Scudetto 2006, Andrea Agnelli minaccia azioni legali

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Manca ancora qualche giorno al pronunciamento della Figc in merito all’assegnazione dello scudetto 2006, ma la sola ipotesi che tutto possa essere nuovamente insabbiato e che il tricolore resti ad arricchire la bacheca dell’Inter, fa infuriare la dirigenza della Juventus ed in particolare Andrea Agnelli, che si è sfogato in comunicato ufficiale:

La Fiorentina e i suoi principali azionisti hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi, se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate da Consiglio Federale di lunedì 18. Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile, ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo.

Video: il pallonetto di tacco di Benayoun

il nuovo Chelsea di Villas Boas sta prendendo forma – anche se è ancora presto per dire qualcosa di preciso, visto che siamo ancora all’inizio della preparazione.

Nel video all’inizio del post vi proponiamo gli highlights dell’amichevole contro gli sparring partner dei Wycombe Wanderers, un club appartenente alla Football League One, la terza serie inglese.

DiBenedetto presenta il sogno-Roma

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E’ un grande giorno per la sponda giallorossa della Capitale, che ha visto l’arrivo di Thomas DiBenedetto, azionista di maggioranza della Roma, e di Luis Enrique, nuovo allenatore. Il nuovo patron ha messo immediatamente sul tavolo i propri progetti ed ha presentato il sogno della Roma del futuro:

Stiamo cominciando una nuova era che cambierà il mondo del calcio. Abbiamo ambizioni e un sogno condiviso dalla gente di Roma, un sogno che richiederà del tempo per concretizzarsi, ma noi ci lavoreremo alacremente. Stiamo creando le condizioni affinché la squadra possa dare il meglio di se stessa. Il nostro obiettivo primario è quello che avviene sul campo e nelle prossime settimane avremo le idee più chiare sul futuro della squadra. Stiamo inseguendo dei giovani, puntiamo su di loro e dobbiamo avere pazienza se faranno degli errori. Di certo la priorità è creare il miglior team di management, mettendo la squadra al centro di tutto.

Chiellini: “Dobbiamo cambiare rotta”

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Se fossimo a Roma potremmo chiamarlo Capitan Futuro, perchè quando Del Piero e Buffon appenderanno le scarpe al chiodo, sarà lui il capitano della Juve: Giorgio Chiellini. Combattente nato e uno tra i migliori difensori centrali che abbiamo in Italia, sta per iniziare la sua settima stagione in bianconero ed oggi pomeriggio è toccato a lui salire sul palco di Bardonecchia per la consueta conferenza stampa. La parola d’ordine di Chiellini è quella di cambiare rotta dopo due stagioni negative, ma il difensore non si è risparmiato toccando anche altri argomenti tra cui il tema dello scudetto 2006, tanto caro ai tifosi juventini.

Da parte di tutti c’è la volontà di cambiare un po’ rotta: non ne possiamo più di vivere stagioni da non protagonisti. Le basi per arrivare alla Champions ci sono, ma dovremo cambiare atteggiamento. Senza le coppe, come è successo nell’anno di Ranieri, potremo dare qualcosina in più

Fifa 12: L’EA Football Club

Tra le tante novità previsto per FIFA 12 ce n’è una che non ha molto a che fare con la simulazione del calcio: con l’ovvio obiettivo di aumentare il legame con il gioco, è stato creato L’EA Football Club.

Dovrebbe rappresentare un centro dove condividere i risultati ottenuti nel gioco, in modo da avviare confronti con i risultati degli altri amici e con il resto della community.

Roma, Sabatini: “siamo a metà strada” e si punta Heinze

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E’ una Roma work in progress quella che Di Benedetto ha trovato oggi al primo giorno ufficialmente da presidente dei giallorossi. Nonostante qualche firma (Jose Angel e Lamela) e firme promesse (Bojan, Kameni e Nego), ancora il calciomercato non è completamente decollato. Certo, l’ingaggio di Lamela e Bojan è un ottimo punto di partenza, ma secondo Sabatini

Siamo un cantiere aperto, direi che siamo a metà strada.

E vediamolo questo cantiere aperto. Dopo la cessione di Riise e quella probabile di Julio Sergio, si attende di cedere Vucinic e poi il primo reparto di cui si occuperà il ds giallorosso sarà la difesa. Il montenegrino dovrebbe essere l’unico a lasciare la Roma, visto che Sabatini ha chiuso definitivamente ogni discorso su De Rossi ed ha ammesso che a Luis Enrique il gioco di Menez piace e potrebbe anche rimanere.

Napoli scatenato: presentato Santana, ora si pensa al colpaccio

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Anche Mario Alberto Santana entra a far parte della rosa già molto competitiva del Napoli, stagione 2011/2012. Oggi il centrocampista è stato presentato insieme al terzo portiere, Colombo, in modo da far venire l’acquolina in bocca ai tifosi partenopei che si prevede possano fare incetta degli abbonamenti. Ma non è finita qui.

Insieme all’esterno viola, arrivato a parametro zero, quest’anno sono arrivati Rosati, Britos, Donadel, Dzemaili e soprattutto Inler, e così, dopo aver puntellato la difesa e rifatto il centrocampo, l’ultimo sforzo per una squadra da Champions De Laurentiis vorrebbe farlo in attacco. Sono molti i nomi che si fanno, alcuni dei quali vestono, o hanno vestito, il bianconero.

Scudetto 2006 rimane all’Inter (per ora)

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E’ una giornata positiva per l’Inter quella di oggi dato che, secondo delle indiscrezioni circolanti questa mattina, il presidente della FIGC Giancarlo Abete chiederà ai componenti del Consiglio Federale il non luogo a procedere contro il club. Secondo lui, in sintesi, la revoca dello scudetto è impossibile da fare perché è un atto automatico (Rossi assegnò lo scudetto ai nerazzurri solo perché i primi della classifica dopo i club penalizzati, Juventus e Milan), e non fu una vera e propria assegnazione.

Non ci sarebbe infatti la “copertura giuridica” per una decisione di revoca, nonostante sia chiaro come anche i dirigenti dell’Inter avessero agito al di fuori delle regole, violando prima di tutto il codice etico. Per questo si prospetta per i nerazzurri una sorta di “tirata di orecchie”, una relazione in cui si dice che l’Inter non si è comportata correttamente, ma intanto non le si può togliere lo scudetto.

Coppa America 2011: Brasile – Ecuador 4-2

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Anche il Brasile, come l’Argentina, attende l’ultima giornata del girone per mostrare gol e spettacolo, ma ne è valso la pena aspettare. Contro l’Ecuador, che pur ha dimostrato di non voler far valere la distanza nel ranking che li separa, i verdeoro mettono in campo tutto il loro talento, ma c’è da dire che merito di questo cambiamento va a Menezes che, per una volta, mette nel cassetto gli esperimenti per affidarsi all’esperienza (vedi Maicon e Robinho).

A sbloccare il risultato è il Brasile con Pato che di testa anticipa tutta la difesa. La sua nazionale ha evidentemente il pallino del gioco in mano perché gli avversari non riescono quasi ad arrivare in attacco, e così un tiro pretenzioso di Caicedo diventa il gol del pari, complice una papera di Julio Cesar (a volte capita anche a lui).

Coppa America 2011: Paraguay – Venezuela 3-3

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Ultima giornata del turno di qualificazione della coppa America 2011, girone B
Paraguay-Venezuela 3-3
Reti:
6′ pt Rondon (V), 34′ pt Alcarez (P), 19′ st Barrios (P), 41′ st Riveros (P), 45′ st Fedor (V), 48′ ST Perozo (V)

Paraguay-Venezuela 3-3

Solita, più che discreta cornice di pubblico allo stadio Padre Ernesto Martearena dove va in scena la prima delle due sfide che chiudobo la fase eliminatoria del gruppo B. In attesa della gara del Brasile – in campo in nottata contro l’Ecuador – che i verdeoro devono vincere assolutamente per non rischiare di trasformarsi nella più grossa delusione del torneo sudamericano, Paraguay e Venezuela si contendono un posto ai quarti di finale, dove sono già approdate Cile, Perù, Uruguay e Argentina.

Se al Venezuela, prima del girone con quattro lunghezze messe in cantiere, basta un punto (il pareggio garantirebbe la qualificazione), il Paraguay deve vincere. In caso di mancata affermazione, Santa Cruz e compagni abbandonerebbero anzitempo la competizione (vinta, nelle ultime due edizioni, dal Brasile). Nota statistica: il Venezuela, nelle ultime 4 partite contro il Paraguay, non ha mai vinto. Partono meglio i nazionali paraguayani, capaci di conquistare con velocità metri di campo preziosi e costringere gli avversari, nei minuti iniziali, a indietreggiare e difendersi con attenzione.

Calciopoli 2006, la Fiorentina alza la voce

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Pensavate forse che la vicenda di Calciopoli 2006 riguardi solo Juventus ed Inter? Ebbene no, a distanza di cinque anni c’è chi non è interessato all’assegnazione dello scudetto della discordia e vuole ancora far valere le proprie ragioni. Parliamo della Fiorentina che nell’anno dell’Italia campione del mondo arrivò quarta in campionato, accumulando la bellezza di 74 punti, per poi vedersi penalizzata di 30 lunghezze e ritrovarsi nona e dunque fuori dall’Europa. I viola non ci stanno ed alzano la voce, alla luce delle intercettazioni arrivate nel tribunale di Napoli, dove si dimostrò che molte altre squadre avevano l’abitudine di contattare la classe arbitrale:

Bisogna far chiarezza su quanto accaduto nell’estate del 2006 anche alla luce delle novità emerse dal processo di Napoli e dal supplemento di indagine svolto dal procuratore federale dottor Palazzi. È necessario che venga spiegato a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio titolare dell’indagine.