Trovata infelice di Galliani nella giornata più infelice di quest’anno per il suo Milan. Dopo l’esclusione dai preliminari di Champions League, il dg rossonero avrebbe fatto bene a stemperare gli animi e accontentare i suoi calciatori, soprattutto quei pochi campioni che gli sono rimasti, per convincerli che a Milanello va tutto bene e che il prossimo anno si ritornerà grandi.
E invece l’errore lo fa proprio con il suo più grande talento, il pallone d’oro Kakà, a cui vieta la trasferta a Pechino per le Olimpiadi con la sua nazionale. “Andare all’Olimpiade? Mi piacerebbe eccome”. Queste le parole del brasiliano alla notizia della convocazione di Messi nell’Argentina, principale avversario per i verdeoro. Non dovendo partecipare alla kermesse europea di agosto, Pato e Digao (rientranti per età nell’under 23) avevano ricevuto il nullaosta da parte della società per le Olimpiadi, mentre su Kakà le parole di Galliani sono state: “il Milan non concederà mai lo stesso nullaosta ad un over 23 come Kakà, il campione brasiliano fa già parte di una Selezione nazionale brasiliana, ovvero la Nazionale A. La società rossonera non ritiene giusto che Kakà venga coinvolto anche nelle gare ufficiali della Nazionale Olimpica del Brasile”. Limitazione dovuta ad un improvviso patriottismo per dare qualche possibilità alla nazionale di Casiraghi di vincere l’oro? Probabile, ma forse Galliani non si ricorda quanto i brasiliani siano attaccati alla maglia della propria nazionale, e uno come Kakà che da anni è corteggiato da squadre di mezzo mondo, potrebbe prendere questa occasione come pretesto per andare in una società dove la sua volontà sia più rispettata.
