Ligue 1: Lione in crisi e perde anche la vetta

Ora è ufficiale, il Lione è decisamente in crisi. Di questi tempi l’anno scorso i pluricampioni di Francia erano in vantaggio di una decina di punti sulle inseguitrici, quest’anno, a 7 giornate dalla fine, sono secondi in piena crisi di risultati.

Stavolta la stangata arriva contro il Monaco nel posticipo di domenica sera. In realtà contro i monegaschi arriva un pareggio per 2-2, ma tenendo conto che il Monaco non vince quasi mai e che per due volte la squadra del Principato va in vantaggio, recuperato solo a 10 minuti dalla fine, la situazione risulta più che preoccupante. Juninho non è più quello di una volta e Benzema non segna più come nel girone d’andata. Risultato è che dopo un 2008 straordinario, Marsiglia e Bordeaux hanno rosicchiato punti su punti fino alla domenica del sorpasso.

Ligue 1: Monaco in piena crisi, le prime 5 partono per la volata

Nessuna novità nella 30esima giornata di Ligue 1. Le prime 5 del campionato vincono tutte, e quindi inevitabilmente bisogna dare un’occhiata verso l’altra parte interessante della classifica, e cioè il fondo. Una parte bassa della classifica che vede di nuovo il coinvolgimento del Monaco. Nonostante un’ottima rosa, evidentemente c’è qualcosa che non va nella testa dei calciatori o nell’atmosfera societaria.

Fatto sta che la squadra del Principato, che può vantare calciatori di calibro internazionale, perde in casa contro il Le Havre, ultima in classifica e retrocessa ormai da tempo, ritrovandosi invischiata nella zona per non retrocedere. Se non fosse che le altre che stanno dietro vanno tutte a rilento (pareggia il Caen e vince solo il Sochaux) la situazione adesso sarebbe molto più critica.

Ligue 1: solo 16 gol in 10 partite che aiutano la fuga del Lione

La venticinquesima giornata della Ligue 1 mette la parola fine all’inseguimento delle varie pretendenti allo scudetto del Lione. I campioni di Francia infatti non hanno alcuna intenzione di mollare, nonostante il pensiero Champions, mentre le altre ancora non danno l’impressione di volerli infastidire.

La buona notizia è che, dal secondo al settimo posto, la lotta è serratissima, con 6 squadre in 4 punti, le quali si daranno battaglia fino alla fine, dando anche un senso al campionato. La stessa cosa accade nella zona retrocessione. Le Havre a parte, dato che rimane all’ultimo posto con 10 punti di distacco dalla salvezza, rimangono 9 squadre in 6 punti.

Kakà non vuole andar via, ma la trattativa resta aperta

100 milioni sono sempre 100 milioni. E soprattutto ora che il patron Berlusconi ha chiuso i rubinetti dei miliardi, un assegno di quella portata può significar molto, anche se l’unico modo per ottenerlo sarebbe cedere Kakà. Probabilmente è questo il ragionamento fatto da Galliani nei giorni scorsi, quando per la prima volta da quando il brasiliano è al Milan, ha accettato di parlare di un trasferimento in qualche altro club.

Ieri sera il pallone d’oro ha detto che vuol rimanere al Milan a vita per fare il capitano:

So che ci sono delle gerarchie e prima ci sono Maldini e Ambrosini, ma dopo…

ma dopo Riccardino si è dimenticato che ci sono anche Gattuso, Seedorf, Inzaghi, Shevchenko, Kaladze, Abbiati, e chissà quanti altri dovrà aspettare prima di arrivare a quella fascia. Tralasciando le ragioni del cuore, meglio ragionare con l’esperienza, e per questo il City ha chiesto (e ottenuto) di poter parlare con Bosco, papà del calciatore, l’unico in grado di fargli cambiare idea.

E’ Rooney il re di dicembre

Dici Manchester United e pensi subito a Cristiano Ronaldo, dimenticando che in maglia rossa gioca anche un certo Wayne Rooney, indispensabile per la squadra di Ferguson e disposto a giocare persino da terzino all’occorrenza.

Sono in molti a pensare che il portoghese non sarebbe Pallone d’Oro se al suo fianco non ci fosse stato il brutto anatroccolo, che proprio a fine anno è riuscito a guadagnarsi il suo spicchio di gloria solitaria, regalando ai Red Devils il successo nel Mondiale per Club.

Quel gol in finale, cercato e voluto, lo fa balzare al primo posto nella classifica dei migliori calciatori del mese di dicembre, mettendo in fila nomi che occupano spesso le pagine dei giornali per le meraviglie mostrate in campo.

Calciomercato: è l’ora dei ritorni

I primi scambi di mercato sono già pronti ad una settimana dalla riapertura. La notizia ufficiale è che Davide Lanzafame, l’attaccante di proprietà della Juventus esploso lo scorso anno a Bari, tornerà in Puglia, dopo aver disputato pochi minuti in serie A con la maglia del Palermo. Tornerà in prestito fino a giugno.

Un altro giocatore del Palermo potrebbe presto far ritorno alla sua ex squadra, ed è Hernan Dellafiore, argentino che lo scorso anno disputò una gran stagione con la maglia del Toro, ma che quest’anno è chiuso dai forti centrali rosanero, ma anche da alcune riserve di ottimo livello. Ma ci potranno anche essere delle importanti partenze, come quella di Alberto Gilardino.

Ligue 1: Miracolo Bordeaux, da 3-0 a 3-4, ma la vetta è lontana

Il Lione torna a fare il vuoto dietro di sè. Dopo un mese tornano i tre punti, sudati non c’è che dire. La malcapitata era il Caen, e solo una rete del solito Benzema ha tolto le castagne dal fuoco, dato che la gara poteva incanalarsi tranquillamente verso il terzo risultato senza reti per i Leoni. Ed invece Benzema segna e mantiene tre punti di distacco dalle inseguitrici, che intanto rallentano.

Sembrava troppo bello che il campionato francese fosse riaperto, ed invece il Psg, in vantaggio due volte contro il Valenciennes, si fa raggiungere sul 2-2 a 7 minuti dalla fine e perde terreno. L’Olympique addirittura subisce una pesante sconfitta in casa per mano del Nancy, che arrabbiato per l’eliminazione in coppa si sfoga con i marsigliesi. Finisce 0-3 (doppietta di Hadji) e con l’Olympique quasi sbattuto fuori da qualsiasi sogno europeo.

Ligue 1: la classifica si accorcia e ora sono in tre ad inseguire i leoni

Stavolta non c’era nemmeno la scusa che mancavano Juninho e Benzema. I campioni c’erano tutti, ma il Lione frena ancora, e le domeniche consecutive senza vittorie diventano tre. E’ vero pure che contro c’era l’Olympique Marsiglia, parecchio agguerrito, e soprattutto molto duro, che si è messo in testa di non far giocare i campioni di Francia, e a suon di calci ce l’ha fatta.

Termina così il big match della Ligue 1 tra prima e seconda, uno 0-0 non molto divertente, ma che in un certo senso riapre il campionato. In altri tempi 3 punti di distacco dalla seconda per il Lione non erano fonte di preoccupazione, ma una squadra che non riesce più a segnare qualche domanda se la deve pur fare.

Ligue 1: senza i suoi campioni il Lione frena ancora

Poche piccole speranze si riaffacciano nelle menti dei tifosi della Ligue 1 per riaprire il campionato. Il Lione, ormai troppo sicuro di vincerlo per l’ennesima volta (e crediamo proprio che lo farà) si è un pò troppo rilassato nelle ultime giornate, e soprattutto fuori casa proprio non va.

Se poi al fattore campo e alla mentalità ci aggiungiamo che mancano ancora i due perni della squadra, Benzema e Juninho, la crisi è piena, e i Leoni di Francia devono chinare la testa per la seconda volta in 7 giorni. Stavolta però arriva una dura sconfitta, abbastanza umiliante dato che arriva contro una delle squadre più in crisi di questa Ligue 1, il Nantes, e arriva dopo essere stati in vantaggio per quasi tutta la partita, rimontati nel secondo tempo da una doppietta di Klasnic che segna il gol partita all’89’.

Ligue 1: esordio per il cuginetto di Thuram

Sarà anche una corazzata imbattibile, ma anche il Lione ha il suo tallone d’achille, anzi due. Si chiamano Juninho e Benzema, e se togli loro, anche uno squadrone come quello dei pluricampioni di Francia si sgonfia come un pallone. Succede in questa giornata, e precisamente in uno degli anticipi di sabato. Al Gerland si presenta il Valenciennes, fanalino di coda. Una gara sin troppo facile, che i Leoni di Francia affrontano senza i due calciatori più rappresentativi.

Risultato finale: 0-0. Sarà che hanno sottovalutato l’impegno, ma questa figuraccia fa emergere forti dubbi nella dirigenza sulla reale consistenza di una squadra costruita per vincere tutto. Per sua fortuna l’Olympique Marsiglia non approfitta di questo stop, ma si fa fermare sullo stesso risultato a Tolosa, mentre l’altra ex seconda, il Nizza, vede rinviata la sua gara contro il Grenoble per impraticabilità del campo al maggio prossimo.

Inter-Juve, il derby d’Italia non finisce mai

La partita di sabato scorso è stata solo una delle tante tappe che accompagnano Inter e Juventus da un centinaio di anni circa, e che di certo non finiranno qui. Archiviata la sconfitta, i bianconeri stanno preparando un bello sgambetto agli acerrimi rivali per il mercato di Gennaio, o nella peggiore delle ipotesi in quello estivo.

Uno dei pallini di Mourinho è il giovane attaccante del Lione Benzema, considerato il fenomeno del futuro. Ebbene, dopo che sia i nerazzurri che il Milan hanno tentato in tutti i modi di raggiungerlo, forse a farcela potrebbe essere la Juventus. La dirigenza bianconera si sta lavorando sottotraccia la punta del Lione, e se davvero dovessero arrivare i 75 milioni di euro promessi per Buffon, secondo la Gazzetta dello Sport ci sarebbero anche i circa 50 necessari per acquistare Benzema.

Ligue 1: Lione a +7 dalle inseguitrici

I club francesi tifano Lione. Non ci sono altre spiegazioni per illustrare cosa sta succedendo nella Ligue 1. Battere i campioni di Francia ormai è un’impresa più unica che rara, ma almeno si può sperare di fermarli con un pareggio. Nel posticipo di domenica il Bordeaux si presenta al Gerland con tutte le buone intenzioni, disputa una buona gara e mette in difficoltà i lionesi. Peccato che si addormenti per 5 minuti, e quando poi si risveglia si ritrova sotto di due reti. Il solito Benzema apre le marcature al 33′, 5 minuti dopo Kallstrom chiude la partita.

Il Bordeaux era terzo, ora è sesto, il Marsiglia era secondo, e rimane secondo, con il problema di veder scappare il Lione a +7, dopo l’incredibile sconfitta casalinga contro il Lorient. Non c’era nemmeno l’assillo della Champions a distrarre i marsigliesi, ma evidentemente gli manca un pò di carattere, visto che in vantaggio per 2-0 riescono a farsi rimontare nell’ultimo quarto d’ora da una matricola, fino addirittura a perdere 2-3.

Da Kjaer a Rossi, la Juve si dà al Fantacalcio

Una volta era l’Inter il club sempre accostato a nomi di questo o quel calciatore. Ora è la Juventus, che quando andava male vedeva tanti nomi sulla lista della spesa per tentare una rinascita, ora che sta andando bene questa lista continua a crescere, e non se ne conosce il perchè.

Ogni giorno spunta un nome nuovo come probabile acquisto della squadra bianconera, ma cerchiamo di tirare le somme e vedere cosa effettivamente si può muovere, soprattutto nel mercato di Gennaio. Partendo dagli affari già noti, e cioè prima di tutto quello di Schweinsteiger, sempre in voga nei corridoi di Corso Galileo Ferraris, c’è da cancellare il nome del talentino del Barcellona Busquets, in procinto di rinnovare il contratto con i blaugrana. Ecco tutti gli altri possibili arrivi.