Arbitraggi 27^ giornata: mancano due punti al Brescia ed uno al Chievo

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Nelle 9 partite disputate tra sabato e domenica, gli arbitri italiani, a parte qualche cartellino sbagliato, si sono comportati bene per 89 minuti su quasi tutti i campi. Poi tra il novantesimo ed i minuti di recupero sono crollati.

Ma andiamo con ordine. Sembra eclatante l’errore di Morganti che in Brescia-Lecce, all’ultimo minuto, annulla la rete a Caracciolo per fuorigioco. Non solo l’Airone parte in posizione regolare, ma ironia della sorte, il passaggio che lo smarca non è di un compagno, ma involontariamente viene servito dal leccese Olivera. Il guardalinee ha la responsabilità dell’annullamento, anche se era impallato, ma l’arbitro aveva la visuale libera e non ha fatto obiezioni.

Premier League: valanga United, nel City Balotelli torna al gol

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Quando ti chiami Mario Balotelli ed hai un fisico da corazziere, non ti spaventano gli infortuni e mesi interi di stop. Il tuo destino è segnare, e appena torna in campo Supermario segna. A farne le spese è il Fulham, il quale però non si lascia scoraggiare dalla rete dell’ex interista e nel secondo tempo perviene al pareggio che taglia le gambe (e le ambizioni) al Manchester City.

Il giorno prima infatti i cugini dello United avevano stravinto a Wigan segnando 4 reti, anche se il risultato è un po’ troppo pesante per i padroni di casa, dato che tre dei quattro gol arrivano nel quarto d’ora finale, segno che comunque la gara è stata aperta per oltre un’ora. Con questa prestazione superlativa il Manchester United riesce a mettere pressione sul City che ora si trova a -10 con una partita in più, dunque i sogni di vincere lo scudetto possono essere riposti nel cassetto. Ma mette pressione anche all’Arsenal.

I gol della ventisettesima giornata – Serie A 2010/2011

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In attesa di conoscere quale sarà l’esito dell’inusuale posticipo tra Milan e Napoli che si disputa di lunedì sera, la ventisettesima giornata di campionato ci ha riservato parecchi spunti e soprattutto gol. Dal punto di vista estetico, eleggiamo come miglior gol di giornata quello del barese Ghezzal, uno di quelli da far vedere nelle scuole calcio per insegnare a tirare di esterno, ma di calciatori da prendere ad esempio ce ne sono tanti.

Uno di questi è sicuramente Alexis Sanchez, che quasi da solo batte il Palermo, e per cui si vede che il calcio è prima un divertimento e poi tutto il resto. Ma anche Di Vaio, che a dispetto dei suoi quasi 35 anni è ancora in grado di vincere da solo le partite, anche se contro c’è una squadra che si chiama Juventus. A voi i 26 gol della giornata numero 27, a cui aggiungeremo domani anche gli highlights di Milan-Napoli

Sampdoria – Inter 0-2: fotogallery

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Nel posticipo della ventisettesima giornata di campionato l’Inter soffre, vince e si porta al secondo posto in classifica, in attesa del ricco match clou di domani sera tra Milan e Napoli. Tre punti d’oro dunque per i nerazzurri, contro una Sampdoria che ha mostrato segni di ripresa e che larghi tratti della gara ha saputo tener testa ai campioni d’Italia, creando anche azioni pericolose per la porta di Julio Cesar.

Ci si aspettava la rete dell’ex Pazzini (comunque applaudito dalla sportivissima curva blucerchiata) e invece a regalare la vittoria all’Inter sono stati Sneijder ed Eto’o nell’ultimo quarto di gara. Ora i punti di distacco dai cugini rossoneri sono soltanto due, mentre il Napoli viene lasciato a -1.

Serie A 27a giornata: Sampdoria – Inter 0-2

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Posticipo della ventisettesima giornata di serie A.
Stadio Luigi Ferraris di Marassi, Genova.
Sampdoria-Inter 0-2
Reti:
25’ st Snejider (I), 49’ st Eto’o (I)

Non è stato dominio, affermarlo sarebbe esagerato. Ma certo, da quel della Liguria, i nerazzurri hanno legittimamente portato a casa i tre punti in seguito a una gara gestita senza difficoltà e nel corso della quale gli uomini di Leonardo hanno saputo difendersi con ordine e ripartire in maniera efficace. E’ occorso attendere la ripresa per assicurarsi del fatto che a contendere lo scudetto al Milan ci saranno anche i nerazzurri ma la riflessione al contrario, che vale solo per i padroni di casa è che si ha la netta sensazione che gli uomini di Di Carlo, in questa annata, faticheranno più del previsto per portare a casa l’obiettivo minimo, ovvero la permanenza nella massima serie. Pareva scontata, la salvezza, fino a qualche mese fa, poi la estrutturazione di un gruppo che giocava a memoria ha portato nubi scurissime in quel dei doriani. Da salvare la voglia e il carattere, non la coralità di una squadra che pare non conoscersi.

Stadio Marassi discretamente affollato con tanto di nutrita rappresentanza ospite. Di Carlo opta per una mediana dinamica sugli esterni e sulla difesa a tre. Boa centrale in avanti è Maccarone alle spalle del quale agisce Guberti. Leonardo, di contro, può già contare sul recuperato Ranocchia che si sistema al centro della difesa insieme a Lucio. Attacco affidato alla coppia composta dall’ex Pazzini e dal camerunense Eto’o.

Serie A 27a giornata: fotogallery

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In attesa delle prime della classe che scenderanno in campo tra stasera e domani (l’Inter contro la Sampdoria e Milan-Napoli nello scontro diretto) la ventisettesima giornata di campionato ha regalato parecchi spunti di discussione agli affezionati dei salotti sportivi.

La Roma contro il Parma era chiamata a confermare i segni di ripresa dopo il cambio di panchina e la vittoria esterna nel recupero contro il Bologna, ma alla fine mette in cascina solo un punto. Il debutto all’Olimpico di Montella e la 600esima gara di Totti con la maglia giallorossa non hanno regalato la giusta spinta ai capitolini, che – in vantaggio di due reti (rigore del capitano e rete di Juan) – si sono fatti recuperare proprio nel finale da una doppietta di Amauri, alla terza rete in gialloblu.

Serie A 27a giornata: Udinese a valanga, il Palermo crolla. Roma, Amauri rovina la festa a Totti

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Juventus-Bologna 0-2 GALLERY
Catania-Genoa 2-1
Bari-Fiorentina 1-1:
21′ pt Gilardino (F), 42′ st Ghezzal (B)
Brescia-Lecce 2-2: 17′ pt Caracciolo (B), 18′ pt Zoboli (B), 31′ pt Corvia (L), 35′ st Munari (L)
Cagliari-Lazio 1-0: 40′ pt aut. Dias (L)
Cesena-Chievo 1-0: 45′ st rig. Jimenez (C)
Palermo-Udinese 0-7: 10′ pt, 41′ pt e 15′ st rig. Di Natale (U); 19′ pt, 28′ pt, 42′ pt, 3′ st Sanchez (U)
Roma-Parma 2-2: 19′ pt rig. Totti (R), 36′ pt Juan (R), 29′ st e 34′ st Amauri (P)
Sampdoria-Inter ore 20.45
Milan-Napoli lunedì 28 febbraio ore 20.45

Il calciomercato di domani: i talenti che segneranno il calcio del futuro

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La possibilità di costruire squadre vincenti dipende anche – se non soprattutto – dalla fase di scouting. E oggi si cercano i giocatori più promettenti fin da giovanissimi. Ecco tre probabili fenomeni del calcio europeo dei prossimi dieci anni.

Christian Eriksen, è il più conosciuto del trio. E’ un trequartista offensivo danese di diciotto anni che gioca nell’Ajax, ed il primo giocatore di talento che ha prodotto il calcio danese dopo i fratelli Laudrup. Molti club europei farebbero carte false per lui, e non si tratta di squadre di seconda fascia: Arsenal, Barcellona, Liverpool e ultimamente anche il Milan.

Catania – Genoa 2-1: fotogallery

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Era un Catania falcidiato dalle assenze quello che si trovava a dover affrontare tra le mura amiche un Genoa rivitalizzato dalla vittoria del derby e dalla clamorosa rimonta contro la Roma. I padroni di casa venivano invece dalla sconfitta forse immeritata contro il Napoli, dopo una gara che se fosse finità in parità non avrebbe scandalizzato nessuno.

Pronti via ed il Genoa dimostra di voler inanellare la terza vittoria consecutiva per avvicinare così il gruppetto che lotta per un posto in Europa League. Prova e riprova, alla fine gli ospiti passano, grazie ad un Floro Flores che sembra rinato in maglia rossoblu.

La Juventus fa osservare N’Dinga

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La Juventus sta pensando seriamente di rivoluzionare la sua linea mediana. Per questo sta scandagliando con attenzione il mercato francese alla ricerca di centrocampisti che possano svolgere il ruolo di diga davanti alla difesa. E così sui taccuini degli osservatori bianconeri, oltre ai nomi di giocatori come M’Vila, Sissoko – ma questo si chiama Moussa e non Momo -, Matuidi, è finito il nome di Delvin N’Dinga.

Questo imponente – è alto un metro e 81 centimetri per 73 chili – centrocampista congolese di ventitre anni gioca nell’Auxerre – è arrivato in Francia nel 2005 dai Diables Noirs, un club congolese di Brazzaville -, oltre alle doti difensive mostra una grande qualità: perde pochi palloni perché è dotato di un’ottima tecnica e perché non si perde in giocate complicate. E’ entrato stabilmente in prima squadra nella scorsa stagione, ed è titolare fisso anche nella sua nazionale.

Serie A 27a giornata: Catania – Genoa 2-1

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Anticipo della ventisettesima giornata di serie A.
Stadio Massimino, Catania:
Catania-Genoa 2-1
Rete:
19′ pt Floro Flores (G), 6′ st Maxi Lopez (C), 11′ st Bergessio (C)

Affrontare il Genoa di questi tempi significa trovarsi di fronte a una squadra che, oltre a dare parecchio filo da torcere, non si arrende mai. Lo hanno mostrato la gara contro la Roma (da 0-3 a 4-3) e il recupero di campionato in casa della Sampdoria, quando una netta supremazia territoriale ha portato alla vittoria rossoblu. Il Catania di Diego Simeone, per alcuni versi caratteriali, somiglia alla rosa di Ballardini: attitudine a non darsi per vinto fino all’ultimo, voglia di sfruttare a dovere ciascuna delle doti individuali dei propri calciatori che, pleonastico dirlo, sono anzitutto chiamati a spendere ogni energia al fine di conseguire una salvezza fondamentale.

Nessuno credeva, in casa etnea, di dover fare i conti con un’annata tanto complessa ma lo stato delle cose porta a non fallire – da qui al termine del campionato – nessuno tra gli appuntamenti casalinghi per ribaltare una situazione di pericolo: quartultimo in classifica, il Catania rischia seriamente di trovarsi invischiato nella lotta per non retrocedere. I padroni di casa optano per Lodi in cabina di regia e affidano le incursioni offensive alla coppia sudamericana formata da Lopez e Bergessio. Il Genoa replica con gli stessi elementi che hanno fatto sfoggio di bel gioco nelle ultime uscite e tengono quale coppia gol quella composta da Palacio e Floro Flores con la consapevolezza di disporre di un panchinaro di lusso quale è Paloschi.

Serie B: FOTO della 28a giornata

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Anche Siena, nel corso di un pomeriggio giallo canarino, ha scoperto che il gioco del calcio non è fatto solo da primedonne in grado di incidere da un momento all’altro. Tra i vari Calaiò e Matronunzio, Troianiello e Reginaldo, esistono coloro che – per una stagione intera – sono chiamati a portare la borraccia. Spomparsi i polmoni. Sopperire a chili di tecnica mancante con quintali di fatica e sacrificio. Tra gli architetti e i geometri, si insinua la manovalanza di coloro che sudano a oltranza e la cui unica gloria riconosciuta, legittima, è quella di essere parte di un insieme nel quale, a incidere per davvero, sono i fenomeni. Capita poi che, tra un tackle e una sgroppata di decine di metri a inseguire l’avversario di turno, il tuttofare si trasformi anche in uomo decisivo. E’ toccato a Francesco Bolzoni, calciatore delle retrovie, inventare la conclusione da fuori area con cui il Siena ha sbancato Modena e consentito ai toscani di agganciare il Novara al secondo posto. “Abbiamo cercato subito di aggredirli – ha dichiarato nel post partita il centrocampista – di fare una gara di forza e abbiamo dato tutti il 100%; preferiamo vincere e non fare una gara bellissima, che giocare bene e perdere”. Nella filosofia dei gregari, conta anzitutto la fatica: vincere senza aver brillato significa in ogni caso essere riusciti a gestire nel migliore dei modi un incontro difficile. Una battaglia tra chi molla per ultimo.

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Rinascere altrove, archiviare un momento professionale delicato, difficile e farlo con l’umiltà richiesta dal caso. La storia di Gennaro Delvecchio è particolare, a tratti incomprensibile se solo non si tenesse conto delle migliaia di sfaccettature psicologiche che si nascondono dietro il manto di un campo verde, oltre le tribune di uno stadio festante. Arrivato a incidere sui terreni della massima serie, prima la Sampdoria, poi il Catania – di punto in bianco il centrocampista si è perduto. Elemento imprescindibile dei blucerchiati di un paio d’anni fa, il mediano ha poi dovuto fare i conti con una lenta decadenza priva di un evidente perchè. Il bagno d’umiltà lo ha portato a riprendere in mano la propria carriera accettando di ripartire dalla cadetteria. La nuova sfida – portare l’Atalanta in vetta – nella sfida – tornare a essere un calciatore importante – ha avuto un passaggio fondamentale nel corso della sfida tra bergamaschi e Sassuolo: un acuto per griffare in maniera indelebile una gara che ha consentito agli orobici di consolidare il primato in graduatoria. L’iniezione di fiducia del classe 1978 è la stessa che si palpa osservandone l’esultanza. Ritrovarlo al meglio della condizione significa, per i bergamaschi, disporre di un’arma vincente di comprovata affidabilità.

Van Der Meyde annuncia il ritiro

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Incredibile ma vero, Andy Van Der Meyde, una delle ali più forti al mondo fino a pochi anni fa, ha deciso di ritirarsi a soli 31 anni. Mentre il trentasettenne Del Piero annuncia di voler giocare un altro anno ed il trentacinquenne Totti non ci pensa proprio a ritirarsi, il calciatore olandese, che in passato ha vestito anche la maglia dell’Inter, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.

A pesare sulla sua decisione sono sicuramente le condizioni fisiche che ne hanno minato le prestazioni negli ultimi tre anni, ma anche la poca serietà con cui ha affrontato una carriera che sembrava iniziata sotto i migliori auspici. Esploso, come tanti olandesi, nell’Ajax, fu acquistato dall’Inter nel 2003, ma già lì qualche acciacco, alternato a prestazioni e gol spettacolari, hanno fatto scegliere alla dirigenza di cederlo dopo appena due stagioni perché in grado di disputare solo la metà delle partite di una stagione.