Serie B: Il Chievo torna in testa, risorge anche il Cesena

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Ancora un ribaltone nella classifica di serie B. E’ durata solo una settimana la permanenza del sorprendente Albinoleffe in vetta alla classifica. Alla prima prova di maturità i bergamaschi hanno ceduto il passo ad un Pisa ben messo in campo, molto veloce e determinato, che con un gol per tempo ha riportato l’Albinoleffe con i piedi per terra.

Ma cade sul morbido perchè subito sotto di lui le altre non corrono. Anche il Bologna, ora terzo, cede in casa nel derby col Piacenza. Serafini dopo due minuti apre le danze, e si capisce subito che per i rossoblù non è giornata. Prima ci si mette l’arbitro che gli annulla due gol regolari, poi anche i biancorossi che, subito il pareggio di Marazzina, ritornano in vantaggio sempre con Serafini che regala 3 punti inaspettati alla sua squadra, che si toglie definitivamente dalla zona calda.


In vetta alla classifica invece si porta il Chievo Verona, che ancora una volta dimostra di essere la squadra più completa per andare in serie A. Sbagliano due gol in apertura i clivensi, e vengono subito puniti da Bernacci. Ma quando si svegliano fanno male, e si riprendono la vetta della classifica con la rete di Pellissier e la doppietta di Obinna (di cui un gol in fuorigioco).
Tra le squadre di testa rallenta anche il Lecce, che perde l’occasione per l’aggancio alla zona che permette la qualificazione diretta, facendosi fermare sull’1-1 dallo Spezia. Nonostante i valori in campo fossero molto diversi, la squadra di Gustinetti è messa troppo bene in campo e i salentini non riescono a trovare spazi. Anzi passano pure in svantaggio, ma per loro fortuna pareggiano con il solito Valdes che segna dopo 5 minuti dal suo ingresso, salvando almeno la faccia alla sua squadra.

Tra le dirette inseguitrici continua il periodo no. Ormai le prime 6 guadagnano punti ogni giornata, e sono praticamente irraggiungibili. Il Mantova aveva l’occasione di accorciare contro il Brescia, ma ha sprecato anche il vantaggio, dimostrando che se una squadra è formata da giocatori di categoria, difficilmente la si può superare. Brutta fine anche per il Rimini, che dice addio definitivamente ai play-offs, lontani ormai 11 punti, che si fa battere da un Avellino mai domo, che ha capito che solo sul suo campo può guadagnarsi la salvezza, e non lasciano nemmeno un punto ai romagnoli.

Perdono punti anche Ascoli, Frosinone e Messina, che vedono avvicinare tre squadre che fino ad un mese fa brancolavano nel buio della zona retrocessione, ma che ora si stanno riprendendo alla grande. Triestina, Piacenza e Bari possono ora respirare a oltre 10 punti dalla quart’ultima.
Chi invece si deve preoccupare è il Modena, che non vince da 7 giornate, e adesso deve cominciare a guardarsi indietro. I punti di vantaggio sono ancora tanti, ma se non dovesse arrivare la vittoria, non sappiamo per quanto potrebbero durare.

In coda alla classifica annaspa sempre più il Ravenna, che nonostante la buona campagna acquisti di gennaio continua a perdere terreno dalla salvezza. Ci prova a prenderlo un punto contro la Triestina, ma se perdi anche se segni due gol è ora di registrare la difesa.
Il Cesena invece sembra aver trovato un’identità di gioco e sfrutta questo momento positivo che lo ha portato dall’ultima posizione alla terz’ultima anche contro il Modena, approfittando anche del pareggio dello Spezia.
Per concludere, scialbo pareggio tra Vicenza e Treviso. Uno 0-0 che non serve a nessuno. Nella partita che avrebbe deciso chi si poteva tirar fuori dalla zona pericolosa l’unica vincitrice è la paura di perdere.

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