Della serie a volte ritornano. Edin Dzeko potrebbe arrivare a Torino nel prossimo calciomercato. L’attaccante bosniaco continua ad avere più di un problema nel Manchester City. Nelle partite che contano finisce per partire dalla panchina visto che Roberto Mancini quasi sempre preferisce partire con Mario Balotelli o con Aguero – in genere i Citizens si schierano con il 4-2-3-1.
Questa mattina vi avevamo anticipato che la Juventus aveva preparato un dossier in cui venivano segnalati i torti subiti dall’inizio del campionato per provare che gli arbitri ce l’hanno con la Juve. Da quanto si vociferava in mattinata però, questo rapporto non sarebbe stato reso noto fino alla fine del campionato. Ma il segreto è durato poco visto che dopo due ore eccolo spiattellato online.
Lo sfogo di ieri sera di Andrea Agnelli, l’unico dello staff della Juventus a parlare, la dice lunga sull’aria che si respira in casa Juve. La serata è stata speciale, di quelle che ti dovrebbero dare la carica, con la visita a Torino di un certo Michel Platini, ufficialmente lì per valutare lo Juventus Stadium che dovrebbe ospitare la finale di Europa League del 2014, ma che in realtà era arrivato a dare coraggio ai bianconeri, affermando che secondo lui vinceranno lo scudetto. E poi questa mattina ecco quello che non ti aspetti: un dossier.
Continua a far rumore il silenzio stampa della Juventus, seguito alla gara pareggiata contro il Genoa, non senza polemiche su gol annullati e rigori non concessi. Giocatori e tecnico sono chiusi nel silenzio, ma a dare fiato alle trombe ci pensa Andrea Agnelli, numero uno della Vecchia Signora, che parla di “momento di riflessione”.
La Juventus ha tappato la bocca ai propri tesserati ed in molti (primi fra tutti gli arbitri) hanno storto il naso, di fronte ad un silenzio stampa inaspettato. Ma tra le tante critiche, emerge il pensiero di Luciano Moggi, che per una volta approva in pieno la decisione della Vecchia Signora, pur non ritenendo che il momento storto dei bianconeri dipenda solo dalle decisioni arbitrali sbagliate.
L’assordante silenzio stampa della Juventus sta ottenendo qualche risultato mediatico. Non si può dire però che abbia ricevuto un’accoglienza positiva da parte dell’ambiente arbitrale. Come devono aver preventivato anche i dirigenti bianconeri, dall’Aia e dalla Can traspare un certo malumore per l’atteggiamento verso la classe arbitrale dei bianconeri.
La Juventus è in silenzio stampa. Lo ha deciso la società in seguito alla trasferta di Genova in cui, ancora una volta, la squadra è stata penalizzata da alcune decisioni arbitrali alquanto discutibili. Dopo le tante polemiche che si sono susseguite nelle scorse settimane sarebbe stato facile arrabbiarsi ulteriormente contro la classe arbitrale, e per evitare di infiammare gli animi, e rischiare semmai qualche altra diffida, meglio tacere.
Tanta sfortuna questa volta per la Juventus contro cui non si può davvero dir nulla. L’impegno non manca di certo, e tre pali ed un gol annullato per un fuorigioco dubbio fanno uscire da Marassi una Juve che meritava di più. Ok il Genoa che fa la sua partita e porta a casa il massimo che sperava, e cioè un punto.
Alle ore 15 a Marassi si affrontano il Genoa e la Juventus. La squadra di Marino vuole tornare alla vittoria dopo cinque turni di diguno, mentre la Juventus di Conte (squalificato e in tribuna) cercherà di smettere con la pareggite che ha portato tre 1-1 nelle ultime tre gare. Nel Genoa rientra Gilardino dal primo minuto, mentre in casa Juve è emergenza difesa, con le assenze di Barzagli, Chiellini e Bonucci.
Grandi manovre di mercato per il centrocampo juventino della prossima stagione sportiva. Per ovviare ai problemi che si stanno verificando in questo campionato bisogna rafforzare la mediana con giocatori di qualità, ma anche con calciatori dotati di grande forza fisica per far rifiatare l’uomo dai sette polmoni – ovvero Arturo Vidal – troppo spesso meno incisivo rispetto alla prima parte della stagione.
Per questo ruolo si stanno tenendo occhio diversi giocatori sparsi in mezzo mondo. Tra gli osservati c’è anche Cheikhou Kouyaté, centrocampista difensivo di grandi mezzi fisici – questo giocatore di colore è alto 192 centimetri per 75 chili di peso – che giostra davanti alla difesa, ed è di nazionalità senegalese. Il giocatore ha solo ventidue anni e gioca nell’Anderlecht. Sta vivendo la sua prima stagione da titolare e ha mostrato già di che pasta è fatto – ha pure segnato sette reti nelle 143 presenze registrate con il suo club.
Una qualificazione in Champions League quasi scontata, uno stadio che piace a tutto il mondo ed un nome da far tremare i polsi fanno della Juventus la meta ideale per qualche top player per la prossima stagione. Marotta, intervistato da Tuttosport, ha spiegato che ciò che manca alla Juventus in questo momento è un calciatore come Ibrahimovic, uno che è in grado di sbloccare la partita e che da solo può portare diversi punti alla classifica.
Amo il calcio, amo scrivere di calcio, ma di fronte ad episodi simili preferirei non essere innamorata del gioco più bello del mondo. Inutile dire che il riferimento è allo striscione comparso due giorni fa sulle tribune del Dall’Ara, durante Bologna-Juventus, recupero della ventitreesima giornata di campionato. “Pessotto simulatore. Si è buttato o era rigore?”: questa la frase che ha fatto rabbrividire gran parte degli amanti del calcio e che ha prodotto reazioni ancor più contrariate quando si è venuti a conoscenza delle decisioni del giudice sportivo. Nessun provvedimento per il Bologna. Tutto finito nel dimenticatoio, dunque? No, perché il procuratore federale Stefano Palazzi ha deciso di aprire un fascicolo sulla vicenda.
Il calcio è bello perché anche gli sfottò ci stanno. Ma quando si passa il limite viene da pensare che forse qualche regola in più ci vorrebbe. Siamo durante Bologna-Juventus di ieri sera quando ad un certo punto un gruppetto isolato di tifosi (?) bolognesi ha tirato fuori uno striscione che fa rabbrividire:
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