Roma per la fascia sinistra spunta Mantovani

 La Roma è la squadra italiana più attiva sul mercato. Dopo gli acquisti di Simplicio e Adriano, la società giallorossa ha sistemato il centrocampo e l’attacco. Ora le attenzioni del ds Pradè si sono rivolte alla ricerca di un vice-Riise. Gobbi, Molinaro, De Ceglie e Marcio Azevedo sono i nomi che circolano a Trigoria. Soprattutto il viola potrebbe vestire la maglia giallorossa sia per la sua duttilità tattica, sia perché può arrivare a parametro zero. Fra questi giocatori, però, se ne stanno inserendo altri due: Mantovani e Strinic.

Mantovani:

Il terzino del Chievo piace alla Roma, che ha chiesto informazioni alla società gialloblu. Mantovani ha disputato due buone stagioni in serie A e Ranieri sta pensando a lui per dare un pò di respiro a Riise, che quest’anno, complice anche l’assenza forzata di Tonetto, è sceso in campo anche in precarie condizioni fisiche.

Chievo-Roma, Di Carlo promette battaglia

Nelle ultime settimane si è parlato, spesso a sproposito, di Siena-Inter e dell’impegno preteso da Mezzaroma, che ha promesso ai suoi il premio salvezza in caso di punti conquistati contro l’Inter, nonostante la retrocessione ormai certa dei toscani. Ma in tutto questo si è data per certa la vittoria della Roma contro il Chievo, considerando che i gialloblu hanno ormai conquistato la salvezza da qualche giornata. Tutto facile dunque per gli uomini di Ranieri? Nient’affatto, almeno stando a quanto dice mister Di Carlo:

Ci teniamo a fare bella figura e quindi vuol dire non perdere. Impegnarsi? Lo facciamo per 38 partite all’anno. Cercheremo di fare questa come le altre 37. Noi giocheremo per vincere, senza assilli particolari visto che siamo già salvi. Ma non per questo faremo regali alla Roma. Non l’abbiamo fatto con l’Inter, non lo faremo con i giallorossi. Poi se saranno più bravi, vorrà dire che gli renderemo omaggio. Ma i ragazzi lo sanno, ci tengo a finire bene.

Toni saluta la Roma

E’ arrivato nella Capitale a gennaio con la speranza di giocarsi le sue chances di convocazione per i prossimi mondiali. Poi un infortunio lo ha fermato sul più bello, ma

Mezzaroma: Siena come Lecce di Fascetti

Correva l’anno 1986 ed il campionato italiano viveva una delle sue pagine più emozionanti. La Roma di Sven Goran Eriksson era riuscita a recuperare 11 punti alla Juventus e si apprestava a giocarsi in casa la partita del sorpasso e del possibile scudetto, il terzo della sua storia. Era la penultima giornata di campionato ed il calendario recitava Roma-Lecce e Milan-Juventus: un’occasione assolutamente imperdibile per i capitolini contro una squadra già retrocessa che non aveva più nulla da chiedere alla stagione in corso.

Pronti via e Ciccio Graziani insaccava di testa, mentre l’Olimpico vestito a festa già pregustava il sapore della vittoria, reso ancor più dolce dalle tante occasioni da rete che ebbe la Roma di lì a poco. Ma al 34′ successe l’imprevedibile: il difensore Di Chiara, romano de Roma, penetrò nella difesa dei padroni di casa, infilando la rete del pareggio. Gelo sull’Olimpico, sebbene nessuno potesse immaginare cosa sarebbe accaduto di lì al 90′. Trascorsero altri otto minuti e dalla delusione si passò alla disperazione, quando Barbas mise a segno il rigore del sorpasso, stroncando sul più bello i sogni di gloria dei giallorossi.

Stendardo contro Toni

Il calcio è un gioco maschio ed una frattura ci può stare, ma l’episodio viene amplificato al massimo se a spaccarti il naso è la prima punta degli odiati cugini