C’è gente che alla sua età campa moglie e figli con uno stipendio di mille euro al mese. Possibile che lui, ricco, famoso, inseguito da uno stuolo di donne non
Anche se è stato annunciato più volte come futuro rossonero, il destino di Philippe Mexes non è ancora deciso. Sopratutto se si considerano veritiere le voci che parlano che negli ultimi giorni anche l’Inter si sarebbe fatta viva con il procuratore del giocatore.
Resta da capire se questa manovra nasconde un effettivo interesse dei nerazzurri o se si tratta della più classica delle manovre di disturbo.
Si prospettano tempi duri per il Manchester City, ed ancor di più per il suo tecnico, Roberto Mancini. I sogni scudetto sono stati salutati già tanto tempo fa, ed ora persino la qualificazione in Champions League viene messa in discussione. Nonostante i tanti milioni spesi, rimane la conferma che è Tevez l’anima della squadra, e quando non c’è lui non si vince.
Nel derby italiano tra Ancelotti ed il Mancio ha la meglio il tecnico dei Blues, anche se la gara è stata equilibrata. Balotelli va in panchina, Dzeko gioca da unica punta, ma di azioni ce ne sono poche da un lato e dall’altro. Fino a metà primo tempo, quando entra Drogba e la gara cambia. Parte dai suoi piedi la palla che David Luiz trasforma nell’1-0, e la partita viene chiusa nei minuti di recupero da Ramires. La vittoria del Chelsea vale il sorpasso al terzo posto al City che ora deve guardarsi indietro, e deve ringraziare il West Ham che ferma il Tottenham sullo 0-0 e lo lascia a -4 dal quarto posto.
Come preannunciato, il codice etico è rigido, e così i due bad boys De Rossi e Balotelli rimangono fuori dalle convocazioni per le prossime partite della nazionale. Contro la Slovenia però ci sarà un ex “cattivo” che per ora si sta comportando bene, e cioè Antonio Cassano. Nonostante non stia giocando con regolarità nel Milan, molto probabilmente partirà titolare e si darà il cambio con uno degli italiani più in forma degli ultimi tempi, Giuseppe Rossi, dietro la prima punta che potrebbe essere uno tra Gilardino e Pazzini.
Nel capitolo della prima volta compare Parolo che premia il Cesena per la buona annata disputata. E così dopo i complimenti fatti ai suoi compagni Giaccherini e Schelotto, tocca a lui togliersi qualche soddisfazione, ed esordire a 26 anni con la maglia della nazionale. Ritorna Santon, nonostante sia stato “scaricato” dall’Inter, Buffon riprende il suo posto tra i pali in una gara ufficiale, confermato l’oriundo Thiago Motta, mentre sarà da valutare la condizione fisica di Ranocchia, acciaccato ma in via di recupero. Dopo il salto le convocazioni complete.
Una volta ogni tanto può capitare che gli arbitri incappino in una giornata positiva (vorremmo poter dire il contratrio), ma in definitiva ci vien da augurare che tutte le giornate di campionato, ai fini degli errori arbitrali, siano come quella appena trascorsa.
Non che di strafalcioni non ce ne siano stati, ma soltanto non hanno influito sul risultato. L’errore più clamoroso avviene ai danni del Parma che si vede fischiare un rigore contro per un fallo di mani in area. Peccato che il tocco di mani sia di Volta, che gioca nella Samp. Per fortuna Maccarone calcia malissimo e dunque mette tutti d’accordo.
De Sanctis batte il record di imbattibilità interna (789 minuti senza prendere gol al San Paolo), Cavani ritrova il gol dopo trentasei giorni di astinenza ed il Napoli vola in classifica. L’Inter è sempre lì, ad un solo punto di distanza, ma il Milan ora è a sole tre lunghezze, mentre sotto il Vesuvio si torna a respirare l’aria degli anni ’90, quando Diego Armando Marodona fece di Napoli l’ombelico del mondo.
Questa sera per partenopei non era facile mantenere la concentrazione, perché non sempre può essere un vantaggio conoscere già i risultati delle dirette concorrenti, specie quando l’aria dell’alta classifica può inebriare la mente e fiaccare le gambe. Ed in effetti nel primo tempo gli azzurri non hanno offerto lo spettacolo che ci aspetterebbe dalla terza forza del campionato, di fronte ad un Cagliari che ha saputo chiudere bene tutti gli spazi.
Posticipo della trentesima giornata di serie A.
Stadio San Poalo, Napoli: Napoli-Cagliari 2-1
Reti: 4′ st rig. e 16′ Cavani (N), 11′ st Acquafresca (C)
Di fronte a un Cagliari capace in più di una circostanza di dare filo da torcere alle big, il Napoli era chiamato ad approfittare – come l’Inter, massimo risultato con il minimo sforzo – del passo falso rossonero. Il lumicino di speranza che accompagna verso i sogni scudetto non è affatto spento: si affevolisce o si rischiara di domenica in domenica. Stavolta, di fronte a uno stadio San Paolo che ha saputo essere degna cornice, la squadra di Mazzarri è riuscita a ridurre il margine che la distanzia dal Milan: tre punti d’oro regalati da uno strepitoso Cavani che, quando segna (e quanto segna!) riesce a ssere decisivo come pochi. I sardi hanno provato a opporre resistenza ma hanno pagato le disattenzioni della prima parte della ripresa, quando l’uruguagio si è caricato i compagni in groppa e ha spento ogni resistenza isolana.
Con ordine. Il tecnico dei padroni di casa opta per lo schieramento consueto: Cavani punta di riferimento, Hamsik e Lavezzi tra le linee. In mediana Yebda preferito a Gargano, dietro conferma per Ruiz. Speculare Donadoni, con Acquafresca unica punta e il sostegno di Lazzari e Missiroli, che vince il ballottaggio con Cossu. In mezzo, regia affidata a Conti.
Manca all’appello ancora il posticipo Napoli-Cagliari (che verrà inserito questa sera) che sicuramente regalerà ancora emozioni, ma la trentesima giornata di campionato di emozioni ne ha già regalate tante, nonostante non passerà alla storia come un weekend ricco di gol.
Appena 18 gol in 9 partite sono stati registrati, ma molto significativi, dato che valgono un terzo posto e sicuramente il titolo di squadra più bella del campionato all’Udinese; valgono un applauso alla Juventus e al suo capitano Del Piero che mette a segno forse il gol più bello di giornata, e mette in mostra tutto il carattere della grande squadra ferita; ma valgono anche il -2 dell’Inter dal Milan, dopo che, non senza polemiche, la rete di Pazzini riesce a piegare la resistenza di un buon Lecce. Ecco tutti i video dei gol della giornata numero 30 della Serie A.
L’occasione era da cogliere al volo dopo lo scivolone dei cugini nell’anticipo della trentesima giornata. E l’Inter non è squadra che si lascia sfuggire opportunità simili a poche giornate dalla conclusione del campionato, arricchendo così la stagione di nuovi spunti di interesse. Il rischio era quello di sottovalutare un Lecce impelagato più che mai nella lotta per la salvezza ed capace di racimolare un solo punto negli ultimi tre turni.
Ma pur stanca per la rimonta in Coppa contro il Bayern Monaco, la squadra di Leonardo è riuscita a mettere in tasca i tre punti, grazie ad una rete di Pazzini arrivata al minuto numero 52. Ora i punti di distacco dalla vetta sono solo due e – dopo la sosta per gli impegni della nazionale – i nerazzurri avranno la possibilità di affrontare il Milan con un evidente vantaggio psicologico.
Antipasto ricco nell’anticipo dell’ora di pranzo della trentesima giornata di campionato. A confrontarsi Fiorentina e Roma, due squadre in cerca di conferme dopo le ultime uscite positive, ma anche il cerca di punti preziosi per i rispettivi obiettivi di classifica. Alla fine della fiera sarà pari e patta, due reti a testa ed un punto che smuove la classifica, benché non cambi di molto le posizioni.
A trascinare la Roma c’è il solito Totti, che dopo le due reti rifilate ai cugini laziali, si regala la soddisfazione di segnare per la prima volta a Firenze, raggiungendo al contempo quota 200 reti in serie A. Alla Fiorentina resta il rammarico di essersi fatta raggiungere per ben due volte, dopo le reti messe a segno da Mutu e da Gamberini.
Anticipo della trentesima giornata di serie A.
Stadio Artemio Franchi, Firenze: Fiorentina-Roma 2-2 Reti: 22′ pt Mutu (F), 27′ pt rig. e 7′ st Totti (R), 34′ pt Gamberini (F)
La Roma per un posto in Champions League, la Fiorentina per ritagliarsi l’opportunità di competere per accaparrarsi la chance di giocare l’Europa League. L’anticipo dell’ora di pranzo in scena allo stadio Franchi rischia di essere una sfida cruciale per il proseguo del cammino delle due formazioni. Perentorie le parole dei due tecnici alla vigilia del match: Mihajlovic ha confermato che ogni sfida contro i giallorosssi (oggi in completo bianco) hanno per lui il sapore di un derby, Montella è andato anche oltre dicendo che – da quando siede sulla panchina capitolina – quella contro i gigliati è la sfida più importante che gli sia capitato di giocare.
Anche in seguito alla vittoria della Lazio nel corso della sfida di ieri contro il Cesena, in casa Roma si ha a disposizione un solo risultato: vincere per tenersi aggrappati ai biancocelesti e contendere la possibilità di approdare ai preliminari della massima competizione europea. Vendere cara la pelle, tuttavia, è anche l’input dato dalla piazza locale ai propri calciatori: per le due tifoserie, a prescindere da quel che c’è in palio, è da parecchi anni un match particolarmente sentito e, col passare del tempo, ha assunto importanza ancor maggiore in virtù di quel che – in passato – le sfide tra Viola e giallorossi hanno saputo determinare in termini di graduatoria.
Dopo l’ingaggio di Matri in molti pensavano che il discorso attacco alla Juve si fosse chiuso, anche perché Dzeko ormai era andato al Manchester City ed il reparto offensivo bianconero, nonostante gli acciacchi vari, era sovraffollato.
Ma per la prossima stagione ci si attende uno sfoltimento (via quasi sicuramente Iaquinta e Toni), e si punta ad un ariete che è mancato da troppi anni alla Juve. L’ultimo nome, in ordine di tempo, stuzzica la fantasia dei tifosi bianconeri, e vista la situazione attuale non sembra nemmeno tanto campato in aria: Dimitar Berbatov. Ma lui non è nemmeno l’unico.
E’ commovente vedere quanto persino un obiettivo così importante come il campionato spagnolo passi in secondo piano di fronte ad una tragedia sfiorata come la diagnosi di tumore al fegato di Abidal dei giorni scorsi. Il pubblico continua ad inneggiare verso di lui per tutta la partita, persino le immagini sui tabelloni mostranole sue immagini, ed ovviamente anche le reti sono dedicate al difensore francese che segue la partita da un letto d’ospedale.
Ma la scienza moderna fa miracoli, e così pare che dopo l’intervento riuscito alla perfezione dei giorni scorsi, Abidal potrebbe persino tornare a giocare nella prossima stagione. Il campo vede il solito Barcellona arrembante, spinto ancor di più, se possibile, dalla volontà di dedicare una vittoria al francese, e così con un gol nel primo tempo di Dani Alves ed uno nel secondo di Bojan Krkic, mette al sicuro i tre punti. La rete del Getafe che accorcia le distanze arriva ormai a tempo scaduto.
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