Vucinic – Roma, scuse e rottura

Foto: AP/LaPresse

Nonostante la vittoria conquistata per il rotto della cuffia sul campo del Cesena, nonostante la buona posizione di classifica, si respira aria di tensione in casa Roma, dove i pezzi da novanta non fanno altro che lamentarsi per questa o quella decisione dell’allenatore. Qualche giorno fa era stato capitan Totti a mostrare il malcontento nei confronti dell’allenatore, mentre stavolta è il turno di Vucinic, sostituito ieri ad una manciata di minuti dalla fine della gara ed arrabbiato al punto da prendere a calci la borsa dell’acqua, infischiandosene dell’allenatore che lo attendeva a bordo campo.

E non è il solo episodio di reazione dell’attaccante montenegrino, che già un paio di giorni prima aveva preso a parolacce mister Ranieri sul campo di allenamento, prima di tornare a scusarsi a mente fredda. E le scuse sono arrivate anche nella giornata di oggi, allorché Mirko Vucinic si è reso conto di non aver offerto uno spettacolo degno di un professionista. Scuse accettate dalla dirigenza? Sì, ma solo a tempo determinato, visto che il bomber sembra non rientrare più nei piani della Roma.

Inter, Tottenham e Liverpool sono alla finestra ed aspettano l’evolversi della situazione, ma appare improbabile che i giallorossi decidano di liberarsi del giocatore entro la fine del mese corrente. Lui vorrebbe trasferirsi in altri lidi sin da subito, ma la Roma vuole trattenere i pezzi pregiati almeno fino all’acquisto della società per presentare al nuovo acquirente una rosa di tutto rispetto.

Senza contare che le squadre sulle tracce del montenegrino fino ad oggi non si sono presentate alla porta della Roma con cifre accettabili (20-25 milioni il valore del cartellino del calciatore), rendendo quindi più difficile un’eventuale trattativa. Dunque Vucinic è “costretto” a restare nella Capitale almeno fino al termine della stagione, volente o nolente. Ora sta a lui trascorrere questo periodo serenamente o creare problemi ad ogni scelta di Ranieri.

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