Rassegna Stampa

Mentre in Germania e Spagna si parla di Champions League, noi pensiamo ai problemi di casa nostra che in questa fase si possono riassumere in una sola parola: calciomercato. Sì perché i club italiani sempre più poveri devono cedere le loro stelle per poter acquistare buoni calciatori, e la prova è che persino la regina della Serie A, la Juventus, starebbe pensando di cedere uno dei suoi simboli, Marchisio, per poter arrivare al top player. Conte vuole un grande calciatore ma Marotta deve far quadrare i conti, e così oggi circola la voce che il Principino potrebbe essere ceduto al Manchester United.

Prima erano i calciatori ad attirare le attenzioni dei calciofili, oggi sono gli allenatori. Sì perché in una Serie A povera anziché chi va in campo conta chi sta in panchina, come dimostrano le squadre di mezzo campionato che cambieranno allenatore. L’ultima bufera accade in casa Milan dove Berlusconi sembra si sia stancato di Allegri e stia spingendo in prima persona, nonostante l’opposizione dei tifosi, per farlo andare a Roma.

La Juventus ha lo scudetto in tasca. Aprono così quasi tutti i giornali sportivi nazionali, con il -1 dalla vittoria per i bianconeri che hanno ben 4 match ball da qui alla fine del campionato. Peccato che però la partita contro il Torino sia stata avvelenata dalle polemiche nate dal rigore non concesso ai granata e dalle accuse di razzismo a Meggiorini nei confronti di Pogba.

L’aria di fine campionato comincia a farsi sentire, e così lo sguardo più interessato va al calciomercato. La notizia che sta scuotendo la Serie A, ed in particolare l’area milanese, è l’interessamento del Barcellona per Handanovic. Una transazione che, se dovesse andare in porto, scatenerebbe una reazione a catena. Sì perché secondo la Gazzetta di oggi l’Inter vorrebbe in cambio o Sanchez o Villa, soffiando quindi un obiettivo alla Juventus, ma al posto dello sloveno in porta ci piazzerebbe Marchetti, o almeno vorrebbe farlo visto che c’è la concorrenza del Milan.

Archiviata la “lezione tedesca”, come molti giornali hanno titolato, si ritorna a parlare di calcio giocato e soprattutto italiano. Questa mattina apriamo con un’indiscrezione che ha del clamoroso: su Jovetic sarebbero spuntate anche Roma e Napoli. La Fiorentina finora non ha mai voluto cedere il montenegrino alla Juve, ma lui voleva restare in Italia. Chissà che, secondo quello che dice il Corriere dello Sport, le alternative Roma e Napoli non siano viste con maggiore favore rispetto a quella bianconera.

Il calcio che conta ha cambiato latitudine e dopo essere appartenuto per diversi anni alla Spagna, ora si sposta verso la Germania. Lo dimostrano praticamente tutti i principali giornali europei che aprono con un omaggio al poker di Lewandowski che di fatto prenota una finale di Champions League tutta tedesca. C’è poco da dire sulla partita, ne abbiamo già parlato ieri sera, se non che il risultato Germania-Spagna 8-1 fa impazzire i giornali sportivi.

Fosse finita con un risultato normale, non avremmo aperto con la semifinale di Champions League di ieri dato che non c’erano italiane in campo. Ma trattandosi di un sonoro 4-0 non potevamo non aprire questa mattina con la figuraccia del Barcellona travolto da una squadra che davvero sembra composta da marziani. Il Bayern ieri non ha vinto, ha stravinto, e tutti i giornali d’Europa non possono fare altro che inchinarsi a questa squadra che se non vince la Champions è davvero uno scandalo.

Il calciomercato ritorna prepotentemente al centro delle notizie sportive italiane. Il campionato ormai ha poco da dire e le coppe europee non ci appartengono, e così il pensiero va già alla prossima stagione. Una stagione che si preannuncia spettacolare se si confermassero le anticipazioni di questa mattina: Ibrahimovic alla Juve, Lavezzi al Milan, Zeman all’Inter. Questo è solo l’antipasto di quello che ci attende nella prossima estate.

È scudetto per la Juve. La vittoria di ieri sera contro il Milan è celebrata da tutti i giornali sportivi di questa mattina come quella decisiva per la vittoria del campionato. Anche se non c’è la matematica certezza, ormai l’ultimo ostacolo reale sul percorso degli uomini di Conte non poteva che essere il Milan, e dopo una grande prestazione del genere diventa evidente che nessuno può più fermarla.

Zeman all’Inter. Sarebbe questa l’indiscrezione clamorosa che apre la giornata di oggi, 19 aprile. Il tema calcistico principale in Italia sembra essere ormai il destino dei nerazzurri. E come nella più classica delle diatribe italiane, il Paese (ed anche i giornali) si spacca in due. C’è infatti chi afferma che Stramaccioni andrà via a fine stagione, e che Moratti, tra i vari candidati disponibili, stia pensando al boemo; chi invece afferma esattamente il contrario, ovvero che chi andrà via saranno solo il preparatore atletico ed altre persone dello staff, ma che Strama resterà perché non è colpa sua se ha avuto a disposizione solo un terzo della rosa.

La Roma conquista la finale di Coppa Italia  e le prime pagine dei giornali di oggi. Quasi tutti i quotidiani sportivi italiani aprono con un elogio alla squadra di Andreazzoli che ha avuto il merito di cambiare rotta nel secondo tempo ed addrizzare una partita che si stava mettendo male. Ma dove finiscono i meriti di una squadra cominciano di demeriti dell’altra, quelli dell’Inter contestata da parte dello stadio non per l’impegno perché certamente non è mancato, ma perché con una rosa così, con tanti Primavera in campo nel finale, non poteva di certo sperare di arrivare lontano.

Una semifinale più importante di questa non c’è mai stata. La Coppa Italia è spesso vista come un trofeo secondario, a volte persino come un fastidio, ma l’importanza che assume la partita di stasera tra Roma e Inter è colossale. Quasi quanto uno scudetto. Per questo quasi tutti i giornali sportivi aprono con le parole di tecnici e giocatori che sentono la gara, sentono di non poterla sbagliare, e che i loro tifosi ci tengono tantissimo a vincerla. Anche perché se passa l’Inter, Stramaccioni salva la panchina, se passa la Roma è Europa assicurata e soprattutto c’è il derby con la Lazio.

È doveroso aprire questa mattina con la strage di Boston. Ancor di più perché avvenuta durante una manifestazione sportiva. Tre morti e decine di feriti piange questa mattina l’America nel nuovo attentato su cui ora bisognerà fare chiarezza, ma su cui c’è chiaramente la mano terroristica. Resta da capire da parte di quale folle gruppo. Eppure è un peccato perché oggi avremmo potuto aprire con una mezza festa, quella della Juventus che, battendo la Lazio, si cuce il 31esimo (o 29esimo a seconda dei punti di vista) scudetto sulla maglia.