Calciomercato: le trattative dell’ultima settimana

Il calciomercato di gennaio si è chiuso col botto. Ieri pomeriggio è suonato il gong, e tutte le trattative sono state chiuse o sono fallite. Ovviamente non si poteva non chiudere con il classico botto dell’ultimo minuto. A regalarcelo è il Milan, che spera di far tornare grande Amantino Mancini dopo la parentesi triste dell’Inter. Ma anche i nerazzurri si sono fatti valere, ingaggiando il talentuoso centrocampista kenyota del Parma Mariga.

Ma a parte queste trattative, se c’è una squadra che più di tutte si è fatta notare in queste ultime ore è la Lazio. Dopo aver fatto saltare la trattativa per Ledesma, che presumibilmente rimarrà in tribuna fino alla prossima estate, ha ingaggiato diversi nomi importanti. Il migliore è Thomas Hitzlsperger, centrocampista della nazionale tedesca, preso a parametro zero dopo la rescissione consensuale con lo Stoccarda. Insieme a lui Lotito ha portato a Roma anche il difensore André Dias del Flamengo, e il centrocampista del Villareal Eguren, in prestito con diritto di riscatto.

Amantino Mancini al Milan

L’avventura in maglia nerazzurra di Amantino Mancini si conclude qui, a metà dell’anno che doveva rappresentare il riscatto da una stagione deludente, quando, arrivato a Milano con la fama di

Juve-Lazio 1-1 – Video e gallery – Posticipo 22^ giornata

Juventus – Lazio 1-1

E venne finalmente il giorno della rivoluzione sulla panca della Juve, con Zaccheroni chiamato ad invertire la tendenza negativa della Vecchia Signora, nel tentativo di salvare la barca prima del naufragio totale. Lo sparring partner della serata era la Lazio, squadra non sempre semplice da affrontare ed anche lei inguaiata dal punto di vista della classifica, pur con le dovute differenze di ambizione (almeno iniziale).

Il nuovo tecnico non ha rivoluzionato il modulo del suo predecessore, cercando di lavorare più sulle motivazioni della squadra che sul gioco. Ed i risultati si sono visti sin dai primi minuti, quando i bianconeri si riversavano in avanti alla ricerca del gol, pur non trovandolo. Poche occasioni, comunque, sotto il cielo dell’Olimpico, “riscaldato” solo dalla contestazione del popolo bianconero che saliva altissima.