Liga: immenso Cristiano Ronaldo, 4 gol al Santander

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Anche se la classifica non lo dice ancora, come ogni anno la Liga si sta trasformando in un gioco a due tra Real Madrid e Barcellona. Ma quest’anno, forse più delle stagioni precedenti, questo dualismo si concentra maggiormente sui due fenomeni dei due club, Cristiano Ronaldo da una parte e Lionel Messi dall’altro.

La giornata appena disputata nel campionato spagnolo ne è la dimostrazione. Anche se stasera il Villareal dovesse vincere, il Real rimarrebbe ugualmente primo dopo il 6-1 rifilato al Racing Santander. Ad aprire le danze è Higuain che sfrutta un errore sul fuorigioco avversario per volare da solo contro il portiere e segnare il gol dell’1-0, ma poi si scatena Cristiano Ronaldo che segna altri 4 gol. In rete anche Ozil, e l’unico gol del Racing arriva ormai quando non serve più.

Benzema: il Manchester United torna a sperare

 Benzema e il Manchester United, due stade che si sarebbero potute incrociare già nella scorsa stagione, ma poi il “solito” Real Madrid la spuntò grazie ai 40 milioni offerti al Lione. Avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di Van Nilsterooy e invece Benzema non ha rispettato le attese.

L’anno passato, infatti, l’attaccante francese non ha certo incantato il Bernabeu. In più di un’occasione Pellegrini gli ha preferito Higuain, relegandolo spesso in panchina.

Panucci il recidivo ora chiede di andar via

C’eravamo tanto amati… Si può riassumere con queste parole il rapporto tra Christian Panucci e la Roma, durato otto anni e giunto, pare, alla conclusione. Nel pomeriggio vi avevamo anticipato le dichiarazioni di Daniele Pradè, ds giallorosso, che subito dopo la gara contro il Napoli aveva parlato di “rifiuto della panchina” da parte del giocatore, preannunciando anche l’intenzione di comminare una multa al ribelle difensore.

Ma in serata è arrivata la versione del diretto interessato, insieme ad una richiesta che mette la parola fine alla sua carriera sotto l’ombra del Cupolone:

Non è vero che ho rifiutato la panchina, la società vuole mettermi in cattiva luce. Con altri compagni si è comportata diversamente. Spalletti soffre la mia personalità e questa storia va avanti da un po’ di tempo. Basta, voglio andarmene senza polemiche dopo aver passato 8 anni bellissimi.

Bruno Fornaroli: il nuovo Pippo Inzaghi

Ancora un volto nuovo da proporre all’attenzione di quanti vanno alla ricerca di giovani talenti. Stavolta il nostro viaggio fa tappa a Montevideo in Uruguay, nelle cui fila milita da anni Bruno Fornaroli, talento di chiare origini italiane e pronto ormai per il salto nel calcio che conta.

La sua esplosione è stata piuttosto tardiva rispetto ad altri coetanei che già a livello giovanile sono riusciti a dimostrare il proprio valore. Bruno ha impiegato qualche anno in più a venire alla ribalta, complice un fisico non proprio eccezionale per il ruolo ricoperto.

Attaccante puro di professione, di quelli che dovrebbero segnare gol a sufficienza per poter essere notati. Il ragazzo invece, nella lunga trafila delle giovanili ha trovato poco spazio per mettersi in luce, finendo per rimanere escluso dalla prima squadra.

Liga: Atletico in Champions, Barcellona qualificato solo grazie agli scontri diretti

Non ha voluto disonorare le ultime giornate di Liga il Real, e nonostante lo scudetto già conquistato, decide di inguaiare il Saragozza, a cui avrebbe potuto far vincere tranquillamente la partita, facendolo rimanere al terz’ultimo posto. Si è deciso molto in questo penultimo turno di Liga, a partire dalla Champions League. Barcellona e Atletico Madrid si iscrivono ufficialmente ai prossimi preliminari, dato che il Villareal è irraggiungibile al secondo posto e gli scontri diretti contro il Siviglia quinto sono favorevoli.

Ciò che invece rimane aperto è il discorso per l’ultima squadra che rappresenterà la Spagna in Uefa, e tra chi retrocederà, dato che per un posto ci sono 4 squadre in lotta.

Michael Laudrup: un danese di classe

Ancora un numero 10 di grande talento su queste pagine, uno dei più eleganti che abbiano mai calcato i campi del nostro Paese, Michael Ludrup, danese tutto classe ed inventiva, che molti cuori ha fatto trepidare tra gli amanti del bel calcio.

Ha vinto molto durante la sua lunga carriera, pur mancando l’appuntamento con la storia nel 1992, quando la sua nazionale andava a fregiarsi del titolo di Campione d’Europa, nonostante la sua assenza.

Così va il calcio e Michael ha avuto ben poco di cui pentirsi, convinto com’era delle sue ragioni che lo avevano allontanato dalla maglia biancorossa della Danimarca, a causa di divergenze con l’allenatore Richard Møller Nielsen.

Liga: Real ad un passo dallo scudetto

Potrebbe essere solo questione di giorni, e il Real Madrid potrà alzare al cielo l’ennesimo trofeo in terra spagnola. Tutto grazie a quella sicurezza dei vecchi tempi che aveva perduto, ma soprattutto alla concorrenza che mai come quest’anno si è data latitante.

Ma andiamo con ordine. Il via ai festeggiamenti lo aveva già dato il Barcellona 24 ore prima, quando, venendo sconfitto addirittura anche dal Deportivo Lacoruna, salutava ogni velleità scudetto. Peccato per le merengues che il Villareal non ci stia a fargli vincere con un mese di anticipo la Liga, e strappa una difficile vittoria contro il Betis, rinviando la festa scudetto come minimo di una settimana.

Liga: disastro Barça, ora è terzo e a 10 punti dal Real

Il Barcellona saluta le speranze di vincere la Liga nel derby con l’Espanyol 0-0), e perde anche la seconda posizione, in favore del Villareal, molto meno forte sulla carta, ma sicuramente più costante dei blaugrana.

Il Real intanto ringrazia e vince a Santander. Ora i 9 punti di distacco dalla seconda sono più di un’assicurazione. L’attacco stellare del Barcellona non va in gol da due mesi, il Villareal non rappresenta di certo un pericolo, e così Schuster si potrà prendere una bella rivincita su chi lo considerava peggio di Capello, visto che il tecnico italiano era riuscito a vincere la Liga lo scorso anno all’ultima giornata, mentre l’attuale allenatore potrebbe festeggiare già con un mese d’anticipo.