Svizzera – Honduras 0 – 0 – Mondiali 2010

Svizzera e Honduras lasciano il Mondiale con una gara che sicuramente non passerà agli annali. Le due squadre hanno decisamente meritato l’eliminazione, con gli honduregni che hanno pochissima qualità e gli svizzeri invece poca voglia di giocare a calcio.

Sin dal primo tempo si capisce che la gara non sarà molto interessante. E’ l’Honduras a sorpresa a dominare, con gli elvetici che sembrano voler ripetere la partita contro la Spagna, tutta difesa e contropiede. Ma i caraibici non spingono più di tanto, e così Derdiyok e ‘Nkufo hanno una occasione a testa, senza riuscire a cambiare il risultato.

Spagna – Svizzera 0-1 – Mondiali 2010

Cade la prima testa di serie del Mondiale sudafricano, una delle maggiori candidate alla vittoria finale, campione d’Europa in carica e piena zeppa di giovani talenti. La Spagna si conferma squadra bella e perdente almeno in questo debutto mondiale, andando a sbattere contro una Svizzera ordinata, che non le ha permesso quasi mai di fare il suo gioco spettacolare.

In realtà la manovra è stata quasi sempre nelle mani (o meglio tra i piedi) delle Furie Rosse, che però riuscivano raramente a mettere l’uomo davanti alla porta avversaria, accontentandosi spesso del possesso palla. E dire che Vicente Del Bosque credeva così tanto nella vittoria che si era concesso il lusso di lasciar fuori pezzi da novanta come Torres, Fabregas e Pedro, sebbene nella nazionale spagnola non si possa parlare di titolari e riserve.

Amichevoli pre-mondiali: Svizzera-Italia 1-1

Svizzera – Italia 1-1

Finisce in parità l’ultimo test azzurro prima della partenza per il Sudafrica, con una squadra completamente rivoluzionata rispetto alla gara contro il Messico. L’avversaria di turno era la Svizzera, la stessa nazionale che l’Italia incontrò alla vigilia del mondiale del 1982 e di quello del 2006 (e se siete scaramantici cominciate a toccare ferro), così come lo stesso è il punteggio finale (1-1).

Dopo qualche minuto di studio erano gli elvetici a passare in vantaggio, grazie alla rete firmata da Inler al minuto numero 10. Ma stavolta l’Italia è sembrata più reattiva rispetto a quella “ammirata” contro il Messico, tanto che dopo soli quattro minuti riusciva a trovare il pareggio con Quagliarella, stasera impiegato sin dal primo minuto.

Mondiale 2010: conosciamo la Svizzera

La Svizzera non è mai riuscita a fare molta strada nelle precedenti edizioni della Coppa del Mondo, raggiungendo i quarti di finale solo nel ’34, nel ’38 e nel ’54. Durante l’ultima kermesse in terra tedesca, il passaggio del girone come prima classificata (davanti alla Francia) aveva fatto ben sperare per i rossocrociati, che però si erano dovuti arrendere alla lotteria dei rigori contro l’Ucraina negli ottavi di finale.

Non andò meglio due anni dopo durante gli Europei giocati in casa, dove la Svizzera non riuscì neppure a qualificarsi per il turno successivo. E’ per questo che la squadra, ora affidata a Ottmar Hitzfeld, ha una gran voglia di riscatto e punta quantomeno a superare il girone, ripetendo gli exploit (si fa per dire) degli anni ’30 e ’50.

La stampa svizzera contro Rosetti e Collina!

E’ una grandissima soddisfazione. Un bel riconoscimento per chi ha lavorato al suo fianco. C’è credibilità nei nostri confronti.

Queste le parole di Collina chiamato a commentare la designazione di Roberto Rosetti per la finalissima di Euro 2008. Ma la credibilità di cui parla l’ex arbitro (votato più volte come migliore al mondo) a quanto pare risiede solo nelle stanze dei vertici del calcio europeo, perché a livello popolare gli italiani non sembrano godere di una così grande stima.

Ciò non vuol dire che la categoria dei fischietti italiani sia malvista in tutta Europa, ma è significativo che la stampa Svizzera si scagli contro la decisione di affidare a Rosetti la direzione di una gara di così alto livello.

St. Jakob Park: lifting a tempo di record!

Gli Europei in corso di svolgimento ci hanno offerto la possibilità di scoprire stadi di cui ignoravamo persino l’esistenza, vista la scarsa importanza a livello continentale dei campionati dei paesi ospitanti.

Qualche tempo fa vi abbiamo proposto un mini giro turistico tra gli impianti svizzeri e austriaci, tessendo le lodi degli organizzatori, che sono riusciti in breve tempo a dotare le varie città di strutture all’altezza della situazione.

A quanto pare, però, non tutti hanno fatto i conti con le piogge torrenziali che si sono abbattute nel centro Europa nei giorni scorsi e che hanno condizionato lo svolgimento di alcune gare. Anzi, di una in particolare, che vedeva impegnata la squadra di casa contro la Turchia al St Jakob Park, in quel di Basilea. Lo spettacolo è stato pietoso e, soprattutto nel primo tempo, il campo era al limite della praticabilità, con la palla che faceva fatica a rimbalzare. Un bel problema, visto che il campo in questione è stato scelto per ospitare due quarti di finale ed una semifinale, con il rischio di penalizzare le squadre più tecniche. Ed è per questo che subito dopo la gara tra Svizzera e Turchia si è provveduto alla rizollatura completa del terreno di gioco.

Hakan Yakin: eroe svizzero

Ad essere sinceri, non meriterebbe un posto in questa rubrica, solitamente dedicata ai grandi numeri 10, a quelli cioè capaci di incantare le platee con le loro giocate mirabolanti.

Per quanto dimostrato ieri sera, però, un capitolo su Hakan Yakin ci sta tutto e non tanto perché abbia strabiliato con magie da giocoliere, ma perché è riuscito a regalare alla sua Svizzera la prima vittoria in una gara della fase finale degli Europei.

Certo, mi direte che si giocava in un clima da amichevole estiva e che gli avversari non avevano alcun interesse a guadagnare i tre punti, visto che già qualificati come primi del girone, ma il numero 10 si è comunque guadagnato un posto speciale nei cuori dei tifosi svizzeri.