Altro che City, la squadra del futuro si chiama ancora Real

di Redazione Commenta

Alla storia dell’attaccamento alla maglia di Kakà ormai non ci crede più nessuno. Ogni minuto che passa le voci che lo vorrebbero a fine stagione al Real Madrid si fanno sempre più insistenti. Ieri pomeriggio sulle pagine on-line di As, quotidiano molto vicino alla dirigenza madrilena, il centrocampista del Milan Emerson ha affermato chiaro e tondo che il suo compagno di squadra non poteva andare al City perché non è un grande club, ma che sta pensando di trasferirsi al Real Madrid.

Le parole di Emerson si aggiungono a quelle di Beckham di qualche giorno fa, quando lo Spice Boy dichiarò che Kakà avrebbe rifiutato la Premier per vestire la camiseta blanca. Viste le polemiche subito seguite alla sua intervista, Emerson si è affrettato a smentire quelle frasi, ma non crediamo che già due suoi compagni si siano sbagliati allo stesso modo. Senza contare che anche il padre-agente, Bosco Leite, pare abbia detto che suo figlio gli ha confessato, durante la trattativa con gli inglesi “O resto al Milan o vado al Real Madrid”. Intanto però, con le nuove elezioni presidenziali in vista, il candidato principale Florentino Perez ha già fatto la lista della spesa, e si sa che lì le promesse sono spesso mantenute.

Oltre a Kakà, per cui sono già stati stanziati i 100 milioni richiesti dal Milan, altri due grossi colpi stanno solleticando le fantasie dei tifosi: si tratta di Cesc Fabregas, uno dei centrocampisti più talentuosi al mondo, a cui pare non dispiacerebbe tornare a giocare nella sua Spagna; e di Arsene Wenger. La situazione dell’allenatore è un pò delicata. Wenger infatti è attualmente l’allenatore dell’Arsenal, squadra in cui Fabregas gioca e d in cui proprio lui fece esordire pochi anni fa. Ma soprattutto è in rotta con la dirigenza.

Il coach non vorrebbe veder partire le sue migliori pedine, ma i suoi dirigenti non sono d’accordo, dato che pezzo per pezzo gli stanno smontando il giocattolo. Per questo oltremanica è quasi scontato il cambio di panchina a fine stagione, e visto il brutto periodo che sta passando il Real Madrid, non è detto che un allenatore di così tanta esperienza come lui non vada ad occupare proprio la panchina più ambita del mondo. Se poi come dote porta Fabregas, tanto meglio. A quel punto, tifosi o non tifosi, anche Kakà potrebbe decidere di lasciare Milano.

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