicenda risale allo scorso anno, quando Balotelli era a Napoli per ritirare il Golden Gol. Ebbene, pare che durante il soggiorno ai piedi del Vesuvio si sia concesso anche un giro turistico nel quartiere Scampia, facendosi accompagnare da due esponenti della malavita napoletana, come riferiscono fonti giudiziare:

Balotelli era in compagnia di due elementi di spicco dei clan della periferia di Napoli, Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti. In seguito è stato ospitato in una dependance del rione per scattare delle foto ricordo con il Silvestri, con l’Esposito e con altre persone ivi presenti.

Play off serie B: Padova e Novara in finale

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Gara di ritorno delle semifinali dei play off di serie B

Stadio Ossola, Varese:
Varese-Padova 3-3
Reti:
11’ pt Pisano (V), 14’ Neto Pereira (V), 20’ pt e 27’ st El Shaarawy (P), 2’ st Legati (P), 21’ st De Luca (V)

Andata: Padova-Varese 1-0

In finale: PADOVA

Stadio Piola, Novara
Novara-Reggina 2-2
Reti:
7’ pt Bertani (N), 33’ pt e 30′ st Bonazzoli (R), 45′ st Rigoni (N)

Andata: Reggina-Novara 0-0

In finale: NOVARA

Finale a/r

9 giugno ore 20.45: Padova-Novara
12 giugno ore 20.45: Novara-Padova

Varese-Padova 3-3

Un finale tutt’altro che scritto se è vero – come lo è – che il Padova è riuscito sul campo a invertire l’esito di una graduatoria che consentiva al Varese di giocare per due risultati su tre. La gara di andata, con la vittoria in terra veneta, è stata prima parte di un capolavoro concretizzatosi nel corso dei 90’ del ritorno allo stadio Ossola. La prima parte di gara dei padroni di casa aveva lasciato ben sperare il tifo locale, visto che in 15’ i varesini erano già riusciti a mettere in tabellone un vantaggio di due reti abbondantemente meritato grazie a una partenza a razzo che ha traortito il Padova.

Lazio: Klose e Cana ad un passo, tutte le trattative della prossima settimana

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Da domani e per tutta la settimana assisteremo alla trasformazione della Lazio. La rosa della stagione 2011/2012 prenderà forma nei prossimi giorni quando si cominceranno a chiudere i primi contratti, per ogni reparto.

Andiamo con ordine e cominciamo dal portiere. Muslera sicuramente andrà via, visto che non sembra intenzionato a rinnovare e a fine stagione partirebbe a parametro zero. Le destinazioni papabili sono due: Genova (sponda Genoa) o Istanbul (Galatasaray). Al suo posto si è parlato tanto di Storari, ma sembra che dovrebbe essere Marchetti il nuovo portiere. Il costo è quasi lo stesso, 5,2 milioni di euro, ma il portiere del Cagliari ha 6 anni in meno dello juventino, e questo conta molto. Bizzarri invece rimarrà perché Reja gli ha assicurato un posto da titolare nelle partite di coppa.

Qualificazioni Europei 2012: Inghilterra rimonta ma non basta, la Grecia compie un gran balzo in avanti

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Sarà anche considerata una delle nazionali più forti al mondo, ma l’Inghilterra degli ultimi tempi lascia un po’ a desiderare. Sarà che il suo miglior giocatore, Wayne Rooney, ha preferito sottoporsi al trapianto di capelli piuttosto che scendere in campo, ma fatto sta che contro la Svizzera i britannici rischiano davvero grosso. Tranquillo Barnetta segna due gol in tre minuti nel primo tempo, e la gara sembra doversi indirizzare verso la prima sconfitta della compagine di Capello, ma una reazione d’orgoglio firmata Lampard-Young (primo gol su rigore) consente di ottenere almeno un punto.

Un punto d’oro se consideriamo che l’Inghilterra ha rischiato persino di farsi superare in classifica dal Montenegro. La squadra di Vucinic ad un certo punto era persino in vetta alla classifica del girone G, ma poi l’Inghilterra ha pareggiato, e la Bulgaria ha impattato l’1-1 contro la squadra balcanica, riportando entrambe le nazionali a pari punti. La situazione nel girone è molto interessante ora, visto che Inghilterra e Montenegro continuano a rimanere appaiate al primo posto, e peccato che la Svizzera rimanga sotto di 6 punti, altrimenti sarebbe tutto ancora in discussione.

Calcio scommesse: Paoloni crolla e parla

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Pensava di dover rimanere in cella un paio di giorni. Quando gli hanno comunicato che da lì non sarebbe uscito tanto presto è crollato. Marco Paoloni, in lacrime, ieri ha deciso di collaborare con la giustizia e vuotare il sacco. La strategia di negare tutto che era stata accolta in un primo momento dai calciatori coinvolti è durata appena 48 ore. Un buon segno visto che, collaborando con la giustizia, i tempi del processo si potrebbero accelerare e dunque potremmo venire a capo molto presto della questione.

Paoloni è distrutto a causa di ciò che sta facendo passare alla sua famiglia, per il fatto di non poter assistere al terzo compleanno della figlia che ci sarà la prossima settimana, e per la consapevolezza del tunnel in cui si è andato ad infilare. Anzi, ora è quasi sollevato in quanto, in carcere, nessuno più lo può toccare, tanto da ammettere di aver ripreso a dormire solo dietro le sbarre.

Play out serie B: Piacenza – AlbinoLeffe 0-0

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Gara valevole per la finale di andata di play out.
Stadio Garilli, Piacenza:
Piacenza-AlbinoLeffe 0-0

Piacenza – AlbinoLeffe 0-0

Nel terremoto del calcioscommesse che rischia di vanificare parte dell’andamento – e dei verdetti – dell’attuale stagione di cadetteria, il campo ha decretato che fossero piacentini e bergamaschi e sfidarsi per l’ultima retrocessione in Lega Pro. In particolare, gli emiliani vivono con apprensione gli sviluppi della vicenda che coinvolge in maniera diretta uno dei propri tesserati. Dalle carte finora emerse e pubblicate, infatti, si evince che una delle partite sotto osservazione sia Atalanta-Piacenza, finita come correttamente previsto, 3-0. Nello specifico, recitano i documenti, le intercettazioni “indicavano nel capitano dell’Atalanta Cristiano Doni uno dei calciatori che avevano realizzato la combine unitamente al difensore del Piacenza, Carlo Gervasoni”.

Si è giocato lo scorso 19 marzo, sembra passato un secolo. Nel corso del quale, se da un lato l’Atalanta ha in teoria conquistato la promozione diretta alla massima serie (revoca in vista?), il Piacenza ha rischiato di retrocedere in Prima Divisione. Solo la regola del torneo, che impone i play out laddove tra la quartultima e la quintultima vi siano meno di sei punti di differenza, ha consentito ai padroni di casa di giocarsi l’ultima chance di salvezza. In casa bergamasca, fronte AlbinoLeffe, l’amarezza di poter vanificare un cammino migliore di quello degli avversari in un doppio confronto della durata di 180′, è forte. Altrettanto evidente, tuttavia, che i regolamenti sono sovrani rispetto a ogni altra considerazione.