Calcioscommesse: Masiello inguaia il Bari e Almiron

Nubi nere si affollano sul cielo di Bari, già messo in cattive acque per problemi societari. Andrea Masiello ha consegnato la sua memoria difensiva ai magistrati che stanno indagando sul giro di scommesse che ha coinvolto Serie A, B e Lega Pro nello scorso campionato, e fa nomi e cognomi.

Il meccanismo era chiaro: il Bari sin da poco dopo l’inizio del girone di ritorno era chiaramente già retrocesso, dunque veniva facile combinare le partite. Il difensore, oggi all’Atalanta, dice di essere stato contattato per alcune combine direttamente dalla malavita organizzata barese, il clan Parisi che sembra facesse da tramite con gli Zingari.

Bari: si rischia il fallimento?

Foto: AP/LaPresse

Una prima pugnalata alle spalle dei tifosi del Bari, che nell’ultimo anno ne hanno ricevute tante, l’ha data la cordata di imprenditori baresi che si sta piano piano defilando. De Gennaro ne è uscito, Ladisa quasi, e alla fine tutto potrebbe saltare, facendo mancare i fondi che servono per risolvere la situazione di empasse (devono essere versati 6 milioni di euro di arretrati, altrimenti si rischia grosso).

La seconda pugnalata arriva dai calciatori più rappresentativi, Barreto e Almiron, ma anche Ghezzal, Rudolf o Romero che hanno rifiutato di spalmare il proprio contratto in più mensilità e non hanno nemmeno accettato un compromesso con la società. Intanto Matarrese è costretto a destreggiarsi anche con il Comune per le pendenze sullo stadio San Nicola, e sicuramente si starà pentendo di non essere riuscito a cedere la squadra anni fa quando ne ha avuta l’opportunità.

Fiorentina: continua il viavai in attacco, Osvaldo verso Bologna

Si diceva “o Pazzini o Osvaldo“. Adesso sono sia Pazzini, ma anche Osvaldo. E perché no, ci aggiungiamo anche Papa Waigo. Il parco attaccanti della Fiorentina pare dover essere rivoluzionato dopo questa finestra di mercato. L’attaccante italo-argentino ormai ha rotto con l’ambiente fiorentino, e quindi non gli resta che andar via. Ad accoglierlo a braccia aperte c’è il Bologna, altra squadra che si sta completamente rifacendo il look.

Pare che l’accordo con i felsinei sia già stato trovato sulla base di 7 milioni di euro, e mancano solo le firme per concludere l’accordo. Un altro attaccante destinato ad andar via è Papa Waigo. Dall’inizio della stagione non ha messo piede sul campo nemmeno per un minuto, e per un calciatore di 25 anni è molto grave. Per questo Marino ha deciso di togliere dall’imbarazzo Prandelli chiedendo il trasferimento a Napoli.

Fantacalcio: tornati dalle coppe, si punta sulla freschezza

Si ritorna dalla settimana di coppa, e come tutte le settimane internazionali, le squadre rientranti sono un pò acciaccate, e nel caso della Roma, anche con il morale sotto i tacchetti. Di queste situazioni potrebbero approfittarne le “piccole”, le squadre cioè non coinvolte nelle gare infrasettimanali (anche se ci sono state 3 partite di coppa Italia), e quindi la variabile della fatica, visto che siamo ad inizio stagione, potrebbe farsi sentire.

Nel dubbio nello schierare la formazione quindi consigliamo di evitare di inserire calciatori delle 8 squadre impegnate in Champions e Uefa, mentre per quanto riguarda la Coppa Italia non ci saranno problemi, dato che molto spesso le formazioni erano composte da panchinari.

La Juventus torna sul mercato, quale sarà il prossimo colpo?

La brutta prestazione di pochi giorni fa contro l’Amburgo ha fatto suonare più di un campanello d’allarme in casa Juve. L’accesso alla Champions non sarà poi così impossibile, dato che i bianconeri dovranno vedersela con l’Artmedia, però evidentemente la squadra non è ancora pronta.

L’acquisto di Poulsen non convince pienamente i tifosi bianconeri, e l’intesa con Sissoko ancora non c’è. Anche la difesa non è delle migliori. E’ da quando se n’è andato Cannavaro che i bianconeri non possono vantare un muro difensivo invalicabile. A tutto questo bisogna aggiungere l’infortunio del jolly juventino, Knezevic, infortunatosi proprio nella gara contro i tedeschi. L’infortunio facile del croato costringe la Juventus a tornare sul mercato quindi, in barba a tutti gli annunci dei giorni scorsi in cui pareva che si trattava solo in uscita.

69 calciatori quasi disoccupati a prezzo stracciato, le offertissime delle squadre di Serie A

L’anima del commercio non è più la pubblicità, ma i saldi. Come migliaia di molti nostri commercianti aspettano il periodo degli sconti per togliersi un pò di rimanenze di magazzino, anche le società di Serie A hanno adottato lo stesso metodo. La Gazzetta dello Sport ha fatto l’elenco dei calciatori che, a detta dei loro allenatori, non sono più utili alla squadra, e quelli che i direttori sportivi stanno cercando di piazzare a tutti i costi.

I nomi finora ufficiali sono addirittura 69, ma in realtà potrebbero essere molti di più, se si va a scavare nelle rose delle società della massima categoria, e soprattutto con l’evolversi del calciomercato. L’unica a non avere “esuberi” è il Lecce, che anzi è molto attiva sul mercato in entrata ed è interessata ad almeno una decina di calciatori. La squadra che invece ne ha di più è il Torino, con Cairo che ha intenzione di rivoluzionare lo spogliatoio, dando il benservito a ben 13 calciatori, oltre a quelli già venduti.

Ligue 1: Il Lione rischia Grosso, ma rimane ancora in testa

Se l’è vista male il Lione nella 34esima giornata di campionato. A parte gli episodi di razzismo, ha provato a giocare, ma evidentemente qualcosa si dev’essere rotto nello spogliatoio dei pluricampioni di Francia, perchè non giocano così male da anni ormai, e i campanelli d’allarme non cessano di suonare.

Anche stavolta il lionesi hanno rischiato di vedere assottigliarsi il proprio vantaggio sul Bordeaux, e solo grazie a Grosso riescono a ribaltare il risultato che li vedeva sotto 1-0 alla fine del primo tempo, e a portare a casa i 3 punti che gli permettono di mantenere le 4 lunghezze di distacco dagli inseguitori.

Ligue 1: Il Lione vince lo scontro diretto e chiude i giochi

E anche per quest’anno le Championnat non potrà dire più niente fino a giugno. Da 6 stagioni a questa parte il campionato francese si chiude tra marzo e aprile, e anche quest’anno non è stato da meno.
Nella supersfida di sabato il Lione si è sbarazzato definitivamente della seconda in classifica Bordeaux, ipotecando il settimo scudetto di fila.

A difesa dei girondini si può dire che il 4-2 finale è un risultato bugiardo, visti i valori in campo. Parte veloce il Lione con una doppietta di Bodmer in 24 minuti che avrebbe steso chiunque, ma non gli uomini di Blanc che, con Wendel, si sono rifatti sotto quasi subito. E la gara resta aperta anche sul terzo gol della capolista firmato da Benzema, riavvicinato dopo soli dieci minuti da Cavenaghi. E’ solo Keita che al quarto minuto di recupero chiude definitivamente partita e campionato. Ora i 6 punti di vantaggio sulla seconda, senza il pensiero della Champions, sembrano impossibili da recuperare.