Giocatori svincolati: ecco le occasioni

Il mercato non è fatto solo di prestiti, comproprietà o grandi esborsi economici. E’ possibile piazzare qualche colpo importante, valutando attentamente la realtà degli svincolati. Facendo dietrologia, ricordiamo il trasferimento “record” (il Milan lo acquistò per solo due miliardi del vecchie lire riconoscendo una sorta di premio di preparazione all’Ajax) di Marco Van Basten, meglio noto come ”Il Cigno di Utrecht”, dall’Ajax al Milan di Arrigo Sacchi o quello più recente del preziosissimo Esteban Cambiasso dal Real Madrid all’Inter, con le merengues che restarono con un vero e proprio palmo di naso. Due nomi per sognare.

Christian Vieri contestato dai tifosi!

Figliol prodigo o core ingrato? Nel caso di Christian Vieri sono valide entrambe le alternative, sebbene non si possa dire che l’accoglienza riservatagli sia degna di un figlio che torna a casa dopo tanto tempo.

Niente braccia aperte ad abbracciarlo, ma pugni chiusi in segno di contestazione e volti scuri a manifestare il malcontento.

Bobone Vieri non è gradito ad una parte della tifoseria bergamasca che lo aveva osannato sin dall’esordio nel lontano 1995. Poi la vita lo ha portato a fare altre scelte, trasformandolo in un autentico giramondo, fino al ritorno a “casa” nel 2006-2007. Un periodo difficile per il centravanti, costretto all’infermeria per molti mesi, mentre i tifosi invocavano il suo nome dagli spalti, aspettando pazientemente il ritorno in campo.

Foto Test: li riconoscete?

Oggi cerchiamo di sfidare voi lettori sulla storia del calcio, e soprattutto sulla vostra capacità di riconoscere un volto. Abbiamo raccolto una serie di foto di ex calciatori che oggi sono o allenatori, o dirigenti, o tutt’altro, e vi posso assicurare che molti di loro sono cambiati davvero tanto.

La prima è facilmente riconoscibile, si tratta dell’ex allenatore della Juve, del Milan e di tante altre squadre, che adesso allena l’Inghilterra, Fabio Capello. Penso che in molti di voi l’abbiano riconosciuto. Le prossime vi promettiamo che non saranno così facili. Prima di andare a leggere la soluzione, scorrete lentamente la foto e cercate di indovinare di chi si tratta. Dopodichè passate alla successiva. Io sinceramente ne avrei indovinate 9 su 10. Vediamo voi.

Juventus: Tiago offresi!

Era arrivato in Italia preceduto dalla fama del grande campione. Tutti ne parlavano bene, lodandone le doti di regista di centrocampo che avrebbe dovuto aiutare la Juventus a fare il salto di qualità, dopo un anno di purgatorio nella serie cadetta.

A distanza di un anno Tiago Mendes è diventato quasi un peso per i dirigenti bianconeri, che non riescono a piazzarlo sul mercato a causa del costo elevato. Scendere sotto i 9-10 milioni sarebbe impensabile, dopo averne versati 14 e mezzo nelle casse del Lione solo un anno fa. Ma è anche vero che, per quanto dimostrato dal portoghese la scorsa stagione, nessuno si prenderebbe un flop così costoso.

Era arrivato proclamando la sua forza, presentandosi come il salvatore del centrocampo juventino e promettendo lo scudetto. Alla fine è riuscito a raccogliere 20 presenze (10 da titolare) ed una montagna di critiche, tanto da essere ritenuto come il più grosso flop della Juventus negli ultimi anni.

Le trattative delle altre: Amoruso a Torino, Foggia a Napoli, e non solo

Non ci sono solo le big del calcio italiano a movimentare il calciomercato. Anzi, a dirla tutta tra l’Inter impantanata sul caso Lampard, il Milan su Ronaldinho e la Juve sul centrocampista centrale, direi proprio che sono le piccole a rendere più divertenti gli ultimi giorni di mercato.

L’ultimo movimento di mercato ha qualcosa di incredibile: Nicola Amoruso, che sembrava dover vestire la maglia della Lazio il prossimo anno, non ha trovato l’accordo con Lotito sull’ingaggio. Così Cairo lo ha soffiato alla concorrenza, e lo ha portato in granata. Ritorna a Torino quindi Amoruso, dopo gli anni d’oro passati in Champions con la Juventus. Ma ritorna soprattutto per tappare il buco della punta centrale, dopo che una decina di attaccanti (l’ultimo della lista è stato Klasnic che pare firmerà a sorpresa per il Nantes) hanno dato il due di picche ai granata.

Frank Lampard resta al Chelsea!

Pensavate forse che l’unico tormentone dell’estate fosse quello di Cristiano Ronaldo? Beh, avevate fatto male i vostri conti, perché sotto il caldo sole di luglio spunta un altro nome, destinato a trascinarci in un estenuante tira e molla per chissà quanto tempo.

Il passaggio di Frank Lampard dal Chelsea all’Inter viene dato ormai per certo da mesi, o olmeno da quando quel simpaticone di Josè Mourinho ha piantato le tende ad Appiano Gentile. La stima tra i due è recproca e quella di Moratti per il centrocampista dei Blues non è certo una novità.

Nessun impedimento dunque al colpo dell’estate, che veniva dato per imminente fino a ieri. Stamattina la musica è cambiata e sul sito ufficiale del club londinese è apparso un comunicato che ha gelato le speranze nerazzurre:

Il Chelsea non intende entrare in una trattativa che riguardi il trasferimento di Frank Lampard.

La storia del calcio: dal 2500 a.C. alla Football Association

Inizia oggi la nuova rubrica di CalcioPro sulla storia del calcio, in cui, tra cenni storici e metodologici, tratteremo nascita, sviluppo e caratteristiche, dello sport più bello e appassionante del mondo. In questa prima parte ci concentreremo su alcuni cenni storici.
Il 26 ottobre 1863 nasce la FA o Football Association. L’atto ufficiale viene elaborato da undici dirigenti di club londinesi, nella Freemason’s Tavern sulla Great Queen Street, rione di Holborn.

7 tatuaggi, un solo talento: Antonio Cassano

Continuiamo con la nostra rubrica sui tatuaggi dei calciatori. Oggi è il turno del “Pibe de Bari” Antonio Cassano. E’ giovane, ma è già pieno di tatuaggi, come un calciatore trasgressivo che si rispetti. Certo, non è al livello di Materazzi, ma di questo passo potrebbe arrivarci.
I tatuaggi che attualmente contiamo sulla pelle dell’attaccante della Sampdoria sono 7, e non tutti chiari nella loro origine. E a dir la verità, non ci aspettiamo che ad ognuno di essi possa corrispondere un significato intrinseco. Quello che più probabilmente ha un significato è quello che ha sul braccio destro. Ma significato nel vero senso della parola, cioè il suo stesso nome. Si tratta di un ideogramma cinese, che va molto di moda ultimamente, in cui è tatuato come si chiama, dovesse mai dimenticarselo.

Galliani: Kakà non si tocca!

Calciomercato o fantacalcio? In questa calda estate ne abbiamo sentite di tutti i colori, ma finora di colpi veri, di quelli che muovono i pezzi migliori del mercato nemmeno l’ombra. L’ultima suggestiva ipotesi è uscita ieri dalle pagine dei quotidiani inglesi, sicuri di un’offerta del Chelsea per il brasiliano del Milan Ricardo Kakà. L’ammontare dell’offerta è di quelle da far leccare i baffi (dai 63 ai 94 milioni di euro), ma a quanto pare il magnate russo Abramovich non ha avuto nemmeno il tempo di formularla.

A rivelarlo è Adriano Galliani, amministratore delegato del club rossonero, che non ha potuto negare l’interessamento dei Blues per il suo campione, ma pare che non si sia mai arrivati ad un’offerta, vista l’incedibilità di Kakà.

Posso confermare che il Chelsea ci ha dichiarato il suo interessamento per Kakà ma io ho risposto che il Milan non è interessato a cederlo. Ho stoppato tutto prima che arrivasse un’offerta, quindi non so se ci avrebbero fatto un’offerta da 94 milioni di euro.

Bin Laden futuro presidente del Newcastle

Se l’Inghilterra non è mai stata terra di conquista per nessuno nella storia, il calcio inglese lo sta diventando. Prima sono entrati in Premier League i russi, poi gli americani, dopodichè i thailandesi, adesso anche gli arabi. Ma sono questi ultimi a fare più scalpore. Non per questione di razzismo, ma perchè il nome degli acquirenti fa venire i brividi: la società che rileverebbe il Newcastle United si chiama Saudi Bin Laden Group.

Non si tratta di un caso di omonimia, ma il proprietario di questa società è proprio uno dei 50 fratelli di Osama Bin Laden, esattamente Bakr Bin Laden. In realtà tutto il resto della famiglia, Bakr compreso, ha da subito preso le distanze dagli attentati e dalla Guerra Santa intrapresa da Osama, ma questo ai tifosi inglesi sembra non interessare più di tanto.