Mascherano, Xabi Alonso e David Silva: Inter, ecco le direttive di Benitez

 Ancora non è ufficiale il suo ingaggio, ma Rafa Benitez ha già dato indicazioni ai dirigenti nerazzurri sui giocatori da acquistare. Il tecnico spagnolo vorrebbe portare con sé Javier Mascherano. Secondo il Corriere dello Sport, Marco Branca è anche sulle tracce di David Silva del Valencia.

Mascherano:

Il centrocampista argentino è un pupillo di Benitez, con cui ha già lavorato al Liverpool. I Reds, però, non vogliono perdere una pedina fondamentale nella zona nevralgica del campo. L’alternativa è pronta: Xabi Alonso.

Capello-Inter: in un paio di giorni la risposta

Nel lungo elenco di allenatori che Moratti vorrebbe ingaggiare per sostituire Mourinho, al primo posto c’è il nome di Fabio Capello. Il ct della nazionale inglese ha affermato di voler rimanere almeno fino alla scadenza del contratto, e cioè fino al 2012, ma qualcosa pare stia cambiando.

Gli indizi sono due: è stata resa nota la clausola rescissoria del suo contratto, che si attesta sui 5 milioni che Moratti pagherebbe volentieri, dopo aver incassato i 16 milioni per aver liberato Mourinho; e poi ci sarebbe il cambio di vertice nella FA, la federazione calcio britannica. Lord Triesman, colui che ingaggiò Capello, non c’è più, e i piani dei suoi sostituti (Alex Horne e Sir David Richards) non sono ancora altrettanto chiari.

Inter: per la panchina spuntano Pellegrini e Zeman

Le ipotesi sulla panchina dell’Inter cominciano a diventare davvero fantasiose. Per aver sparato troppo in alto (Capello, Hiddink e Guardiola), Moratti ora rischia di ritrovarsi senza allenatore, e dover abbassare di gran lunga il tiro. Capello ha detto no, lui resta in Inghilterra fino al 2012 a meno che non venga esonerato, ma vista la grande stima di cui gode Oltremanica, questa è un’eventualità davvero remota. Guardiola per ora non parla di lasciare il Barça e difficilmente Hiddink rescinderà il contratto con la nazionale turca firmato due mesi fa.

Inter Campione d’Europa: la fotogallery

E’ la notte dell’Inter, una notte attesa per ben 45 anni, durante i quali i tifosi nerazzurri hanno dovuto spesso mandar giù bocconi amari, ammirando i cugini sul tetto d’Europa. Notte di sogni e di lacrime, di gioia e di urla represse per tanto, troppo tempo, mentre le foto degli altri diventavano a colori e le proprie restavano desolatamente in bianco e nero.

Ma valeva la pena soffrire tanto per vivere poi un momento così, in uno dei templi del calcio, nello stadio che quasi trent’anni fa vedeva l’Italia alzare al cielo il suo terzo titolo mondiale. Stavolta di italiani in campo non ce n’era neanche uno, se non negli ultimissimi minuti (Materazzi), ma va bene lo stesso, perché l’Inter riporta a casa la Coppa e vince anche per coloro che le hanno tifato contro, conservando i 4 posti dell’Italia nelle prossime edizioni della Champions.

E’ la notte dell’Inter e di Moratti, che ha speso fior di milioni in questi anni per ritrovarsi poi a stringere un pugno di mosche, fino all’apoteosi di ieri sera, che lo ripaga in parte delle tante lacrime versate. E’ la notte dell’Inter e di Milito, fortemente voluto la scorsa estate e capace di incantare il Santiago Bernabeu con giocate da fenomeno puro ed una doppietta al Bayern Monaco che vale la Coppa.

Ed è la notte di Mourinho, spesso attaccato da stampa e critica, ma capace di far scudo alla sua squadra nei momenti delicati e di caricare l’ambiente al punto giusto prima delle gare decisive. Sognava di far piangere il presidente, ma alla fine è lui a versare lacrime su questa coppa, mostrandosi per la prima volta umano. E infine è la notte dei tifosi, di quelli che hanno atteso per quasi mezzo secolo questo momento e di quelli che neanche c’erano nel lontano 1965, quando l’Inter sollevava la sua seconda Coppa dei Campioni. Notte magica, notte di foto da incorniciare. Finalmente a colori!