Niente Kakà? Il City si consola con Drogba

Nella vicenda Kakà a pagare il prezzo più alto potrebbe essere l’Inter. Infatti Mourinho era tranquillo che a fine stagione Didier Drogba sarebbe arrivato a Milano per completare la coppia d’attacco più forte del mondo insieme ad Ibrahimovic. Ma il City potrebbe rovinargli la festa anticipandolo giusto di qualche mese.

Che l’ivoriano voglia andar via dal Chelsea, questo già lo si sapeva. A lui si aggiunge la volontà di Robinho di lasciare il City dopo il no di Kakà. Subito Scolari, che lo conosce molto bene, ha reso manifesta la sua volontà di farlo giocare nel Chelsea. D’altra parte i dirigenti del City vorrebbero recuperare quasi tutti i 32 milioni di sterline spesi la scorsa estate per strappare al Real Madrid il brasiliano, e siccome Abramovich ha chiuso i rubinetti dei miliardi, l’unica soluzione sarebbe uno scambio Drogba-Robinho. Ma gli sceicchi hanno altri colpi in canna.

Mourinho: l’Inter di Mancini ha vinto senza merito

Di ufficiale c’è poco o niente, ma la voce pare uscita dallo spogliatoio dell’Inter all’indomani della disfatta di Bergamo. Lo Special One si è accorto improvvisamente di avere a disposizione una squadra assolutamente normale, ben lontana dallo schicciasassi che dovrebbe fare un solo boccone di qualunque avversaria su qualunque campo. E allora via ad una strigliata come si deve, con tanto di colpevoli additati e fatti fuori e relativo ripescaggio degli assenti a Bergamo. Ma non basta. Mister Mourinho ha rigirato il dito nella piaga, ricordando ai suoi il recente passato:

Il primo scudetto ve lo hanno dato in segreteria, il secondo lo avete vinto perché non c’era nessuno. Il terzo all’ultimo minuto. Siete una squadra di…

Aggiungete voi il termine che vi sembra più adeguato alla circostanza e provate a dire che nelle parole attribuite al mister non c’è un attacco al lavoro del suo predecessore. Certo, l’intenzione era quella di scuotere la squadra, risvegliandone la fame di vittorie, ma la frase suona come “Mancini ha avuto vita facile, impossibile non vincere in quelle condizioni”.

Altro che City, la squadra del futuro si chiama ancora Real

Alla storia dell’attaccamento alla maglia di Kakà ormai non ci crede più nessuno. Ogni minuto che passa le voci che lo vorrebbero a fine stagione al Real Madrid si fanno sempre più insistenti. Ieri pomeriggio sulle pagine on-line di As, quotidiano molto vicino alla dirigenza madrilena, il centrocampista del Milan Emerson ha affermato chiaro e tondo che il suo compagno di squadra non poteva andare al City perché non è un grande club, ma che sta pensando di trasferirsi al Real Madrid.

Le parole di Emerson si aggiungono a quelle di Beckham di qualche giorno fa, quando lo Spice Boy dichiarò che Kakà avrebbe rifiutato la Premier per vestire la camiseta blanca. Viste le polemiche subito seguite alla sua intervista, Emerson si è affrettato a smentire quelle frasi, ma non crediamo che già due suoi compagni si siano sbagliati allo stesso modo. Senza contare che anche il padre-agente, Bosco Leite, pare abbia detto che suo figlio gli ha confessato, durante la trattativa con gli inglesi “O resto al Milan o vado al Real Madrid”. Intanto però, con le nuove elezioni presidenziali in vista, il candidato principale Florentino Perez ha già fatto la lista della spesa, e si sa che lì le promesse sono spesso mantenute.

Borriello vuole sbirciare nelle mutande di Beckham

Era il dicembre del 2007 e sui cartelloni pubblicitari delle grandi metropoli campeggiava una foto che ha fatto molto discutere sia gli appassionati di calcio che i semplici curiosi.

Di cosa si trattava? Della campagna pubblicitaria di Emporio Armani Underwear che ritraeva un David Beckham in posa quasi osè con la sua camicia bianca sbottonata a mostrare un petto decisamente depilato, ma soprattutto un “pacco” piuttosto abbondante, tale da far pensare ad un miracolo di Photoshop.

E’ passato molto tempo da allora, ma c’è ancora qualcuno desideroso di verificare se in quelle mutande ci sia veramente tanta abbondanza o se si tratti solo di un rigonfiamento creato apposta per attirare l’attenzione. Chi sarà mai il curioso di turno? Che ci crediate o no, non è una “calorosa” fan del calciatore, ma Marco Borriello, compagno di squadra dello Spice Boy e al momento fuori squadra per infortunio.

Top 11 Uefa: trionfa la Spagna. E gli italiani?

Il 2008 si è concluso da una ventina di giorni, ma continuano a fioccare le classifiche sui migliori giocatori dell’anno. L’ultima in ordine di tempo è quella stilata dall’Uefa, tenendo conto dei voti dei tifosi, che tramite web hanno espresso le proprie preferenze.

A farla da padrona è ancora la Spagna, in virtù della conquista del campionato Europeo e del bel gioco messo in mostra dagli uomini di Aragones. Sono ben sei gli spagnoli presenti in questa lista, accompagnati dai soliti volti noti, dai quali non si può prescindere al momento di metter su una fantaformazione.

E allora andiamo a scoprire i nomi degli undici migliori calciatori europei, o almeno di quelli che hanno stuzzicato maggiormente la fantasia dei tifosi.

Calciomercato: arrivano i primi colpi

Alla fine la telenovela Osvaldo si è conclusa con la firma per il Bologna. Mihajlovic sarà finalmente contento di aver portato a casa una prima punta da affiancare a Di Vaio, mentre lo sarà un pò di meno Marazzina, che se già prima giocava con il contagocce, adesso giocherà anche meno. Per questo l’ex attaccante di Chievo e Torino si sta guardando intorno per cercarsi una nuova sistemazione, e non è detto che rimanga in Italia. Per lui infatti si parla di un’ipotesi francese, anche se il nome della squadra non è ancora noto.

La Premier League continua a comprare in Italia, ma stavolta non c’entra nulla il Manchester City, almeno non direttamente. Infatti gli sceicchi, nell’attesa di concludere l’affare Kakà, si erano già rinforzati con l’arrivo di un ex ragazzo prodigio, ma che poi ha un pò deluso, Craig Bellamy. L’ex punta del Newcastle è stata trasferita per 16 milioni di euro dal West Ham, che così ha potuto mettere i conti un pò a posto, e ha avuto denaro liquido da investire in Osvaldo. Dopo la firma con il Bologna però Gianluca Nani, ds degli Hammers, non si è dato per vinto e ha chiesto informazioni su altri due nostri calciatori: Balotelli e N’Sereko.

Sfumato Kakà, ora le grandi d’Europa tremano

 MILANO, 21 gennaio– Ora le big d’Europa hanno paura. Ma soprattutto provano a blindare anzitempo i loro gioielli. L’affare Kakà sfumato all’ultimo sospiro, potrebbe portare a conseguenze devastanti nel panorama del mercato internazionale: lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, ha il portafoglio pieno e una gran voglia di rifarsi andando a prendere un campione, uno di quelli con la C maiuscola. Anche se, a dirla proprio tutta, per far sì che la sua squadra entri a far parte dell’elitè del calcio mondiale, non basterà comprare campioni su campioni: il Chelsea di Roman Abramovič, ne è un esempio lampante.

Fantacalcio: Doni e Floccari si fanno rispettare anche qui

La Gazzetta dello Sport farebbe bene a rivedere un pò di quotazioni perché tra i migliori spuntano tanti nomi di big, a volte inaspettatamente quotati molto meno dei calciatori delle medio-piccole. E’ il caso ad esempio di Mexes, sicuramente uno dei migliori difensori del nostro campionato, che avendo ricevuto un ottimo voto (7,5 in totale comprensivo di assist) si è guadagnato la maglia di terzo difensore migliore di giornata scavalcando addirittura Portanova, un difensore non propriamente all’altezza.

Comunque ci troviamo di fronte alla riscossa delle grandi. Juventus e Roma ritornano a far sentire la propria voce nel Fantacalcio. E se per i bianconeri magari a volte Del Piero e a volte Amauri rappresentavano il club nelle varie classifiche, vista l’annata dei giallorossi è un ottimo risultato.

Mourinho richiama gli esclusi

La sconfitta di Bergamo pesa come un macigno, più di quanto voglia farci credere lo Special One, abituato com’è a trovare sempre il lato positivo in ogni situazione. In fondo c’è da credergli quando dice di non essere preoccupato dall’alto del suo primo posto in classifica, ma come si fa a restare indifferenti di fronte ad una pesante debacle come quella rimediata domenica dalla sua squadra? Moratti ha fatto la voce grossa, strigliando lo squadrone dei sogni e invitandolo a non cercare scuse dopo una sconfitta simile, ma stavolta mister Mou non può rispondere come vorrebbe e si limita a far presente che:

Moratti può commentare me, ma io non posso fare altrettanto. Lo farò solo se me lo chiede lui: ho un’opinione e una personalità sufficiente per dire a tutti quello che penso. Ma non pubblicamente.

Ma non c’è tempo per fermarsi a piangere sul latte versato. C’è già dietro l’angolo la Roma che aspetta e, sebbene si tratti di una semplice gara di Coppa Italia, il mister ci tiene a far bella figura. E allora via all’ennesima rivoluzione, con tanto di chiamata alle armi per il trio che era stato spedito a scaldare le poltroncine della tribuna domenica scorsa, Balotelli-Mancini-Quaresma. Punizione conclusa o piuttosto un discorso del tipo “se mando tutti in punizione, poi sono costretto a far giocare Baresi”?

Da Orsi a Zidane: i trasferimenti più costosi nella storia del calcio

Follia, poco rispetto per il denaro, schiaffo alla miseria e a chi si spezza in quattro la schiena per arrivare a fine mese contando i centesimi. Negli ultimi giorni le nostre bocche si sono riempite di discorsi di questo tipo di fronte all’offerta multimilionaria arrivata in casa Milan.

La cronaca delle ultime ore ci dice che qualcuno si è potuto permettere il lusso di rifiutare un ingaggio da nababbo (beato lui!), motivando la scelta con una frase che sa di presa in giro “i soldi non sono tutto nella vita”. Il fatto poi che tali parole escano dalla bocca di uno che guadagna qualcosa come 9 milioni di euro l’anno è solo un dettaglio e ci piacerebbe vedere la faccia del protagonista di fronte alla medesima offerta arrivata magari dal Real Madrid. Discorsi che per ora lasciano il tempo che trovano, ma che ci danno comunque l’opportunità di fare un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di situazioni simili, seppure con esiti completamente opposti.

Perché, se il Milan ha deciso di assecondare la volontà del giocatore, rinunciando a svariati milioni e se Kakà ha buttato al vento l’opportunità di incrementare i propri introiti, c’è anche chi in passato non si è posto problemi di sorta, salendo sul carro del miglior offerente. ‘Zidane è incedibile’, gridavano i dirigenti bianconeri, mentre il caro Moggi intrallazzava con il Real, portando a termine il trasferimento più costoso della storia del calcio (120 miliardi di lire!)

Serie B: Mantova a picco? E Lori blocca gli stipendi

Il calcio italiano sembra aver assunto, da qualche tempo a questa parte, i tratti salienti del più squallido dei Far West: ognuno parametra la Giustizia sulla base delle proprie esigenze, la correttezza è merce alquanto rara e chi dovrebbe fare il controllore (lo Sceriffo, per continuare con il nostro paragone) non ha la forza – leggasi consenso – sufficiente per imporre il rispetto delle regole.

E’, a quanto pare, il caso del Presidente del Mantova Fabrizio Lori, imprenditore nell’industria delle plastiche prima di divenire il proprietario della società virgiliana, assurto agli onori delle cronache calcistiche per via del suo stile non convenzionale che ha per tratti caratteristici il portare i capelli lunghi, il vestirsi secondo le ultime tendenze della moda ed il trascorrere le serate a divertirsi in compagnia dei propri tesserati. L’ultima “prodezza” di Lori, però, è stata ben più eclatante, e risale a giovedì scorso sebbene se ne sia venuti a conoscenza solo oggi.

Niente City per Kakà, e ora che succede? Il Real attende sviluppi

Ormai tutto il mondo calcistico aveva dato per scontato il passaggio dell’ex pallone d’oro al secondo club di Manchester. La svolta improvvisa di ieri sera ha praticamente scombinato i piani di centinaia di persone, che adesso si devono rimettere in moto per pagarne le conseguenze.

A chi è andata peggio è sicuramente la società inglese. Il Sun questa mattina riporta che lo sceicco Mansour, alla notizia del rifiuto di Kakà, sia diventato rosso in volto come un pallone che sta per scoppiare. A questo si sono aggiunti lo sbigottimento dei dirigenti del City, e il contrattacco di uno di essi, Garry Cook, il quale dice chiaramente che il Milan li ha “fregati”. Ma i tifosi rossoneri possono star tranquilli? A sentire As mica tanto…