500 volte il numero 1

Manca meno di una settimana, e Gigi Buffon taglierà il nastro della 500esima gara tra i professionisti. L’importante traguardo arriverà in una delle giornate più delicate della storia bianconera, il preliminare di Champions contro l’Armedia Bratislava.

Certo, non è proprio la partita storica che ognuno sogna di giocare per il proprio anniversario, ma è pur sempre una partita di Champions League da non sottovalutare. Il più grande portiere del mondo non dovrebbe avere problemi con una formazione che dovrebbe equivalere più o meno ad un nostro club di serie B, ma con tutta l’esperienza acquisita anche con un braccio solo dovrebbe riuscire a difendere i pali bianconeri.

Almiron alla Fiorentina

Finalmente l’ufficio di collocamento della Juventus ha trovato la sistemazione per Sergio Bernardo Almiron. L’ex genio di Empoli non si era mai integrato nei piani di Ranieri, e così ecco

Milan, Juve e il festival della batosta!

Il calcio d’agosto è così: non ci si esalta troppo per una vittoria, seppur prestigiosa né ci si abbatte per una sconfitta, seppur clamorosa. Ne sanno qualcosa Milan e Juventus, che, dopo aver mostrato buone geometrie nelle prime uscite amichevoli, sono state costrette a subire pesanti schiaffoni in giro per l’Europa.

Eppure solo qualche giorno fa si erano ritrovate l’una contro l’altra nel Trofeo Tim, dando vita ad uno spettacolo decisamente apprezzabile. Il Milan si era addirittura aggiudicato la Coppa, anche se la vittoria era arrivata con una doppia serie di rigori. La Juve poi solo due giorni fa aveva avuto ragione dell’Arsenal, mostrando un gioco che faceva ben sperare in prospettiva Champions League.

E Invece eccoci qui a raccontare di due pesanti sconfitte, che ridimensionano le ambizioni di due delle squadre che dovranno darsi battaglia nel corso della prossima stagione. E’ chiaro che siamo ad agosto e che può starci di tornare a casa con le ossa rotte; è chiaro che una sconfitta a questo punto della preparazione fa quasi parte del programma, ma stiamo pur sempre parlando di Juventus e Milan e prendere rispettivamente 3 e 5 gol deve far riflettere.

Stankovic-Tiago o Stankovic alla Lazio?

Strano destino quello di Dejan Stankovic! Con l’arrivo di Mourinho all’Inter sembrava che l’avventura del serbo in maglia nerazzurra fosse arrivata al capolinea. Su di lui si era gettata la Juventus, alla ricerca di un uomo d’ordine a centrocampo, dopo la frenata della trattativa che doveva portare a Xavi Alonso. Ma il malumore del popolo bianconero ha scoraggiato il tentativo della società ed alla fine Stankovic è rimasto dov’era, destinato a fare il panchinaro di lusso per l’intera stagione.

Ma sembra che il serbo non sia mai uscito definitivamente dai sogni dei dirigenti della Vecchia Signora, che ora sono stuzzicati da un’idea che ha del clamoroso: uno scambio Stankovic-Tiago! E non basta, perché anche la Lazio fa sentire la sua voce e propone a Moratti di ottenere il prestito del centrocampista.

Insomma, in poche ore Dejan Stankovic è passato da panchinaro a pedina fondamentale nel mercato dell’Inter. Un bel salto di qualità, non credete? Ma andiamo per ordine e riviviamo le ultime febbrili ore del presidente Moratti, che ora dovrà valutare quale sia la soluzione migliore da adottare.

Champions League: occhio al sorteggio!

Ci siamo. Dopo tanto parlare di calciomercato ed amichevoli estive, oggi finalmente conosceremo le avversarie di Juventus e Fiorentina nel turno preliminare di Champions League. Alle 12 Nyon sarà al centro del mondo, sotto gli occhi attenti e interessati delle due italiane che sperano in un sorteggio benevolo.

Non c’è possibilità che Juventus e Fiorentina si ritrovino l’una contro l’altra, visto che entrambe saranno inserite nell’urna come teste di serie, grazie ai risultati ottenuti in Europa nelle ultime cinque stagioni. E sempre per lo stesso motivo le compagini italiane eviteranno formazioni blasonate e temibili come Barcellona, Arsenal, Liverpool, Marsiglia, Fenerbahçe e Schalke o4.

Un gran vantaggio, certo, ma i pericoli ci sono e si chiamano ad esempio Atletico Madrid e Galatasaray, inserite in seconda fascia, ma non per questo abbordabili.

Partite storiche: Juve-Amburgo 0-1

Correva l’anno 1983 quello successivo al Mondiale di Spagna che ci aveva fatto sognare ed esultare, regalandoci il terzo titolo ed il rispetto del mondo intero. Erano anni di predominio inglese a livello di club, tanto che le ultime sei edizioni della Coppa dei Campioni erano finite ad arricchire le bacheche delle squadre d’oltremanica.

Ma quel 1983 aveva qualcosa di speciale ed in finale arrivarono l’Amburgo e la Juventus, rappresentanti, guarda caso, di Germania e Italia, che solo 10 mesi prima si erano date battaglia in quel di Madrid per alzare la Coppa del Mondo.

La compagine tedesca era di gran lunga inferiore allo squadrone bianconero, che si avvicinava alla finale di Atene con la presunzione di chi sa che i 90 minuti finali sono solo una pura formalità prima della festa finale.

Trofeo Tim: il Milan vince di rigore

Prove tecniche di campionato per tre grandi del calcio italiano destinati a darsi battaglia nel corso della prossima stagione. E’ chiaro che a questo punto dela preparazione è difficile stabilire quale sia la formazione migliore tra le tre, ma qualche indicazione utile è venuta fuori dall’Olimpico di Torino.

La formula è stata quella classica dei tre tempi da 45 minuti, come nella migliore tradizione dei triangolari, con Milan e Juventus a sfidarsi per prime e l’Inter ad osservare gli avversari dalla tribuna.

Buona la prova offerta dalle due formazioni in campo, nonostante i limiti dovuti alla scarsa preparazione. Certo, gli uomini di Ranieri sono più avanti da questo punto di vista, ma devono comunque fare i conti con i carichi di lavoro di inizio stagione. Nonostante ciò, la gara è stata appassionante e ricca spunti interessanti.

Juve-Stankovic: l’amore continua

Faceva parte del trio degli indesiderati, di quei giocatori cioè che per un motivo oper l’altro non erano graditi ad una parte della tifoseria del club che li voleva acquistare. Gli altri due, Vieri e Zauri, sono stati ingaggiati ugualmente da Atalanta e Fiorentina che hanno preferito non lasciarsi trascinare dai sentimenti di rivalsa.

Dejan Stankovic invece è rimasto dov’era, nonostante la poca stima da parte di mister Mourinho, che ha fatto capire in più di un’occasione di non gradire la presenza del serbo nella sua rosa.

La Juve lo voleva ancor prima di puntare su Poulsen, ovvero appena si è resa conto che la trattativa con Xavi Alonso non si sarebbe conclusa felicemente. Ma la tifoseria si è opposta al suo acquisto ed alla fine la pista Stankovic è stata abbandonata. Ora si torna a parlare di lui ed il suo nome viene nuovamente accostato alla società bianconera, nonostante i proclami della dirigenza sulla conclusione del mercato.

Fiorentina: gli ultimi colpi di mercato

Il termometro del calcio mercato ha registrato una giornata caldissima. Protagonista assoluta la Fiorentina, che mette a segno l’ennesimo colpo di mercato. Arriva infatti in riva all’Arno, il jolly laziale Luciano Zauri, acquistato da Pantaeo Corvino con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore della Fiorentina.

Juventus: sogni di gloria

Mercoledì 9 luglio, a Pinzolo è stata presentata di fronte a cinquemila spettatori la nuova Juventus edizione 2008/2009. Grande pubblico e soprattutto grandi applausi per la “vecchia Signora”. Rispetto alla passata stagione, che ha visto i bianconeri centrare un ottimo terzo posto, la squadra è stata puntellata con un giocatore di valore assoluto come Amauri Carvalho, oggetto del desiderio di mezza Europa, al quale andranno aggiunti Del Piero, Trezeguet e Iaquinta per un attacco stellare.

Trezeguet dice addio alla nazionale

Probabilmente il flop clamoroso della Francia agli scorsi Europei ha un artefice esterno. Era David Trezeguet, da sempre nel giro della nazionale, che era stato escluso dall’unico allenatore che non lo ritiene necessario, Raymond Domenech. Un’eliminazione precoce avrebbe, a rigor di logica, dovuto far dimettere o licenziare il tecnico francese, aprendo così la strada al ritorno dello juventino in maglia Bleus (come tra l’altro chiedeva il pubblico).

E invece queste previsioni si sono avverate solo a metà. La Francia effettivamente ha deluso le aspettative, ma a questo crollo non è corrisposto l’addio di Domenech. Anzi, il tecnico transalpino è stato addirittura confermato da tutto lo staff della Lega Calcio francese, e anche da Michel Platini. E allora la decisione è stata obbligata: Trezeguet saluta per sempre la nazionale.