Da Podolski a Camoranesi: gli oriundi ad Euro 2008

di Redazione 5

Una volta si chiamavano oriundi, venivano per lo più dal sudamerica ed una volta giunti in Europa, la federazione del Paese ospitante provvedeva a naturalizzarli per farli giocare in nazionale.

L’italia ha una lunga lista di calciatori nativi di altri paesi ed arrivati in maglia azzurra per via delle origini italiane, basti pensare a Schiaffino, Orsi, Altafini e Sivori. Ma non è un’abitudine solo italiana, anzi, mentre noi ci siamo fermati alle foto in bianco e nero, interrompendo ad un certo punto l’importazione di “fenomeni”, da altre parti è diventata una vera moda ed ancora oggi alcune nazionali traboccano di naturalizzati.

E così, scorrendo le formazioni in campo nel corso degli Europei, capita di leggere nomi che hanno ben poco a che fare con il paese di appartenenza e che richiamano palesemente origini lontane.


L’esempio più eclatante è quello della Francia che sarebbe ben poca cosa senza i suoi colored nati in Africa. Basta osservare la foto ufficiale dei galletti per rendersi conto di quanto la nazionale francese abbia pescato a piene mani nel continente africano.

Dal senegalese Patrice Evra al martinicano Éric-Sylvain Abidal, fino a William Gallas, originario della Guadalupa, ma anche Vieira, Makelele, Malouda e Thuram: una lista interminabile di “figli adottivi”, ingaggiati appositamente per far grande la Francia.

E se ci spostiamo un po’ più ad est troviamo Klose e Podolski, polacchi di origine e tedeschi di adozione, che ora avrebbero fatto comodo alla formazione di Beenhakker e che invece giocano e segnano con la maglia della Germania. Ma c’è anche Kevin Kuranyi, vero giramondo del pallone, che alla fine non si ricorderà più nemmeno da quale nazione provenga, tanti sono i passaporti in suo possesso (brasiliano, ungherese, paraguaiano, tedesco).

Per non parlare poi del bosniaco Eldin Jakupovic e dell’albanese Valeron Behrami, naturalizzati svizzeri, o dei brasiliani Pepe e Deco, diventati ormai portoghesi a tutti gli effetti…

Naturalmente non dimentichiamo il “nostro” Camoranesi, al quale si potrebbero presto aggiungere Amauri e Balotelli.

Insomma il calcio del futuro va sempre più verso l’apertura delle frontiere e anche a livello di nazionale non sarà più un problema avere dei grandi campioni. Basterà tirar fuori un certificato che dimostri che una cugina della trisnonna è nata in un certo posto ed il gioco è fatto!

Commenti (5)

  1. Visto che al termine della lista degli oriundi di “Euro 2008” parli di Amauri e Balotelli, perchè non ricordare un “oriundo” che già gioca in Nazionale, per la precisione U21, il nostro Osvaldo ?!? Ha poco senso ricordare chi potrebbe essere scordandoci di chi invece è già …. non ti pare ?

  2. Allora Sanghino, si parlava di nazionale maggiore e di “non-ancora-naturalizzati” che potrebbero arrivare… Osvaldo naturalizzato già lo è, ecco perché non è citato. Capisco il tuo amore per la Fiorentina, ma il discorso era un altro 🙂

  3. Bè mica l’ho citato io Balotelli … sarà forse amore per l’Inter ?!? 😉

  4. Premesso che non tengo per l’Inter (dagli articoli che scrivo, non capirete mai per quale squadra faccio il tifo), continuo a ribadire che Balotelli non è ancora “italiano” ed è per questo che è citato tra i futuri oriundi 🙂

  5. Questo è il migliore articolo della storia. Per tutto l’europeo ho cercato di mettere alla luce il problema con chi mi stava attorno. Le nazionali stanno diventando club, l’europeo è sembrato la champions league. Onore a Taddei che ha rinunciato alla Nazionale Italiana per rispetto verso di noi e verso il Brasile.

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