Menez: Ranieri meglio di Montella

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Ad una giornata dalla fine del campionato e con la Roma fuori dal discorso Champions League, affiorano i mugugni lungamente celati nello spogliatoio giallorosso. Lo scontento di turno pare essere Jeremy Menez, mai entrato in sintonia con Vincenzo Montella, che a suo dire non è riuscito a ricreare il clima che si respirava ai tempi di Ranieri:

L’addio di Ranieri mi ha deluso. Io sono una persona che ha bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore. Se manca questo rapporto non riesco ad esprimermi al meglio, per questo le cose sono andate come sappiamo. Montella? Fino a marzo sono stato veramente bene.

Claudio Ranieri verso l’estero

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Per sapere quale sarà il futuro di Claudio Ranieri oggi ci vorrebbe la palla di cristallo. Vi abbiamo già raccontato delle sirene inglesi rappresentate – tra gli altri – da club come Liverpool e Blackburn Rovers.

Ora arriva un’indiscrezione dalla Francia. La fonte è una delle riviste più autorevoli del calcio europeo, France Football, che pubblica un dossier completo sul futuro degli allenatori dei maggiori club della Ligue 1 francese.

Montella si presenta: decido io

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Il suo fantasma aleggiava da settimane nello spogliatoio della Roma, tanto che il buon Ranieri deve aver trascorso nottate da incubo a sognare aeroplani che volavano sulla sua testa. Ed eccolo qui Vincenzo Montella, che finalmente plana sulla panchina giallorossa per traghettare i capitolini fino al termine della stagione. Niente ali ma remi di qui a giugno, per consegnare nelle mani del successore (Ancelotti? Capello? Cosmi) una squadra capace di giocarsi l’Europa. C’è chi ha ipotizzato un’autogestione nello spogliatoio della Roma, con l’aeroplanino messo lì solo per una questione di facciata. Ma lui non ci sta a prestare faccia e nome:

Ora lavoriamo tutti insieme, le  scelte saranno le mie, perché se sbaglio anche la responsabilità lo sarà. Ascolterò tutti ma ho il mio ruolo e devo decidere.

Roma, pesante contestazione a Trigoria

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C’è aria di tensione in casa Roma, dopo le due sconfitte consecutive rimediate tra le mura amiche nel giro di pochi giorni. Passi pure la debacle contro il Napoli secondo in classifica, ma in nessun modo si può giustificare il 2-3 subito contro lo Shakhtar, una squadra tecnica, certo, ma pur sempre “in vacanza” da alcuni mesi.

La misura è colma ed il tifoso giallorosso è esasperato di fronte ad una Roma che non riesce a fare il salto di qualità, che non riesce a restare nella scia delle prime e che in Champions rischia di uscire proprio sul più bello e contro una delle formazioni più abbordabili rimaste in gioco. E allora ecco la contestazione arrivata puntuale come un orologio svizzero, con un centinaio di tifosi arrivati nei pressi del centro di allenamento di Trigoria con intenzioni non proprio pacifiche.

Vucinic – Roma, scuse e rottura

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Nonostante la vittoria conquistata per il rotto della cuffia sul campo del Cesena, nonostante la buona posizione di classifica, si respira aria di tensione in casa Roma, dove i pezzi da novanta non fanno altro che lamentarsi per questa o quella decisione dell’allenatore. Qualche giorno fa era stato capitan Totti a mostrare il malcontento nei confronti dell’allenatore, mentre stavolta è il turno di Vucinic, sostituito ieri ad una manciata di minuti dalla fine della gara ed arrabbiato al punto da prendere a calci la borsa dell’acqua, infischiandosene dell’allenatore che lo attendeva a bordo campo.

E non è il solo episodio di reazione dell’attaccante montenegrino, che già un paio di giorni prima aveva preso a parolacce mister Ranieri sul campo di allenamento, prima di tornare a scusarsi a mente fredda. E le scuse sono arrivate anche nella giornata di oggi, allorché Mirko Vucinic si è reso conto di non aver offerto uno spettacolo degno di un professionista. Scuse accettate dalla dirigenza? Sì, ma solo a tempo determinato, visto che il bomber sembra non rientrare più nei piani della Roma.

Totti – Ranieri, tregua armata

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Ultima giornata del girone di andata. La Roma perde per 2-1 sul campo della Samp quando mancano pochi minuti al fischio finale. Francesco Totti viene gettato nella mischia, nella speranza che possa trovare un colpo dei suoi, uno di quei colpi che risolvono la gara e valgono punti pesanti. Il colpo magico non arriva, la Roma esce beffata da Marassi e la Roma perde la possibilità di agganciare il secondo posto in classifica, mentre il capitano mostra tutte le proprie perplessità riguardo al cambio tardivo.

La società vuole un chiarimento, l’allenatore vuole un chiarimento ed il numero 10 si presenta a Trigoria per mettere le carte in tavola e liberarsi di qualche sassolino. Alla fine la situazione sembra risolta, ma Francesco Totti ha ancora qualcosa da aggiungere a margine dell’incontro e lo fa a mezzo tv, davanti ai microfoni di Sky:

Un po’ mi è dispiaciuto entrare a quattro minuti dalla fine, come se perdessimo tempo… Io accetto tutto comunque, sono totalmente a disposizione della società e del mister. Oggi ho parlato prima con Conti, Montali e Pradè, poi con Ranieri. Abbiamo discusso di quello che è successo e quello che succederà.

Juve-Roma: Ranieri vuole vincere

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Neanche il tempo di commentare il posticipo serale dell’undicesima giornata di campionato che già ci ritroviamo proiettati verso uno degli anticipi della dodicesima. E che anticipo, ragazzi! Domani sera all’Olimpico di Torino andrà in scena una delle classicissime del calcio italiano, Juventus-Roma, non determinante ai fini dell’assegnazione del titolo, come lo era qualche anno fa, ma comunque ricca di spunti interessanti.

In panchina sarà guerra di ex, con Delneri attualmente alla guida della Juventus ma giallorosso per 24 partite nella stagione 2004-’05 e soprattutto Ranieri, ora alla guida della Roma ma bianconero dal 2007 al 2009, quando venne esonerato a due giornate dalla fine per far posto a Ciro Ferrara.

Roma, Ranieri in bilico: 3 settimane di tempo per evitare l’esonero

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La situazione della Roma è peggio delle più nere aspettative. Dopo 11 partite (tra campionato e coppe) sono arrivate ben 6 sconfitte che al momento valgono un poco edificante quart’ultimo posto in campionato a +1 dalla zona retrocessione e l’ultimo posto nel gruppo-Champions.

Quanto di buono fatto lo scorso anno è stato già cancellato, e per questo la dirigenza giallorossa, con Rosella Sensi in testa, ha già inviato l’ultimatum a Ranieri: 3 settimane di tempo per risollevare la situazione o sarà esonero. In queste tre settimane i giallorossi affronteranno Parma, Lecce e poi il derby con la Lazio, oltre che il ritorno a Basilea. Se dovesse perdere anche una sola di queste quattro partite, Ranieri potrebbe essere esonerato, ma anche se non dovesse vincere le due di campionato potrebbe non arrivare nemmeno al derby.

Ranieri esalta Totti

Totti-Ranieri, un rapporto non proprio idilliaco in questo inizio stagione, con il capitano che più volte si è ritrovato a mugugnare per alcune scelte dell’allenatore. Ma non c’è medicina migliore

Roma-Inter e il mistero Adriano

Doveva essere il grande ex, ed il suo ingresso a 5 minuti dalla fine sul risultato di 0-0 poteva essere la classica “scena del delitto” in cui Adriano poteva mettere il suo sigillo su una partita fondamentale per il proseguio del campionato, in cui soprattutto avrebbe potuto far pentire i dirigenti nerazzurri di averlo lasciato partire.

Ma dopo il riscaldamento e la preparazione per entrare in campo, come nei migliori film gialli, accade il colpo di scena: Adriano resta in panchina ed al suo posto entra Julio Baptista. Il motivo? Una smorfia.

Totti-Ranieri, firmata la pace

C’era aria di tensione in casa-Roma, dopo un inizio di stagione non proprio esaltante, con un pareggio e tre sconfitte (considerando anche la finale di Supercoppa), conditi da prestazioni non sempre all’altezza di una grande squadra. Ad aumentare il dissapore erano state le dichiarazioni di capitan Totti, in guerra aperta con l’allenatore, per via di un gioco considerato “catenacciaro” e poco sbilanciato in avanti.

Parole che avevano portato la società a tappare le bocche dei giocatori, impedendogli di parlare fino al termine di Roma-Bologna di domenica prossima. Ma proprio oggi il capitano giallorosso è tornato a parlare, non per lamentarsi della tattica di mister Ranieri, ma per dichiarare la pace con l’allenatore:

Il dialogo di un calciatore con il proprio allenatore è quotidianità e ancor più se sei il capitano della squadra: questo sempre, indipendentemente dagli andamenti e dai risultati. E’ una comunicazione giornaliera e costante.

La Roma è in silenzio stampa

Bocche cucite in casa Roma, dopo la debacle in quel di Monaco di Baviera e le dichiarazioni di Totti nel dopopartita. Il capitano giallorosso era stato sostituito durante la gara