Sorteggio Champions: sarà Italia-Inghilterra

Chelsea-Juventus

Arsenal-Roma

Inter-Manchester United

Sorteggio nero per le italiane di Champions League. Alla Juventus capita la squadra più forte del gruppo delle seconde, il Chelsea di Scolari; all’Inter capita una delle due bestie nere del gruppo delle prime, i Red Devils di Ferguson. Sorteggio difficile anche per la Roma, che contro avrà l’Arsenal.

Ricordiamo che per regolamento non potevano incontrarsi nè le squadre del proprio girone (ad esempio la Roma non poteva incontrare il Chelsea, la Juve il Real Madrid, e via dicendo), nè quelle della propria nazione, dato che ciò sarà possibile soltanto dal turno successivo. In Champions League le prime di ogni girone si incontreranno con le seconde, mentre le terze di ogni girone si scontreranno con le seconde dei gironi di Uefa. Infine le prime dei gironi di coppa Uefa possono incontrare solo le terze.

Samp e Udinese, obiettivo raggiunto

Fatica e fortuna, ma alla fine gli obiettivi sono stati raggiunti. Nell’ultima giornata della fase a gironi di Coppa Uefa, Sampdoria e Udinese cercavano rispettivamente la vittoria ed il primo posto.

I doriani erano costretti a vincere, se volevano mantenere vivo il sogno europeo, mentre la squadra di Marino aveva necessità di un solo punto per raggiungere il primato in classifica e la possibilità di pescare un’avversaria “comoda” nell’urna di Nyon.

Il punto non è arrivato, a causa di una prestazione piuttosto opaca, ma alla fine i bianconeri possono festeggiare il primo posto, per il contemporaneo pareggio del Tottenham contro lo Spartak Mosca. A parziale discolpa dell’Udinese, occorre ammettere che la formazione scesa in campo in Olanda contro il NEC non era esattamente quella titolare, ma la prova è stata ugualmente poco convincente.

Coppa Uefa: serataccia per spagnole e tedesche, miracolo Metalist

Dopo un mercoledì di coppa così, non poteva esserci un giovedì altrettanto stupefacente. A fare i titoloni sui giornali non saranno tanto le squadre che hanno passato il turno, rivelatosi più difficile del previsto, ma bensì i club eliminati, sulla carta molto più preparati delle squadre che alla fine sono passate.

La sorpresa più grande, come abbiamo visto, ce la regala la Sampdoria, che vincendo contro il Siviglia, campione per due anni consecutivi in Uefa nel 2006 e nel 2007, esce dalla competizione sin dal primo girone. Bastava un pareggio agli spagnoli, ma la rete di Bottinelli la costringe a far compagnia al Partizan, già eliminato da qualche settimana. Nel girone C lo Stoccarda va a completare il terzetto qualificato, battendo 3-0 lo Standard Liegi, che conclude comunque primo.

Eduardo da Silva torna in campo

L’immagine ha fatto il giro del mondo e ancora oggi, a riguardarla, fa accaponare la pelle. Era il 23 febbraio scorso. data che i diretti interessati non cancelleranno mai dalla propria memoria, seppure per motivi diversi. L’attaccante dell’Arsenal Eduardo da Silva ha rischiato di appendere gli scarpini al chiodo con largo anticipo, a causa di un intervento killer del difensore Martin Taylor, in forza al Birmingham.

Nei giorni successivi i blog si riempirono di accuse pesanti nei confronti dell’autore del fallo, mentre il giovane croato di origine brasiliana cercava conforto nei medici, per sapere se e quando sarebbe potuto tornare a calcare un campo di calcio.

Sull’onda dell’emozione in molti proposero la squalifica per un’intera stagione o addirittura a vita per interventi simili, che in altre occasioni hanno stroncato brillanti carriere (date un’occhiata qui per rendervene conto). Per fortuna non è il caso di Eduardo, che a distanza di dieci mesi è tornato a correre su un rettangolo verde (anche se con la squadra delle riserve dei Gunners) e che ora spera quanto prima di poter tornare utile alla squadra.

Ligue 1: la classifica si accorcia e ora sono in tre ad inseguire i leoni

Stavolta non c’era nemmeno la scusa che mancavano Juninho e Benzema. I campioni c’erano tutti, ma il Lione frena ancora, e le domeniche consecutive senza vittorie diventano tre. E’ vero pure che contro c’era l’Olympique Marsiglia, parecchio agguerrito, e soprattutto molto duro, che si è messo in testa di non far giocare i campioni di Francia, e a suon di calci ce l’ha fatta.

Termina così il big match della Ligue 1 tra prima e seconda, uno 0-0 non molto divertente, ma che in un certo senso riapre il campionato. In altri tempi 3 punti di distacco dalla seconda per il Lione non erano fonte di preoccupazione, ma una squadra che non riesce più a segnare qualche domanda se la deve pur fare.

Milan, così non va!

Scudetto e Coppa Uefa: questi gli obiettivi dichiarati del Milan ad inizio stagione, mentre l’album si riempiva di figurine e le figuracce nelle amichevoli trovavano ampie giustificazioni (assenze e infortuni, ad esempio). E’ presto per i verdetti definitivi, ma, a pochi giorni dalla sosta natalizia, si può comincare a tracciare un bilancio della stagione rossonera, fin qui non proprio esaltante, non come previsto almeno.

Terzo posto in campionato in compagnia del Napoli, tre punti di distacco dalla Juventus e, soprattutto, a meno 9 dall’Inter; fuori dalla Coppa Italia; secondo posto nel girone di Coppa Uefa, dove teoricamente l’armata di Ancelotti avrebbe dovuto stradominare. A chi dare la colpa?

Che il Milan sia una delle squadre maggiormente falcidiate dagli infortuni non è una novità e ne abbiamo avuto la prova anche nella gara di ieri contro un Wolfsburg non certo irresistibile. Senderos, Pirlo, Seedorf vanno a completare la lunga lista di acciaccati che popola l’infermieria rossonera. Ma altre squadre hanno avuto gli stessi guai (forse anche maggiori) e ne sono venute fuori brillantemente (basta guardare in casa Juve o in casa Roma). E allora?

Coppa Uefa: qualificate Copenaghen e Lech, il Depo butta fuori il Nancy

Quante sorprese ci regala questa penultima serata di Coppa Uefa. Il quadro completo lo avremo domani, ma già guardando come si sono chiusi i gironi dalla E alla H c’è da rimanere a bocca aperta. Un risultato già lo conoscevamo, con il pareggio del Milan che sapevamo la condannasse al secondo posto, che significa che gli capiterà una squadra che “scende” dalla Champions League.

Dopotutto il suo girone era già tutto deciso già da prima di questa giornata. Il Portsmouth, considerato l’unica insidia per i rossoneri, era già stato eliminato matematicamente, e così il 3-0 rifilato al povero Herenveen non farà altro che aumentare il dispiacere. Ma le vere sorprese arrivano dai gironi G e H, e si chiamano København (più conosciuta da noi semplicemente come Copenaghen) e Lech.

Pessotto racconta il suo dramma

Era il 27 giugno 2006. L’Italia era incollata alla tv per seguire le sorti della Nazionale Italiana, impegnata nel Mondiale tedesco alla ricerca del suo quarto titolo. Ma quel giorno un’altra notizia “sportiva” fece rapidamente il giro dei palinsenti, occupando persino le pagine di cronaca: Gianluca Pessotto, ex giocatore della Juventus, era volato giù dal tetto della sede della società bianconera, tentando di togliersi la vita.

Un gesto insiegabile che gettò nello sconforto il mondo del pallone, specie chi con con lui aveva condiviso gioie e dolori all’interno dello spogliatoio nei tanti anni di militanza in maglia bianconera. Tra questi, Fabio Cannavaro, capitano della Nazionale di Lippi, che appena ricevuta la notizia abbandonò incredulo la conferenza stampa. Poi tante manifestazioni d’affetto nei confronti del difensore bianconero, tanti striscioni che lo invitavano a non mollare, tante e tante visite all’ospedale torinese che lo ospitava. E poi ancora il lento recupero ed il “nuovo esordio” nel mondo del calcio, nelle vesti di team manager della Juventus.

Da quel triste giorno sono passati più di due anni ed ora che tutto è alle spalle, Gianluca è pronto ad affrontare l’argomento-suicidio, raccontandosi davanti alle telecamere di “La storia siamo noi”, in onda questa sera su Rai2.

Milan: Nesta ancora K.O., la carriera ormai è a rischio

Nel Milan c’è un caso più unico che raro, e cioè quello di un calciatore in grado di infortunarsi anche senza giocare. Si tratta di Alessandro Nesta, considerato ormai troppi anni fa uno dei più forti difensori al mondo, ma è esattamente dal 2006, e cioè dal Mondiale di Germania, che accusa problemi fisici che non gli permettono di scendere in campo. Questi infortuni continuano a susseguirsi di mese in mese, e il suo rientro sembra ormai un miraggio.

L’ultima tegola proprio poche ore fa. Non si tratta di un vero e proprio infortunio, ma di un controllo medico che ha dato un esito negativo per i tifosi rossoneri. Siccome il calciatore non riesce a recuperare, sarà necessaria probabilmente l’operazione, il che significa altri mesi di stop. Il che si traduce, per un ragazzo di 32 anni, che non gioca da due stagioni, e che, se tutto va bene, potrebbe tornare in campo a 33 anni, un alto rischio per la carriera.