Massimo Oddo al Bayern Monaco

C’era un tempo in cui il campionato italiano era considerato il più bello del mondo e tutti, o quasi tutti i calciatori avrebbero fatto carte false pur di vestire la maglia di una squadra italiana. Poi arrivarono le offerte faraoniche dell’Inghilterra e della Spagna e fummo costretti ad assistere ad una sorta di controtendenza, perdendo molti grossi nomi che preferivano inseguire il sogno economico.

Da qualche anno sembra essersi aggiunta una nuova frontiera per il calcio, spostata un po’ più verso est ed abbiamo scoperto non senza meraviglia che anche in Germania amano gli italiani. E così abbiamo perso uno dei bomber più forti d’Europa, Luca Toni, ammaliato dalle sirene del Bayern Monaco, seguito a ruota da Barzagli e Zaccardo, che hanno lasciato il sole caldo della Sicilia per accasarsi al Wolfsbug.

Ma la lista è destinata ad allungarsi e, prima che cali il sipario sul calciomercato di questa estate, il Bayern è riuscito ad assicurarsi le prestazioni di un altro campione del mondo, Massimo Oddo, arrivato dal Milan in prestito con diritto di riscatto.

Champions: la prima volta di Cipro e la clamorosa eliminazione dello Schalke

Non solo Juventus e Fiorentina nella competizione più importante d’Europa. Le squadre che hanno passato il turno preliminare di Champions League sono in tutto 14, e di certo non sono mancate le sorprese. Si affrontavano squadre di tutto il Continente, da quelle con miglior storia calcistica a quelle che la storia volevano cominciare a crearsela, fino a squadrette semisconosciute, che però volevano dire la propria.

Le notizie eclatanti sono due: sicuramente la più simpatica è vedere per la prima volta nella storia della Champions League una squadra cipriota qualificarsi alla fase finale. Le formazioni della piccola isola del Sud europeo si erano sempre fermate ai preliminari, ma quest’anno l’Anorthosis ha fatto di più, ha battuto 3-0 i vicini di casa e molto più titolati dell’Olimpiakos, in maniera tale da poter passare il turno anche con una sconfitta al ritorno.

La Fiorentina ritorna tra le grandi

Un sogno inseguito per otto lunghissimi anni e finalmente realizzato: la Fiorentina è in Champions League, dopo il periodo nero che l’ha tenuta lontana dall’Europa che conta a causa di fallimenti, retrocessioni e penalizzazioni.

Ma ora è il momento di esultare, di liberare la gioia lungamente repressa, di dimostrare che la viola è tra le grandi del calcio ed è intenzionata a rimanenrci per molto. Lo 0-0 conquistato ieri sera sul campo dello Slavia Praga ha solo confermato quanto di buono fatto nella gara di andata, quando i ragazzi di Prandelli avevano messo in tasca un presiosissimo 2-0 da gestire.

C’era qualche preoccupazione alla vigilia e non perché lo Slavia sembrasse squadra chissà quanto temibile, ma perché non ci si può mai fidare delle gare di fine estate e di avversari che non hanno nulla da perdere. Per di più la Fiorentina era orfana di Mutu, fuori per la lussazione al gomito rimediata in nazionale, e l’assenza del romeno crea sempre qualche motivo di apprensione.

Serie A 2008/2009: Torino

La squadra che più ha rivoluzionato la propria rosa quest’estate è stata sicuramente il Torino. 12 nuovi arrivi, di cui molti comproprietà risolte in proprio favore o ritorni di prestiti, sono arrivati a Torino, e per fargli spazio sono partiti altri 8 calciatori.

Sarà difficile fornire un’identità precisa ai granata di quest’anno, anche perchè il Presidente Cairo, con quello che ha speso, spera perlomeno in un piazzamento in Intertoto. Non sempre gli acquisti sono stati mirati, dato che ad un certo punto si potevano registrare 10 attaccanti, ma poi un pò sfoltendo e un pò convincendo qualcuno a sedersi in tribuna, una formazione equilibrata si dovrà trovare.

Roma-Menez: è fatta!

Alla notizia manca solo l’ufficialità, ma stando a quanto dice France Football, la Roma avrebbe finalmente trovato l’attaccante che tanto cercava. Per tutta l’estate si è parlato di Malouda, ma alla fine sembra che a vestire la maglia giallorossa per la prossima stagione sarà un altro francese, un po’ meno famoso, ma molto promettente per il futuro, Jeremy Menez.

Se ne parla da qualche giorno, anche se probabilmente da settimane erano in corso le trattative per portarlo a Roma, ma dopo l’affare Mutu sfumato solo dopo poche ore dall’annuncio della trattativa, la società ha preferito mantenere il riserbo, soprattutto per evitare un eccessivo rialzo in Borsa.

Ed ancora oggi dalla sede capitolina non si hanno conferme dell’affare concluso, nonostante l’arrivo di Menez sia previsto proprio per oggi, per le consuete visite mediche. La firma invece è fissata per domani e solo dopo, probabilmente, ci sarà l’annuncio ufficiale.

Premier League: cade l’Arsenal, si rialza lo United

Buona la seconda per il Manchester United. Dopo un mezzo passo falso della prima giornata, in cui i campioni d’Inghilterra hanno ottenuto un solo punto, Darren Fletcher toglie le castagne dal fuoco a mister Ferguson e porta a casa i primi 3 punti della nuova stagione dei Red Devils.

Uno United ancora orfano di Cristiano Ronaldo fatica non poco a segnare e a mantenere il vantaggio in casa di un buon Portsmouth, migliore di quello visto 7 giorni fa contro il Chelsea, ma ancora non abbastanza solido da impensierire qualche big, e soprattutto schiodarsi dall’ultimo posto, dove però è in buona compagnia.

La Juventus conquista l’Europa

Non c’erano dubbi sulla qualificazione della Juventus al tabellone principale della Champions League, né in fase di sorteggio né, tantomeno, dopo averla vista giocare e vincere (bene) nella gara di andata. Ieri sera c’era da onorare l’impegno, in una sorta di ultima amichevole prima del campionato, utile soprattutto a far macinare chilometri europei a chi non era stato tra i protagonisti del 4-0 della gara di Torino.

E allora spazio alla coppia d’attacco Amauri-Iaquinta (quest’ultimo aveva giocato la partita di andata, ma non nel suo ruolo), con il brasiliano che ha avuto parecchie occasioni per far valere la sua forza fisica e l’indubbio talento. Suo il gol che ha consentito alla Juve di pareggiare a metà primo tempo, dopo un imperioso colpo di testa, pezzo forte del suo repertorio.

Certo, da domenica tornerà a sedersi in panchina, viste le gerarchie che favoriscono Del Piero e Trezeguet (due che nell’ultima stagione hanno messo a segno la bellezza di 41 gol in campionato), ma siamo certi che uno come lui tornerà molto utile alla causa bianconera.

Serie A 2008/2009: Siena

Sarà dura quest’anno salvarsi per il Siena, ma si può consolare pensando che come lei in Serie A ci sono molte squadre che avranno un inizio molto incerto. Questa debolezza, almeno momentanea, sarà dovuta al fatto che sono partiti molti calciatori nei ruoli chiave (Locatelli su tutti) e sono arrivati molti calciatori di categoria inferiore all’esordio in A.

Più della salvezza quindi i toscani non possono sperare, e per raggiungerla sono arrivati 11 calciatori nuovi, per sostituire i 9 partiti. Di questi, 4 provengono dalla Lega Pro, due dalla B, 3 dai campionati stranieri minori e solo Curci e Calaiò provengono da squadre di Serie A, anche se nella massima serie hanno disputato davvero poche partite.

Quaresma e gli altri: ultimi colpi di mercato

Ormai è fatta. Potrebbero essere ore decisive per l’arrivo di Quaresma in maglia nerazzurra, ennesimo regalo di Moratti al neo allenatore, che ha già avuto modo di confermare la fama di vincente. Il passaggio del portoghese all’Inter è dato per imminente e non è escluso che la trattativa vada in porto proprio mentre andiamo online.

Finora si è parlato di una differenza di un paio di milioni di euro tra offerta e richiesta, ma a colmare il gap economico potrebbe arrivare la cessione di Pelè, che non sembra godere di grande considerazione nei piani di Mourinho. Quaresma invece sarebbe la pedina mancante in una squadra che ha già dimostrato di poter fare a meno di chiunque, perché comunque è il gioco che conta (e nella gara contro la Roma si è vista la mano del mister). Fatto sta che il tecnico ex Chelsea vuole regalarsi un altro campione ed il buon Moratti non può che accontentarlo.

E così a pochi giorni dalla fine del mercato estivo è necessario stringere i tempi sia per il mercato in entrata che per le cessioni, in rose che sembrano troppo ampie persino per correre su tre fronti. La stessa Inter si trova ancora a dover risolvere diverse beghe a partire dall’attacco, con Crespo e Suazo dati in partenza. Per l’argentino si era parlato di un clamoroso ritorno alla Lazio, ma sembra che Lotito non voglia sobbarcarsi il peso dell’ingaggio oneroso.