Europa League: il PSG non decolla, Sporting quasi qualificato

E’ raro vedere che dopo appena tre giornate di un girone una squadra sia già qualificata, ed infatti la matematica nel girone D di Europa League non dà ancora ragione allo Sporting Lisbona, ma fatto sta che i portoghesi possono persino permettersi di perdere tutte le partite d’ora in avanti per riuscire a qualificarsi, con gli incroci giusti.

Ieri sera infatti il club biancoverde ha avuto la meglio contro un Vaslui chiusissimo per 2-0, aiutato dalla follia del capitano degli avversari, Wesley, che al 37′ è impazzito ed ha preso a calci e testate un avversario. Ovviamente è stato espulso, e con l’uomo in meno la vita per i portoghesi è stata facile. Ora sono a +7 da tutte le altre squadre (compresa la Lazio), e teoricamente basterebbe vincere una sola partita, o un pari con l’altra gara del girone che finisse in pareggio, per qualificarsi matematicamente.

Zurigo – Lazio 1-1: fotogallery

Dopo l’ubriacatura del derby, la Lazio perde una buona occasione per portarsi al secondo posto in classifica nel Gruppo D dell’Europa League, pareggiando in casa di uno Zurigo abbastanza modesto. Tutto accedeva a metà della prima frazione di gioco, quando Sculli infilava Guatelli su angolo battuto da Hernenes, portando in vantaggio gli ospiti, mentre Nikci impattava un minuto dopo, bruciando Marchetti.

Nel corso della ripresa gli uomini di Reja tentavano di riportarsi in vantaggio, ma gli svizzeri riuscivano a chiudere ed a guadagnare un punto contro i biancazzurri. Il girone resta ancora tutto da decidere, con lo Sporting Lisbona in testa a quota 9, Lazio, Vaslui e Zurigo fermi a 2.

Udinese – Atletico Madrid 2-0: fotogallery

Sfida di lusso per l’Udinese di Guidolin, opposta all’Atletico Madrid nella terza giornata della fase a gironi dell’Europa League. Quattro punti in cassa per le due formazioni, alla ricerca dunque della vittoria che valeva la testa del girone I. Buona Udinese nei primi quarantacinque minuti, anche se la porta degli spagnoli restava inviolata.

Nella ripresa Guidolin inseriva Fabbrini e Basta al posto di Abdi e Pereyra, ma l’occasione migliore era per gli spagnoli, che sbagliavano incredibilmente con Godin a due passi da Handanovic. L’Udinese rispondeva con un colpo di testa di Benatia, ma il punteggio restava ancorato sullo 0-0. A sbloccare il risultato ci pensava lo stesso Benatia al minuto numero 88, dopo una conclusione sbagliata da Fabbrini. E dopo qualche minuto arrivava anche il raddoppio, firmato stavolta da Floro Flores, che spinge l’Udinese in testa alla calssifica con 7 punti.

Video: portiere rifiuta di parare un rigore

Remus Danalache è il portiere di riserva del Voinţa Sibiu – un club romeno di serie A. La partita è ormai persa perché i padroni di casa del Petrolul Poiesti stanno vincendo ormai per tre a uno.

La partita – questi sono gli highlights – è stata segnata da una serie di decisioni infelici dell’arbitro – non so a voi, ma a me ricorda il mitico Byron Moreno. Espelle due giocatori del Remus – uno è il portiere titolare – e gli fischia contro un rigore.

Lazio: a Zurigo verso il modulo con una punta

 E’ arrivato il momento di vincere anche in Europa per la Lazio di Edy Reja, che nelle prime due partite del girone di Europa League ha ottenuto una sconfitta ed un pareggio. L’ambiente è carico dopo la vittoria nel derby, e anche se l’uomo partita Klose non ci sarà, i tifosi sperano in una vittoria, magari meno sofferta di quella di domenica scorsa. In conferenza stampa Reja, squalificato, è stato sostituito dal vice  Giovanni Lopez, che ha dichiarato:

Non possiamo perdere questa partita. Il derby ci ha dato la consapevolezza che siamo una squadra forte e che possiamo giocare alla pari con tutti. Ora però dobbiamo dimostrarlo anche contro lo Zurigo.

L’assenza del bomber Klose farà in modo che il peso dell’ attacco sia tutto sulle spalle di Cissè, schierato come unica punta, nella speranza che possa interrompere il digiuno di reti che dura dal rigore trasformato il 15 settembre contro il Vaslui.

Obiettivi di calciomercato: Oscar

Quante volte abbiamo sentito parlare di un giocatore come il nuovo Kakà? Tante volte, e finora il giocatore che più spesso era stato accostato al fenomeno brasiliano era Lucas Piazon, talento del San Paolo – come l’ex-milanista – finito al Chelsea perché alla Juventus non volevano pagargli uno stipendio di un milione di euro.

Recentemente è stato accostato a Kakà Oscar dos Santos Emboaba Júnior, centrocampista diciannovenne dell’Internacional di Porto Alegre. E per una volta il paragone non appare azzardato, visto che il calciatore – come il madridista – ama partire da una certa distanza dalla porta avversaria per sfruttare la sua progressione.