Serie A 27a giornata: Catania – Genoa 2-1

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Foto: AP/LaPresse

Anticipo della ventisettesima giornata di serie A.
Stadio Massimino, Catania:
Catania-Genoa 2-1
Rete:
19′ pt Floro Flores (G), 6′ st Maxi Lopez (C), 11′ st Bergessio (C)

Affrontare il Genoa di questi tempi significa trovarsi di fronte a una squadra che, oltre a dare parecchio filo da torcere, non si arrende mai. Lo hanno mostrato la gara contro la Roma (da 0-3 a 4-3) e il recupero di campionato in casa della Sampdoria, quando una netta supremazia territoriale ha portato alla vittoria rossoblu. Il Catania di Diego Simeone, per alcuni versi caratteriali, somiglia alla rosa di Ballardini: attitudine a non darsi per vinto fino all’ultimo, voglia di sfruttare a dovere ciascuna delle doti individuali dei propri calciatori che, pleonastico dirlo, sono anzitutto chiamati a spendere ogni energia al fine di conseguire una salvezza fondamentale.

Nessuno credeva, in casa etnea, di dover fare i conti con un’annata tanto complessa ma lo stato delle cose porta a non fallire – da qui al termine del campionato – nessuno tra gli appuntamenti casalinghi per ribaltare una situazione di pericolo: quartultimo in classifica, il Catania rischia seriamente di trovarsi invischiato nella lotta per non retrocedere. I padroni di casa optano per Lodi in cabina di regia e affidano le incursioni offensive alla coppia sudamericana formata da Lopez e Bergessio. Il Genoa replica con gli stessi elementi che hanno fatto sfoggio di bel gioco nelle ultime uscite e tengono quale coppia gol quella composta da Palacio e Floro Flores con la consapevolezza di disporre di un panchinaro di lusso quale è Paloschi.

Fin dalle prime battute è solo Genoa: i locali si fanno notare per un tiro da calcio piazzato di Bergessio che non inquadra la porta ma a quel punto gli ospiti hanno fatto in tempo a prendere le misure, gestire la palla, chiudere i varchi per le offensive avversarie e capire come rendersi pericolosi. Floro Flores è un satanasso che alla terza occasione, dopo aver sciupato malamente in precedenza, trova il vantaggio: al 19′ cross basso dalla destra di Veloso, Floro Flores di tacco serve al limite Kucka che scarica il sinistro violento. Andujar respinge sui piedi della punta che a tu per tu col portiere non sbaglia. Esultanza con dedica al figlio appena nato.

La pezza di Eduardo al 21′ è provvidenziale: Ledesma conclude da 2 metri dalla porta difesa dal portoghese il quale ha l’istinto di bloccare il pallone. Al 28′ ancora ospiti: punizione dai 10 metri di Veloso che costringe Andujar alla respinta con i pugni. Un paio di affondi di Lodi non creano problemi all’estremo ospite mentre Rossi manca il raddoppio per centimetri. E’ il 37′ quando il colpo di testa del capitano manda il pallone a picchiare contro la traversa.

Nella ripresa viene ribaltato tutto in 11′. I peggiori del Genoa, i migliori degli etnei. Il pareggio è di Maxi Lopez che al 6′ punizione dal limite per il Catania con Ricchiuti che crossa per Silvestre, ribatte Veloso. Attimi concitati in area con il pallone che termina sui piedi di Maxi Lopez a cui non resta che trafiggere Eduardo da ottima posizione. Dopo 5′ arriva il vantaggio locale: bolide di Bergessio, deviazione di Criscito, Eduardo spiazzato. Un uno-due micidiale, visto che gli ospiti perdono la testa: prima Criscito si fa cacciare – rosso diretto – per fallo al limite dell’area su Lodi, poi espulsione per Floro Flores dalla panchina.

Il partenopeo, appena sostituito, si mette a inveire contro il quarto uomo. Al 30′, dopo una fase di buona gestione della gara da parte del Catania, il Genoa ha l’opportunità di pareggiare: fallo di Augustyn su Paloschi, rigore e rosso per il difensore (ripristinato l’equilibrio numerico). Veloso dal dischetto: Andujar para in tuffo. Tre minuti dopo, palo del Catania: gran tiro di Lodi, montante pieno. Il finale è di marca locale: occasioni per Bergessio e Lopez, Eduardo si fa trovare pronto. Boccata d’ossigeno per gli uomini di Simeone che ottengono tre punti di vitale importanza. Che è successo al Genoa, nell’intervallo, non è ancora dato sapersi: certo è  che, visti gli esiti, meglio non ricapiti più.

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