Coppa Italia ottavi: Sampdoria – Udinese 7-6 d.c.r. (2-2 d.t.s)

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Ottavi di finale di coppa Italia.
Stadio Luigi Ferraris di Marassi, Genova:
Sampdoria-Udinese 7-6 d.c.r. (2-2 d.t.s.)
Reti:
31’ pt Macheda (S), 45’ st Isla (U), 1’ p.t.s. Denis (U), 3’ s.t.s. rig. Pazzini (S)

Due squadre in condizione di foma diametralmente opposta: sulle ali dell’entusiasmo i friulani che, in attesa di sfidare l’Inter in campionato, dopo aver sbancato il Marassi rossoblu con una prova di forza condotta a suon di gol, si ripresentano nello stesso stadio per sfidare i blucerchiati di Di Carlo i quali, sotto il profilo fisico e tecnico, non sono brillanti come nei mesi precedenti. Il successo casalingo sulla Roma – fondamentale per la classifica – non ha convinto mentre la sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio, di misura e non meritata, ha confermato le lacune di questa Samp: disattenta in difesa, inoffensiva in attacco, soprattutto al momento della finalizzazione.

Turn over solo per gli ospiti, con Di Carlo più cauto rispetto a Guidolin. Il tecnico dei friulani, infatti, sceglie di lanciare dal 1’ coloro che – vedi Angella, Agyemang-Badu, Abdi e Denis – pur avendo fatto bene quando chiamati in causa hanno giocato meno degli altri. Il passaggio del turno vale i quarti di finale contro la vincente di Milan-Bari. Tra i doriani la vera novità è l’inserimento dall’inizio di Macheda al fianco di Pazzini, per il resto la squadra è quella tipo.

Inter: Sanchez quasi sfumato, si punta Ganso

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Sembrava quasi fatta, ed invece all’ultimo momento tutto sembra bloccarsi, o almeno è un semplice rinvio di qualche settimana. Alexis Sanchez piace troppo a livello internazionale per farlo andar via così facilmente, e ora l’Udinese ha solo l’imbarazzo della scelta tra le squadre che vogliono ingaggiarlo, e può permettersi persino di tirare sul prezzo.

Nella trattativa si è inserito ufficialmente ieri il Chelsea che ha inviato offerta formale di 25 milioni di euro per il fantasista cileno. In pratica si tratta di pareggiare la richiesta dei friulani, visto che l’Inter aveva tentato di abbassare il prezzo a 18 milioni inserendo nell’accordo Biabiany, o addirittura a 15 aggiungendo all’ex Parma anche Obi. Ma ora la situazione si fa più complicata perché non c’è solo il Chelsea.

Lazio – Udinese 3-2: fotogallery

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Lo scivolone casalingo del Milan riapre di colpo il discorso-scudetto, sebbene fino a ieri non si potesse comunque parlare di campionato chiuso. Fatto sta che un’eventuale vittoria rossonera contro la Roma avrebbe demoralizzato le inseguitrici, che invece ora ritrovano nuova linfa per tentare l’aggancio.

La prima ad approfittare della debacle di Ibrahimovic & Co. è la Lazio, che nell’anticipo dell’ora di pranzo della 17esima giornata ha ragione di un’Udinese scesa a Roma con la volontà di racimolare punti. Ma la Lazio è squadra tosta e già al secondo minuto della prima frazione di gioco festeggiava il vantaggio, grazie ad un Hernanes parecchio propositivo nel corso della gara.

Serie A 17a giornata: Lazio – Udinese 3-2

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Anticipo della diciassettesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Lazio-Udinese 3-2
Reti:
2′ pt Hernanes (L), 4′ st Sanchez (U), 7′ st Biava (L), 16′ st Denis (U), 43′ st aut. Zapata (U)

Chiavi di lettura differenti ma un punto di comunanza che non va trascurato: Lazio e Udinese stanno esprimendo buon calcio e raccolgono i frutti di un lavoro certosino. Partenza ad handicap per i friulani, con cinque sconfitte nelle prime cinque gare e, in seguito, la bellezza di 23 punti raggranellati dalla sesta in poi. Per i biancocelesti, l’amarezza del ko di Torino contro la Juventus (anche perchè maturato in pieno recupero) è stato un incidente di percorso da riscattare ma che non può aver scalfito in alcun modo quanto fatto fino a ora. Seconda forza del campionato, la Lazio, con la sorte benevola nel corso di questo turno pre natalizio: a fare un favore a Rocchi e compagni è stata popodimeno che la Roma, andando a espugnare San Siro e condannando il Milan a una sconfitta che rimescola le carte nella misura in cui frena il tentativo di fuga dei rossoneri.

Per Edy Reja, qualche problema di formazione: mancano i due terzini di sinistra, Radu e Garrido, al loro posto Diakitè. Ci sono Lichtsteiner, Biava e Dias a tutela della porta difesa da Muslera. Manca anche Brocchi e, a centrocampo, sono Ledesma e Matuzalem a supportare il trio di trequartisti composto da Mauri, Hernanes e Zarate. Manca Floccari, la punta è Rocchi. Ospiti col classico 3-5-2: Handanovic dietro a Benatia, Zapata e Coda; in mediana vengono schierati Isla, Armero, Pinzi, Asamoah e Inler mentre è inamovibile la coppia offensiva composta da Di Natale e Sanchez.

Udinese-Fiorentina 2-1: fotogallery

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L’Udinese fa valere ancora una volta la legge del Friuli (inteso come stadio) e batte una Fiorentina che pure non aveva demeritato per larghi tratti della gara. A dire il vero erano proprio i viola a passare in vantaggio, quando il cronometro segnava il minuto numero 31 della prima frazione di gioco. Il merito della rete va all’autore del tiro Santana, ma la papera è tutta di Handanovic, che si lascia passare il pallone tra le mani per l’1-0 degli ospiti.

Di lì in avanti l’Udinese cercherà con una certa insistenza la rete del pareggio, ma i vari tentativi non portavano frutti, almeno fino al minuto 18 della ripresa. Nell’occasione Armero tentava il tiro dalla distanza, non sperando forse nell’aiuto decisivo di Avramov, che regalava di fatto il pareggio ai padroni di casa.

Serie A 16a giornata: Udinese – Fiorentina 2-1

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Anticipo della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Friuli, Udine:
Udinese-Fiorentina 2-1
Reti:
31′ pt Santana (F), 18′ st Armero (U), 35′ st Di Natale (U)

Immaginarla così, una sconfitta, è senz’altro più triste. Di contro, gustarla con tali modalità, la vittoria, è ancora più succulento. Lo sanno bene Fiorentina e Udinese che hanno messo in scena una gara dai due volti. Meglio, tatticamente meglio, gli ospiti nella prima frazione; scatenati i locali nella ripresa nel corso della quale Di Natale e compagni hanno saputo ribaltare il punteggio e andare alla conquista di tre punti utili a confermare il momento favorevole.

Lontanissimi, a questo punto, i tempi in cui Guidolin doveva temere la messa in discussione da parte del club; sempre attuali, purtroppo per lui, i giorni in cui Mihajlovic pare appeso a un filo sottile.

Roma-Udinese 2-0: fotogallery

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Nel primo anticipo della tredicesima giornata, la Roma vince e vola al terzo posto in classifica, in attesa delle gare di domani, che definiranno meglio le prime posizioni. L’avversaria di turno era l’Udinese, ormai uscita definitivamente dalla crisi di inizio campionato e proiettata verso le posizioni a ridosso della zona Uefa. Ed anche questo pomeriggio gli uomini di Guidolin hanno dimostrato di voler continuare la corsa verso l’alto, facendo correre lunghi brividi sulla schiena del popolo romanista assiepato sugli spalti dell’Olimpico.

Ma era Menez ad assumere il ruolo di protagonista, quando al minuto numero 24 si guadagnava gli applausi della Sud (e non solo) per la rete del vantaggio giallorosso. Di lì a poco Di Natale tentava di raddrizzare il risultato, ma alla fine della prima frazione di gioco il risultato recitava Roma 1 – Udinese 0.

Serie A 13a giornata: Roma – Udinese 2-0

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Anticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Udinese 2-0
Reti: 24′ pt Menez (R), 11′ st Borriello (R)

“Le quattro punte solo se ci tocca rimontare”, diceva Claudio Ranieri alla vigilia della sfida contro l’Udinese e, fedele al suo credo, il testaccino mette in campo il solito tridente mascherato da 4-4-2. Fuori Mirko Vucinic, dentro Totti e Borriello con Menez a supporto.

Inedito il centrocampo, dove  Brighi, Simplicio e Greco si trovano a dialogare in contemporanea per la prima volta. In difesa si rivedono Juan (recuperato) e Castellini (out Riise per infortunio). Di fronte ai capitolini, una Udinese in ottimo stato di salute e reduce dalla vittoria schiacciante (4-0) contro il Lecce. Rispetto all’ultima sfida Guidolin cambia una sola pedina: dentro Pinzi, panchina per Sanchez.

Nei primi quindici minuti è più Udinese che Roma: per primi al tiro, gli uomini di Guidolin, con un acuto di Domizzi sugli sviluppi di un angolo. Il pallone fa il pelo alla traversa. Locali accorti e frenati, quasi timidi: per assistere alla replica dei padroni di casa occorre attendere il 12′, quando Totti calcia dalla lunga distanza senza centrare il bersaglio.

Coppa Italia, terzo turno: fotogallery

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L’aquila della Lazio continua a volare in alto anche in Coppa Italia, nonostante Edy Reja dia spazio alle riserve biancazzurre, concedendo una meritata pausa a quanti solitamente sgobbano in campionato. Gonzales, Kozac e Bresciano mettono fine alle speranze di gloria del Portogruaro e confermano che i capitolini possono sognare in grande in questa stagione.

Tra le squadre della massima serie solo il Cesena abbandona la Coppa nazionale, sotterrato da un Novara che ormai non è più una sorpresa per nessuno. Gli uomini di Ficcadenti riescono a resistere per 90 minuti, ma poi devono arrendersi nell’extra-time (1-3 il risultato finale).

Coppa Italia terzo turno: cade il Cesena, Lazio e Udinese a valanga

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Fiorentina-Empoli 1-0
Cesena–Novara 1-3 d.t.s.: 44′ pt Schelotto (C), 9′ st Rubino (N), 105′ Evola (N), 110′ rig. Gigliotti (N)
Brescia–Cittadella 1-0: 30′ st Diamanti (B)
Udinese–Padova 4-0: 21′ pt Floro Flores (U), 25′ pt e 12′ st Corradi (U), 44′ pt Angella (U)
Vicenza–Ascoli 1-0: 18′ st Rossi
Crotone–Albinoleffe 0-1: 9′ st Piccinni (A)
Frosinone–Reggina 2-4 d.t.s.: 34′ pt Basso (F), 40′ pt e 7′ st Sy (R), 43′ pt Basso (F), 14′ pts Castiglia (R); 16′ sts Adiyiah (R)
Atalanta–Livorno 0-1: 42′ st Cellerino (L)
Bologna–Modena 3-2: 32′ pt Tamburini (M), 15′ e 43′ st Ramirez (B), 16′ st Mazzarani (M), 38′ st Radovanovic
Cagliari–Piacenza 3-0: 32′ pt e 45′ pt Nenè (C), 15′ st Acquafresca (C)
Catania–Varese 4-3 d.t.s.: 12′ Pesce (C), 26′ pt Antenucci (C), 7′ e 33′ st Eusepi (V), 11′ st Morimoto (C), 32′ st rig. Frara (V), 116′ Suppo Spolli (C)
Lazio–Portogruaro 3-0: 8′ pt Gonzalez (L), 37′ st Kozac (L), 9′ st Bresciano (L)
Lecce–Siena 3-2: 31′ Immobile (S), 43′ Bertolacci (L), 6′ st Corvia (L), 16′ st Chevanton (L), 35′ st Kamata (S)
Chievo-Sassuolo giovedì 28 ottobre ore 15
Bari-Torino giovedì 28 ottobre ore 20.45

Guidolin: vittoria meritata

L’Udinese riesce finalmente a smuovere la sua classifica e – dopo il pareggio in trasferta con la Samp – guadagna i primi tre punti della stagione, avendo la meglio su

Serie A 6a giornata: Udinese – Cesena 1-0

Anticipo della sesta giornata di serie A
Stadio Friuli, Udine
Udinese-Cesena 1-0
Rete: 48′ st Benatia

La classifica dice che tra Udinese (1 punto in cinque gare) e Cesena (la bellezza di sette con tanto di trionfo interno contro il Milan) esiste una forbice di sei punti a vantaggio degli emiliani. Merito degli uomini di Ficcadenti, che non potevano cominciare in maniera più positiva, ma anche conseguenza delle evidenti difficoltà iniziali patite dalla rosa di Guidolin (prima della gara odierna, peggior attacco e peggior difesa: 2 reti fatte e 9 subite).

La vittoria sarebbe servita come il pane ai friulani, schierati nel consueto 3-4-1-2 con Di Natale e Floro Flores quali terminali offensivi. Gli ospiti – formato 4-3-3 – si affidano al tridente composto da Giaccherini, Schelotto e Bogdani con la novità Benalouane che rileva Pellegrino in mezzo alla difesa. Nella prima parte di gara sono i padroni di casa a pressare maggiormente: il più attivo è Armero che, in percussione sulla fascia, crea scompiglio alla retroguardia cesenate.

Iaquinta, esultanza polemica e scuse

Correva il minuto numero 77 di UdineseJuventus, quando Vincenzo Iaquinta segnava la rete del 4-0 per i bianconeri di Torino di fronte al pubblico che fu suo per diverse stagioni. Esultanza contenuta, come lo era stata quella dell’altro ex, Quagliarella, in occasione della rete del 2-0? Nient’affatto, perché il campione del mondo si lasciava andare ad una gioia rabbiosa, esagerata, polemica nei confronti dello Stadio Friuli. Una scena non apprezzata dal patron Pozzo, che a fine gara ha fatto sentire la propria voce, dicendosi amareggiato dal comportamento dell’ex pupillo:

Iaquinta mi ha deluso: in 25 anni non ho mai visto una simile mancanza di rispetto. Abbiamo preso Iaquinta che era un povero ragazzo. Lo abbiamo scovato in serie C, nel Castel di Sangro, lo abbiamo cresciuto, lanciato nel grande calcio, pagato puntualmente e profumatamente e poi venduto alla Juve. Non meritavamo un trattamento del genere.