Serie B: il treno rallenta, ma nessuno ne approfitta

di Redazione Commenta

A 9 giornate dalla fine ancora nulla è scritto nel campionato di serie B. Le prime 6 di testa vanno come un treno, e di giornata in giornata continuano ad accumulare punti, chiudendo almeno per il momento il discorso play-offs.

Se infatti il distacco dalla settima continua ad aumentare grazie alla sconfitta del Rimini, adesso a -11 dalla qualificazione, la stessa cosa non si può dire per la promozione diretta, visto che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Ne sa qualcosa il Bologna, raggiunto all’ultimo secondo da Bernacci quando stava già pregustando la fuga. Il 2-2 conferma ancora una volta come la squadra di Arrigoni sia una delle più preparate alla promozione, ma manchi ancora di quella concentrazione e soprattutto di quel carattere che serve per fare punti anche lontano dall’Emilia.


Chi non si ferma è il Chievo, che adesso prende il volo, e stacca l’Albinoleffe di 4 punti nel match clou della giornata. I bergamaschi sono molto bravi in casa, dove finora avevano perso solo una volta, ma il gol dopo 40 secondi di Pellissier gli ha tagliato le gambe, e non ha poi permesso di giocare in scioltezza come sanno fare.
Per loro fortuna le inseguitrici rallentano un pò il passo. Oltre al Brescia, vittorioso contro il terz’ultimo Cesena, senza molte speranze di far risultato, Lecce e Pisa pareggiano contro squadre ben al di sotto delle loro rose. Ma se il Pisa può recriminare contro la scarsa precisione dei suoi attaccanti, ma soprattutto contro un super Frezzolini che chiude la saracinesca e decide che nulla deve passare di lì, non può fare la stessa cosa il Lecce, passato in svantaggio dopo un minuto per la rete di Danilevicius, e oltre a pareggiare grazie ad una carambola sulla faccia di Innocenti che mette nella propria porta il pallone, deve ringraziare Benussi se il Grosseto non ha portato a casa l’intera posta in palio.

Si ferma a 5 la striscia di vittorie consecutive della Triestina. Una squadra volitiva non è bastata contro un grande Bari, che da quando è arrivato Conte in panchina si è trasformato e dà l’impressione di poter battere tutti. A proposito di formazioni rinate. Molto bene fa anche il Piacenza, che batte il Rimini. A dicembre era tra il terz’ultimo e il quart’ultimo posto, ma guardando la classifica di ora non si direbbe. Sono 12 i punti che lo separano dai play-out, proprio come quelli di Bari e Triestina.

Chi invece sta passando un brutto periodo è il Messina, che nonostante fosse passato in vantaggio ha deciso di rovinare tutto e farsi ridurre in 9 per due espulsioni assolutamente evitabili. E a quel punto una squadra che ha fame di punti, e soprattutto un attaccante come Zampagna, non può lasciarsi sfuggire l’occasione. Così il Vicenza recupera e vince in scioltezza, annaspando ad un punto fuori dalla zona pericolosa, prima volta quest’anno.

Chi invece la zona pericolosa non sembra volerla lasciare è il Treviso. Si pensava dovesse dar tutto vista la sua classifica precaria, e visto che affrontava un Frosinone che non aveva più niente da chiedere al campionato. E invece i ciociari giocano tranquilli, e non vedendo reazioni da parte del Treviso decidono che forse è il caso di vincere la partita. Ora la distanza dalla retrocessione diretta è di soli due punti, dato che anche l’Avellino, con una partita al cardiopalma, ha espugnato il Bruno Benelli di Ravenna, e ha dato speranza per la volata salvezza.
Nelle ultime tre posizioni si confermano Cesena, Spezia e Ravenna. A parte l’ultima, le altre due avevano partite quasi impossibili, e quindi non ci si poteva aspettare di più. I punti dalla salvezza sono pochi per tutti, dato che c’è la possibilità di disputare i play-out, ma la sensazione è che queste 3 ormai ci credano poco ad una salvezza che, almeno ad oggi, sembra veramente impossibile.

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