La Russia chiama Gattuso

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Foto: AP/LaPresse

Fino a ieri lo Anzhi Makhachkala era un club sconosciuto della serie A russa, arrivato undicesimo nell’ultimo campionato – quello vinto da Luciano Spalletti. Del resto cosa si poteva dire di un club nato nel 1992 e che gioca nella capitale del Daghestan – una delle repubbliche della Federazione Russa – e che si era visto nelle coppe europee solo nel 2001-2002, quando i Glasgow Rangers l’aveva buttato fuori al primo turno della Coppa Uefa?

Negli ultimi mesi qualcosa deve essere cambiato perché la squadra russa si è assicurata le prestazioni di un grande vecchio del calcio brasiliano. A trentasette anni, Roberto Carlos ha lasciato il caldo brasiliano per il freddo russo soprattutto a causa di uno stipendio di cinque milioni di euro – e un contratto di due anni e mezzo.

La squadra russa non si è fermata qui, dopo il terzino brasiliano si è aggiudicata anche i servizi del suo compagno di squadra del Corinthians, la diga del centrocampo Jucilei da Silva e di Eliakwu, ex-attaccante di Inter, Parma e recentemente Varese.

Il club russo non vorrebbe fermarsi qui, e ha cercato di avvicinare pure Gennaro Gattuso. Un contatto che è stato ammesso anche dall’agente del giocatore Andrea D’Amico, anche se si è affrettato ad aggiungere che non c’è nessuna trattativa, e che

Gattuso vorrebbe prolungare il contratto con il Milan. Il contatto c’è stato, ma è stato un semplice scambio di informazioni.

In realtà non è proprio così, perché il club russo afferma di voler offrire dieci milioni di euro per il trentatrenne giocatore rossonero. Facile comunque immaginare che la risposta del calciatore sia uguale a quella di Erik Huseklepp. L’attaccante norvegese del Bari, anche se non trova molto spazio nella squadra pugliese, ha deciso di declinare l’offerta della squadra russa, anche se gli offriva uno stipendio che sfiorava il milione di euro – oltre ai 2,5 milioni di euro offerti al Bari per il cartellino del giocatore.

Vuole dimostrare quello che vale in Italia.

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