Euro 2008: comincia l’avventura azzurra!

di Redazione Commenta

Ci siamo. Le mani cominciano a sudare su quel telecomando, diventato unico oggetto indispensabile delle nostre giornate da tifosi doc. Dopo fiumi di chiacchiere finalmente si gioca!

La sorte in fase di sorteggio ha scelto per noi un girone non proprio semplicissimo da superare, nonostante si arrivi in terra svizzera con il titolo di Campioni del Mondo cucito sulla pelle più che sulla maglia.

Stasera saremo chiamati a superare il primo ostacolo, che di nome fa Olanda e di cognome Marco van Basten, grande calciatore e discreto allenatore, all’ultima chiamata nazionale prima di dedicarsi completamente al suo Ajax. Diverso il destino del nostro Donadoni, intorno al quale aleggia ancora il fantasma di un Lippi vincente, che fa parte del passato, ma potrebbe rifarsi vivo anche per il futuro. Tutto dipenderà da questo Europeo e dai risultati raggiunti, che tradotto in parole comprensili significa almeno semifinale.


Si ritroveranno l’uno contro l’altro i due ragazzi terribili che fecero grande il Milan di Sacchi e di Capello, e che sin da allora cercavano di carpire i segreti dell’allenatore vincente.

Ma quei tempi sono lontani come è lontana la fama dell’Olanda del gioco totale e dell’Italia catenacciara. Altri uomini, altri moduli, un’altra mentalità.

Vero è che l’Olanda non riesce ad esultare contro di noi da almeno trent’anni, da quel Mondiale 1978 che vide gli orange prevalere grazie ad un missile di Haas. Ma questo fa parte della statistica ed i numeri non fanno punti utili per superare il girone.

Bisognerà guadagnarseli sul campo, verificando se e come il mister riuscirà a colmare l’assenza del pilastro della difesa, messo fuori gioco al primo allenamento. E loro che continuano a lamentarsi per le assenze di Van Persie, Babel e Robben!

L’italia piagnona non si lamenta più: c’è Materazzi in ripresa, c’è Chiellini che rende molto di più se impiegato sulla fascia, ma può far bene anche da centrale e c’è tanta voglia di far bella figura e di dimostrare che quel titolo mondiale di due anni fa ce lo siamo guadagnato.

E allora bando alle chiacchiere, si fa sul serio. La febbre sale nell’attesa dell’esordio europeo, mancano solo poche ore di spasmodica attesa. Tirate fuori le bandiere e piazzatevi comodamente in poltrona: lo spettacolo sta per cominciare!

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