Potrebbe avverarsi a breve il sogno di Fabrizio Miccoli, salentino doc e desideroso di concludere la carriera con la maglia del Lecce. L’ex numero 10 del Palermo ultimamente è finito in prima pagina per le scomode amicizie con il mondo della malavita e per le esternazioni su Giovanni Falcone, morto in un attentato vent’anni fa. Il fattaccio gli ha chiuso diverse porte, ma non quella del Lecce, squadra che ha sfiorato la promozione in Serie B nell’ultima stagione.
Fabrizio Miccoli
Miccoli lacrime di coccodrillo, il video della conferenza stampa
Fabrizio Miccoli in lacrime lo avevamo visto pochi mesi fa quando il suo Palermo è retrocesso. Non ci aspettavamo di rivederlo nuovamente a poco tempo di distanza, ma stavolta in conferenza stampa. L’ex capitano dei rosanero si pente delle parole pronunciate durante la telefonata intercettata dai carabinieri, nonché di tutto il marcio che è uscito su di lui negli ultimi giorni.
Miccoli, parole pesanti su Falcone, ed ora rischia la radiazione
Fabrizio Miccoli è sempre stato criticato per le sue amicizie poco confacenti con il ruolo che ricopre. Nonostante sia il capitano di una squadra “delicata” come il Palermo, abbia giocato nelle partite del cuore e sia da esempio per migliaia di giovani, calciatori e non, non ha mai nascosto alcune frequentazioni con persone poco raccomandabili come un figlio di un boss della mafia siciliana. Nulla di compromettente, sono tanti i calciatori che hanno cattive amicizie. Se non fosse che questa amicizia sembra averlo coinvolto un po’ troppo.
Calciomercato Palermo, Miccoli resta ma non rinnova
Avrebbe potuto lasciare la Sicilia e trasferirsi al caldo di Dubai, per godersi una ricca “pensione” con la maglia dell’Al Nars di Walter Zenga. Ma alla fine Fabrizio Miccoli è rimasto a Palermo per continuar ad indossare la fascia di capitano agli ordini del neo allenatore Sannino. Non ha però rinnovato il contratto, preferendo andare in scadenza per poi decidere con calma del proprio futuro.
Video Inter – Palermo 4-4
Otto reti, tanto spettacolo, un poker ed una tripletta. Questo ha raccontato la gara di San Siro tra Inter e Palermo, su un campo che rischiava di essere dichiarato inagibile a poche ore dal fischio d’inizio. Nerazzurri e rosanero hanno offerto una partita gradevole ai pochi temerari che hanno affrontato freddo, ghiaccio e neve per seguire dal vivo il match.
Foto Inter – Palermo 4-4
Fuochi d’artificio al Meazza di Milano, dove un’Inter ferita dalla sconfitta di Lecce cercava il pronto riscatto in campionato. Di fronte ai nerazzurri c’era il Palermo di Bortolo Mutti, finora deludente lontano dal Barbera e desideroso di regalare qualche soddisfazione ai tifosi anche al di fuori delle mura domestiche.
Passavano solo 17 minuti e gli ospiti erano già in vantaggio, in virtù della rete messa a segno dal difensore Mantovani. Milito rimetteva le cose a posto cinque minuti più tardi ed il risultato di parità restava immutato fino all’intervallo.
Inter – Palermo 4-4, il poker di Milito non basta ai nerazzurri
21a giornata Serie A
Stadio Giuseppe Mezza di Milano
Inter – Palermo 4-4
Reti: 17′ pt Mantovani (L); 22′ pt, 10′, 16′ e 24′ st Milito (I), 7′, 21′ e 40′ st Miccoli (P)
Video Palermo – Inter 4-3
Fuochi d’artificio al Barbera di Palermo, dove i rosanero ospitavano la corazzata Inter nel primo posticipo della stagione 2011-2012. La gara sembrava avere un destino già segnato, quando l’Inter metteva
Fabrizio Miccoli: non so se resto a Palermo
Al fischio finale di Inter-Palermo – atto conclusivo della Coppa Italia della scorsa stagione – il prato dell’Olimpico di Roma “assaggiava” le lacrime di Fabrizio Miccoli. Il capitano rosanero manifestava così la delusione per non essere riuscito a regalare la coppa ai suoi tifosi, ma quelle lacrime sapevano anche di addio, visto che qualche mese prima lo stesso Miccoli si era detto pronto a lasciare il Palermo. A bocce ferme era arrivato poi il ripensamento del capitano, a quindici giorni dal giuramento di fedeltà eterna alla causa rosanero, ecco il nuovo dietrofront e l’ennesima indecisione sul futuro:
Parlerò con il mister, con il direttore e con il presidente in massima tranquillità e vedremo. A Palermo sto bene, devo solo vedere alcune cose.
Fabrizio Miccoli resterà al Palermo
Sembrava scontato che alla fine dell’anno avrebbero lasciato Palermo e la Sicilia sia Delio Rossi che Fabrizio Miccoli. Entrambi avevano un rapporto molto difficile con il patron rosanero Maurizio Zamparini.
Un divorzio annunciato insomma. Negli ultimi giorni però qualcosa sembra cambiato ed ora sembra che Miccoli resti a Palermo.
Miccoli pronto a lasciare il Palermo
Sarà l’aria della primavera a renderlo inquieto o forse la lunga serie negativa che ha accompagnato l’ultimo periodo del Palermo. Sarà che anche i miti prima o poi devono scendere dal piedistallo, ma certo fa un certo effetto ascoltare un Fabrizio Miccoli deluso e pronto a lasciare i rosanero:
Io voglio sentirmi protagonista anche quando non gioco. Se così non fosse sarei pronto ad andare via. Ho altri due anni di contratto, ma non sarebbe questo a fermarmi se non mi sentissi parte di un progetto, come invece mi sono sentito sino ad oggi.
Serie A 16a giornata: Palermo – Parma 3-1
Anticipo della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Parma 3-1
Reti: 7′ pt Lucarelli (Par), 6′ st Pinilla (Pal), 16′ st Miccoli (Pal), 44′ st Kasami (Pal)
Sebbene la classifica dica il contrario – ma solo perchè prende a riferimento un periodo più lungo – la recente realtà racconta di un Parma in migliore condizione di salute rispetto a quella dei rosanero. A Palermo, come non ricordarlo, la sconfitta di Napoli ha lasciato una ferita aperta che le dichiarazioni del giorno dopo di patron Zamparini non hanno contribuito a rimarginare.
Una prestazione impeccabile contro il Parma avrebbe quindi contribuito a stemperare la tensione invece, dopo i primi 45′ di gioco, i locali entrano negli spogliatoi tra i fischi del pubblico amico. Il Parma stava ottimamente difendendo il vantaggio acquisito al 7′ grazie a un acuto di Lucarelli che, in occasione di un calcio d’angolo, era riuscito a svettare più dei difensori di Rossi e, con una incornata perentoria, non aveva lasciato scampo a Sirigu.
Serie A 14a giornata: Palermo – Roma 3-1
Posticipo della quattordicesima giornata di serie A.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Roma 3-1
Reti: 20′ pt Miccoli (P), 20′ st Ilicic (P), 20′ st Nocerino (P), 47′ st Totti (R)
Esame di maturità: per la Roma, lo ha detto Ranieri, e per il Palermo, gli ha fatto eco Zamparini. Ghiotta l’occasione dei capitolini che, approfittando del mezzo passo falso di tutte le big (eccezion fatta per l’Inter) avrebbero potuto raggiungere il terzo posto solitario della graduatoria. Non meno importante l’opportunità dei rosanero: vincere per accodarsi all’Inter in piena zona Champions League.
Qualcuno – i maligni – dice che l’infortunio occorso a Vucinic alla vigilia del match abbia sgravato Ranieri del peso di spedire nuovamente in panchina il montenegrino. Potessero essere dei preveggenti – quegli stessi maligni – saprebbero che farci dei cattivi pensieri. Perchè? Il risultato lo racconta in maniera nitida, il resoconto della gara non fa che confermare.
Berbatov-Wolsburg, un bulgaro in Bundesliga. Miccoli verso la Premier
In Inghilterra impazza il mercato. Molte squadre sono attive sia sul fronte acquisti sia su quello delle cessioni. Ecco le più importanti trattative che riguardano le formazioni della Premier League:
Manchester United:
Alex Ferguson è rimasto deluso dal rendimento di Dimitar Berbatov, tanto da meditare una sua cessione. Nei giorni scorsi il bulgaro è stato accostato a Milan, Bayer Leverkusen e Stoccarda. Oggi, però, è spuntato il Wolfsburg, che ha messo sul piatto della bilancia 20 milioni di sterline, ricavate dalla più che probabile cessione di Edin Dzeko.
Tottenham:
La società di Londra è sulle tracce di Radamel Falcao, giocatore colombiano che milita nel Porto.