Serie A 1a giornata: Bologna – Inter 0-0

Se anche in parte – ed è indubbio che sia così – la fluidità di manovra del Bologna ammirato al Dall’Ara contro i Campioni d’Italia è da ricondurre al lavoro effettuato dall’ormai ex allenatore felsineo Franco Colomba, viene da pensare che – nei panni della neo dirigenza emiliana – un pensierino per fare marcia indietro e offrire nuovamente la panchina del club all’ex Napoli e Cagliari, lo faremmo eccome.

Incredibile a dirsi ma l’Inter di Rafa Benitez – che è somigliata più a quella vista contro l’Atletico Madrid in Supercoppa europea che alla squadra concreta che ha battuto la Roma in Supercoppa italiana – ha davvero rischiato di fare brutta figura. Lo 0-0 finale, infatti, rispecchia fedelmente l’andamento del match, con i padroni di casa che – soprattutto nel corso dei primi 45′ – hanno sfiorato il vantaggio in un paio di circostanze (neppure un’azione degna di nota per i nerazzurri, nonostante il maggiore possesso palla): al 14′ è Gimenez a sprecare una ottima occasione, spedendo alto su conclusione dai 18 metri (porta vuota); 6′ più tardi, sugli sviluppi di un corner, è Portanova ad avere sulla testa il pallone del vantaggio: ottimo intervento di Julio Cesar, puntuale e decisivo come suo solito.

Bernacci, i motivi dell’addio

Una notizia che aveva fatto scalpore, come può far scalpore la decisione di un giovane di ventisei anni che da un giorno all’altro lascia il calcio giocato per dedicarsi a chissà quale altra attività. Parliamo di Marco Bernacci, una vita passata sui rettangoli verdi, per poi ritirarsi sul più bello, nella stagione che poteva consacrarlo come attaccante di qualità, nell’attacco di un Torino alla ricerca della promozione.

Quindici reti lo scorso anno con la maglia dell’Ascoli, poi il ritorno al Bologna e la cessione ai granata, che puntavano sui gol dell’attaccante per tornare in A dopo qualche anno di purgatorio. Ma Marco sul più bello ha deciso di dire basta, ed erano in molti a scommettere che dietro tale decisione si nascondesse il più buio dei mali, la depressione. Ma a quanto pare non è così, stando a quanto raccontano amici ed ex allenatori dell’attaccante.

Bologna, esonerato Colomba

Come preannunciato ieri, Franco Colomba viene esonerato dal Bologna. Non riesce ad arrivare al calcio d’inizio del nuovo campionato il tecnico che solo 3 mesi fa, a salvezza ottenuta, firmava

Milan, Robinho? Più che una fantasia

Non c’è nemmeno il tempo di festeggiare l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic, che già subito dopo Silvio Berlusconi pensa ad ingaggiare un altro campione: Robinho. In barba all’austerity e alla voglia

Premier League: prima sconfitta per Mancini, prima vittoria Liverpool

La terza giornata della Premier League regala ancora altre novità. Arriva infatti la prima sconfitta per il nuovo Manchester City di Roberto Mancini, ancora privo di Balotelli, ma con tutte le sue stelle in campo. Contro c’era il Sunderland, e forse l’errore dei Citizens è la mancanza di lucidità contro un avversario considerato inferiore, come dimostra l’errore dopo un quarto d’ora di Tevez che manca il gol a porta vuota. La rete degli avversari, come un delitto perfetto, arriva in pieno recupero, quando ormai il City non può più pareggiare.

Ma finalmente può festeggiare anche Hodgson, il quale vince la sua prima gara in campionato da quando siede sulla panchina del Liverpool. A segnare il gol vittoria è sempre lui, Fernando Torres, che anche se non è recuperato al 100% è sempre micidiale. Certo, l’1-0 contro il piccolo West Bromwich che contro il Chelsea ne aveva presi 6 non è tanto, ma serve più che altro per il morale.

I gol della prima giornata – Serie A 2010/2011

Udinese – Genoa 0-1

In attesa di conoscere il risultato dell’Inter, la prima giornata di campionato non ha mancato di regalarci emozioni. La Juventus comincia come aveva concluso il campionato scorso, perdendo a Bari; il Milan pare già stratosferico anche senza Ibrahimovic mentre le piccole cominciano già a farsi valere. Non poteva mancare anche la prima polemica dell’anno, con il gol di Cavani che rivisto al replay non sembrava aver oltrepassato la linea. Proviamo a rivivere queste e tante altre emozioni con gli highlights della prima giornata di campionato.

Serie A 1a giornata: Pato lancia il Milan; Parma, Chievo e Samp da applausi

UdineseGenoa (sabato ore 18) 0-1: Mesto al 37′ st
Roma-Cesena (sabato ore 20.45) 0-0
BariJuventus (domenica ore 18) 1-0: Donati al 43′
ChievoCatania 2-1: Moscardelli (Ch) al 14′, Ricchiuti (C) al 22′, Pellissier (Ch) al 28′ st
FiorentinaNapoli 1-1: Cavani (N) al 7′, D’Agostino (F) al 5′ st
MilanLecce 4-0: Pato al 16′ e al 28′, Thiago Silva al 23′, Inzaghi al 45’st
PalermoCagliari 0-0
Parma-Brescia 2-0: Bojinov all’11’, Morrone al 48′
SampdoriaLazio 2-0: Cassano al 15′ st, Guberti al 26′ st
BolognaInter lunedì ore 20.45

Delneri consola la Juve

Comincia male la stagione della Juventus, battuta da un Bari vivo e pimpante nell’anticipo pomeridiano della prima giornata di campionato. L’impressione è che ci sia ancora molto da lavorare per fa assimilare alla squadra le idee di Delneri, ma a quanto pare il neo-tecnico della Vecchia Signora non la pensa in questo modo:

La Juve non mi è dispiaciuta. Siamo stati solo battuti da un eurogol di Donati. Siamo all’inizio, è logico che non tutto ha funzionato. Penso, ad esempio, alle disattenzioni sulle punizioni veloci degli avversari, ma credo che il giudizio debba essere positivo. La squadra è rimasta viva, anche quando è stata costretta a giocare in 10 per oltre metà ripresa. Abbiamo cercato di riagguantare il pari fino al 92′. Dal punto di vista caratteriale i ragazzi mi sono piaciuti.

Serie A 1a giornata: Bari – Juventus 1-0

Cinquanta mila spettatori in un San Nicola che presenta un manto erboso assai più decente di quello ammirato nella passata stagione. Gli uomini di Gian Piero Ventura, poco rinnovati dalla cintola in su ma con una retroguardia che evidenzia le novità di Belmonte e Rossi (ad affiancare i due Masiello) sono chiamati a ripetere l’exploit dello scorso anno e, in barba a una Juventus nuova di zecca, mostrano di non aver dimenticato come si gioca il bel calcio.

Bianconeri in grande spolvero nella prima parte del primo tempo quando, consapevoli degli sguardi attenti del Presidente Andrea Agnelli, cercano di sbloccare il punteggio approfittando della buona vena di Krasic – schierato dal 1′ – e della mobilità di Felipe Melo. Sono, tuttavia, sfuriate impalpabili su cui la retroguardia di casa ha vita facile. Kutuzov e Barreto, dall’altra parte, non sfruttano a dovere le intuizioni di un ottimo Almiron ma, complici le lacune difensive juventine – con Motta, Bonucci e Chiellini non ancora rodati a dovere – Storari necessita della massima attenzione per frenare le ripartenze dei galletti.

Ibrahimovic al Milan per vincere tutto

I tifosi rossoneri possono finalmente esultare: il sogno è diventato realtà quando Zlatan Ibrahimovic è sceso dalla scaletta dell’aereo, pronto a promettere successi ed a giurare fedeltà eterna al Milan