Il 28 novembre scorso la neve aveva impedito a Bologna e Chievo di scendere in campo per la 14esima di campionato, costringendo le due compagini ad un turno infrasettimanale obbligato per il recupero. Ne approfittano i padroni di casa, che proprio sul filo di lana riescono a beffare i giallobu, convinti fino a quel momento di poter strappare un punto utile nel gelo del Dall’Ara.
Poche occasioni nette da una parte e dall’altra nella prima frazione di gioco, almeno fino al minuto numero 45, quando Britos bissa la segnatura di domenica scorsa e porta in vantaggio i felsinei. L’uno a zero porta le squadre negli spogliatoi, ma le emozioni della gara non sono ancora finite.
Nella ripresa il Chievo entra determinato più che mai a recuperare lo svantaggio e – dopo appena quattro minuti – l’impresa è compiuta. A strappare applausi è Cesar, che stacca più in alto di tutti su un calcio d’angolo e batte il portiere di casa per l’1-1. Il Bologna prova a reagire, ma la precisione non assiste gli attaccanti rossoblu, che il più delle volte sparacchiano fuori dallo specchio della porta.
Segue un periodo di studio (o di paura di prenderle?) con gioco soprattutto in mezzo al campo, fin quando Granoche fa correre un lungo brivido alla curva del Bologna, trovando però pronto il portiere Viviano. E’ la mezz’ora della ripresa e chiunque oramai scommetterebbe su un pareggio che potrebbe accontentare entrambe le squadre. Ma il solito Di Vaio rompe gli equilibri e a ridosso del fischio finale infila la rete che regala tre punti al Bologna. Malesani è al colmo della gioia:
Oggi la mia è stata una corsa di sfogo, poi mi sono trovato sotto la curva. E’ merito soprattutto del lavoro di questi ragazzi. Di Vaio? E’ un ragazzo fantastico, ho avuto la fortuna di svezzarlo al Parma, dove muoveva i primi passi. Non voglio però sminuire i meriti del gruppo, credo anche Marco sia contento che i meriti vengano ripartiti con la squadra.
