Dieta e calcio: Tottenham, Chelsea e Vasco a tavola

Ogni sportivo che si rispetti deve seguire delle precise regole alimentari: lo insegnano i nutrizionisti sin dalle giovanili, invitando i ragazzi a non eccedere nell’uso di determinati alimenti e a preferirne degli altri. Recentemente in Inghilterra è uscito addirittura un opuscolo contenente 13 ricette consigliate da altrettanti calciatori, dall’orata di Steven Gerrard fino alla pasta alla siciliana di Cannavaro.

Una dieta fatta di alimenti sani, che però non tutti possono permettersi il lusso di seguire alla lettera (e non per una questione economica). Pensate ad esempio ai giocatori del Tottenham costretti da Juande Ramos a seguire un rigido regime alimentare, tanto che lo scorso inverno la squadra aveva perso qualcosa come 50 chili.

Ma ora la storia va avanti da troppo tempo ed in casa Spurs qualcuno comincia a manifestare una certa insofferenza e le lamentele arrivano fino alle pagine dei giornali. A lamentarsi è un calciatore della rosa di Ramos (rimasto anonimo per paura di ritorsioni “alimentari”) che denuncia la situazione dalle pagine del Sun.

Che fine ha fatto Darko Pancev?

“Devo avere pazienza con lui perché è macedone? Ma mì sun de la Bovisa e so minga un pirla!”

Così diceva il suo ex allenatore all’Inter Osvaldo Bagnoli quando, dopo le inutili quanto ridicole partite della sua “stella” Darko Pancev, doveva far fronte a presunti malori del calciatore che spuntavano quando rischiava di finire in panchina.

Darko Pancev è considerato uno dei più grossi bidoni del calcio italiano, non tanto per la sua scarsa vena offensiva, ma più che altro perchè era arrivato in Italia con la fama di attaccante più forte del mondo, ricercato da tutti i più grandi club europei, per poi andarsene dopo pochi anni deriso e senza più uno straccio di contratto. Ma che fine ha fatto?

Napoli e Fiorentina in festa. Juve in crisi profonda!

Doveva essere la serata del riscatto bianconero, dopo le ultime deludenti prestazioni sia in campionato che in Champions League. In settimana la squadra si era stretta intorno al suo tecnico (un po’ forzatamente, a dire il vero) per tentare di salvare il salvabile in una stagione che non è nata sotto la stella migliore. Doveva essere, ma così non è stato.

La notte si è tinta di azzurro, quell’azzurro che non risplendeva così in alto da secoli e che qualche tempo fa ha finito addirittuta per illuminare il cielo della serie C. Napoli sogna e ne ha ben donde, perché fino alle cinque (minuto più minuto meno) di questo pomeriggio sarà la regina d’Italia, alla faccia delle “grandi sorelle” costrette a rincorrere.

Sette partite, sedici punti, gli ultimi tre dei quali conquistati contro l’armata bianconera, scesa al San Paolo combattiva più che mai (almeno nelle intenzioni). E’ un Napoli forte quello messo insieme da De Laurentiis, uno dei pochi presidenti ad aver mantenuto le promesse fatte. E’ un Napoli che corre e lotta, anche quando la sorte sembra accanirsi contro.

Premier League: Chelsea domina tutti

La Premier League non ha ancora un dominatore in fatto di punti, ma in quanto a supremazia territoriale, proprio non c’è sfida. Il Chelsea targato Scolari è uno dei migliori in assoluto da quando la squadra londinese è tornata nella massima divisione. Forse anche meglio di quello di Mourinho.

La trasferta di Middlesbrough era particolarmente insidiosa, ma un doppio Kalou consegna i 3 punti ai Blues che concludono la gara con uno 0-5 che non lascia scampo, soprattutto alle concorrenti per lo scudetto. Per la gioia degli amanti del calcio però il Chelsea non corre da solo, e così, nonostante i punti di distacco dalle inseguitrici comincino ad aumentare, a parità di punti c’è anche il Liverpool, che però fa una fatica enorme a battere il Wigan in casa.

Serie B: Grosseto capolista

Ancona-Modena 3-1 Parma-Empoli 1-0 Sassuolo-Mantova 1-2 Grosseto-Salernitana 6-2 Brescia-Triestina 3-2 Avellino-Bari 2-1 Albinoleffe-Vicenza 0-4 Cittadella-Livorno 0-0 Frosinone-Rimini 3-1 Pisa-Treviso 2-1 Il Grosseto di quest’anno è una delle squadre più impressionanti

Shock in Inghilterra: almeno 12 gay nella Premier!

Outing o segreto taciuto fino alla morte? E’ il dilemma di chiunque abbia tendenze sessuali “diverse” dalla gran parte della popolazione. Figuriamoci poi se si tratta del mondo del calcio, per definizione “macho” o, se preferite, per “uomini veri”.

Abbiamo più volte parlato di omosessualità su queste pagine, facendo storcere il naso a quanti credono che il pallone sia solo un affare da uomini, quelli per intenderci che nello spogliatoio parlano solo di tette e lati B più o meno prosperosi.

Ma nel calcio ci sono gli omosessuali? No, a sentire i protagonisti di gran parte del circo pallonaro. E’ assolutamente fuori discussione. Ogni tanto però spunta una voce fuori dal coro che ammette di conoscere nomi e cognomi di calciatori omosessuali non dichiarati. E’ il caso ad esempio di Paul Elliott – un ex difensore che si batte per i diritti umani – il quale confessa di conoscere almeno una dozzina di calciatori gay attualmente in attività.

Clamorose new entry in panchina: Massaro e Maradona scelgono le nazionali

Forse si tratta di Fantacalcio, ma le notizie che arrivano dall’estero sono piuttosto stuzzicanti. Con lo strapotere dimostrato in campo internazionale da Fabio Capello cominciano ad andare di moda i ct italiani, che evidentemente capiscono di calcio molto più di altri.

Gli Emirati Arabi, nel tentativo di ridare lustro al proprio calcio, dopo averci provato con alcuni calciatori, ora ci provano con gli allenatori, e pare abbiano puntato su due nomi italiani per la prossima panchina della nazionale: Daniele Massaro e Arrigo Sacchi. Dall’altra parte del mondo invece sembra che Maradona abbia già cambiato idea sull’Inter, e pare che da grande voglia fare l’allenatore. E indovinate di quale squadra.

Roma-Inter: questione tra ex

Negli ultimi anni si sono contese tutto quello che c’era da vincere, in una specie di scontro a due che lasciava spesso poche briciole alle avversarie di turno. Domani sera Roma e Inter si ritroveranno ancora una volta l’una contro l’altra nel posticipo della settima giornata di campionato.

In palio nessuna coppa né una fetta di scudetto, ma tre punti preziosi nell’economia di un campionato straordinariamente avvincente.

L’Inter è in testa alla classifica (in compagnia di Lazio e Udinese), la Roma è in cerca di riscatto dopo la sconfitta patita in quel di Siena, costata a Spalletti un fiume di critiche. Che partita sarà? Difficile prevedere se ci sarà o meno spettacolo in campo, ma come molti hanno fatto notare conterà la soprattutto la voglia di rivalsa degli ex presenti su entrambe le sponde.

Fantacalcio: conta molto il morale, ma attenzione agli infortunati, sono davvero tanti

L’ultimo impegno delle nazionali del 2008 ha regalato alle squadre di serie A molti giocatori con il morale alle stelle, ma per qualcuno si ripresentano i soliti infortuni. La situazione più instabile la si avrà in Inter-Roma, gara in cui la gran parte dei protagonisti è scesa in campo durante le partite di qualificazione ai mondiali, e quelli che non hanno giocato non l’hanno fatto solo perchè infortunati.

Altre situazioni difficili, e quindi utili per chi ha calciatori avversari in questa giornata sono anche quelle del Catania, che perde il suo perno su cui si basa tutto il gioco, e cioè Ledesma, fermato da una frattura alla mano, e del Milan, con la difesa in completa emergenza e con in più la squalifica di Zambrotta. Complicate infine le gare di Juventus, Atalanta e Genoa, con 8-10 calciatori indisponibili, molti dei quali titolari.

Platini sui fischi all’inno: fuori la politica dal calcio

Francia-Tunisia, incontro internazionale valido per le qualificazioni ai Mondiali del 2010: i transalpini vincono (e bene) contro la ex colonia, Domenech ha in tasca la conferma a ct della nazionale fino alla manifestazione sudafricana, nonostante la gran parte dei connazionali lo veda bene con una zappa in mano a dissotterrare patate in un campo… Ce ne sarebbero di argomenti da portare in prima pagina e invece si parla solo di quei due-tre minuti che hanno preceduto la gara, allorché sono partite le prime note della Marsigliese.

Una bordata di fischi è partita dalle tribune dello Stade de France, coprendo l’inno francese dall’introduzione all’ultima nota. Uno spettacolo non nuovo sui campi di calcio, ma che stavolta ha fatto più clamore del solito, un po’ perché sembrava che la Francia giocasse fuori casa, un po’ perché nella questione hanno voluto metter bocca eminenti personaggi politici, Monsiuer le President, Nicolas Sarkozy, compreso:

In certi casi bisognerebbe sospendere la partita. E’ un insulto per una nazione, per i giocatori. Chi fischia l’inno deve essere interdetto dallo stadio.

David Beckham al Milan!

Ebbene si, avete letto bene: l’album di figurine del Milan sta per arricchirsi di un altro pezzo pregiato. E’ in arrivo direttamente da Los Angeles il calciatore più mediatico del