Juve-Roma: Ranieri vuole vincere

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Foto: AP/LaPresse

Neanche il tempo di commentare il posticipo serale dell’undicesima giornata di campionato che già ci ritroviamo proiettati verso uno degli anticipi della dodicesima. E che anticipo, ragazzi! Domani sera all’Olimpico di Torino andrà in scena una delle classicissime del calcio italiano, Juventus-Roma, non determinante ai fini dell’assegnazione del titolo, come lo era qualche anno fa, ma comunque ricca di spunti interessanti.

In panchina sarà guerra di ex, con Delneri attualmente alla guida della Juventus ma giallorosso per 24 partite nella stagione 2004-’05 e soprattutto Ranieri, ora alla guida della Roma ma bianconero dal 2007 al 2009, quando venne esonerato a due giornate dalla fine per far posto a Ciro Ferrara.

Un licenziamento mai digerito dal tecnico romano, che pure in quelle due stagioni aveva fatto bene, portando la Vecchia Signora alla conquista di un terzo e di un secondo posto. Domani Ranieri si ritroverà ancora una volta di fronte al proprio passato, ma non provate a fargli ammettere che in lui ci siano desideri di vendetta per il trattamento ricevuto sotto la Mole:

Non ho rabbia in più, io voglio sempre vincere, al di là del nome dell’avversario. Non ci deve animare la voglia di rivalsa, una grande squadra vuole la vittoria sempre. Non dobbiamo sbagliare nulla, loro hanno giocatori che possono risolvere la partita in ogni momento e che conosco benissimo.

Non cerca vendetta mister Ranieri, ma giura che il suo obiettivo è solo quello di scavalcare gli avversari in classifica (al momento la Juve è a quota 19 e la Roma a 18):

Gli esami nel calcio non finiscono mai, questo è il bello dello sport. Ma non parliamo di consacrazione. La Juventus è un grosso ostacolo, una società forte: faremo di tutto per superarlo. La Roma non sta meglio della Juventus, loro sono avanti, noi vogliamo superarli.

La Roma dunque si presenta a Torino con le armi ben affilate, nella speranza di conquistare tre punti utili per la rincorsa alla vetta e di regalare una soddisfazione al proprio allenatore che, al di là delle belle parole, qualche sassolino da togliere dalla scarpa ce l’ha ancora.

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