Kakà non vuole andar via, ma la trattativa resta aperta

di Redazione 5

100 milioni sono sempre 100 milioni. E soprattutto ora che il patron Berlusconi ha chiuso i rubinetti dei miliardi, un assegno di quella portata può significar molto, anche se l’unico modo per ottenerlo sarebbe cedere Kakà. Probabilmente è questo il ragionamento fatto da Galliani nei giorni scorsi, quando per la prima volta da quando il brasiliano è al Milan, ha accettato di parlare di un trasferimento in qualche altro club.

Ieri sera il pallone d’oro ha detto che vuol rimanere al Milan a vita per fare il capitano:

So che ci sono delle gerarchie e prima ci sono Maldini e Ambrosini, ma dopo…

ma dopo Riccardino si è dimenticato che ci sono anche Gattuso, Seedorf, Inzaghi, Shevchenko, Kaladze, Abbiati, e chissà quanti altri dovrà aspettare prima di arrivare a quella fascia. Tralasciando le ragioni del cuore, meglio ragionare con l’esperienza, e per questo il City ha chiesto (e ottenuto) di poter parlare con Bosco, papà del calciatore, l’unico in grado di fargli cambiare idea.

La proposta è allettante. Stando all’oscillazione del cambio tra sterlina ed euro, si dice che l’assegno potrebbe equivalere circa 103/105 milioni di euro, tutti reinvestibili in reparti non molto solidi (finalmente una prima punta come Benzema e qualche difensore integro di prima fascia), mentre per sostituire Kakà il calciatore c’è, ed è già di proprietà del Milan: Johan Gourcuff. Il francesino ha trovato poco spazio tra i rossoneri perché chiuso proprio da Kakà, ma ha dimostrato che, se lasciato giocare, diventa fortissimo, proprio come ha fatto quest’anno a Bordeaux, dove si è guadagnato il titolo di erede di Zidane.

Intanto gli inglesi hanno avanzato la proposta di avere il calciatore da subito, e questo un pò ha rallentato la trattativa. Farebbe comodo a Galliani cederlo al City perché, almeno attualmente, non è una concorrente seria in Europa. Ma Gourcuff non rientrerebbe prima di giugno, data in cui una concorrente serissima, il Real Madrid, potrebbe ritornare all’attacco per il pallone d’oro, soprattutto se dovesse fallire, anche nella prossima estate, l’assalto a Cristiano Ronaldo. Le incognite sono tante. Negli stessi istanti in cui Kakà affermava di voler restare al Milan, il suo procuratore Diogo Kotscho affermava che per adesso non se ne parlava perché il City non ha una squadra di livello internazionale, ma che se a giugno acquistasse qualche fuoriclasse, Kakà potrebbe essere convinto al cambio di maglia. Un intreccio incredibile che Galliani è chiamato adesso a districare. In tutto questo una cosa pare certa: nella stagione 2009/2010 vedere Kakà con la maglia del Milan sembra essere molto improbabile.

Commenti (5)

  1. sono del parere ke kaka nn a prezzo ac milan sbaglia a venderlo sono molto dispiaciuto se kaka andrà via dal milan

  2. se fossi un tifoso del Milan ti capirei, Kakà è come Maldini, è il simbolo della squadra, e venderlo sarebbe molto duro.
    mi spiace per te ma tutti hanno un prezzo, anche Kakà, visto che Galliani aveva dato segno di voler accettare già i 100 milioni offerti all’inizio. Con il rilancio di ieri ha praticamente dato un calcio nel sedere al giocatore, infischiandosene di quello che potevano pensare i tifosi.

  3. @ Marco Mancini:
    giusto

  4. anche io sn deluso che va via kakkà

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