Niang e M’Vila, super squalifica per la nazionale

Proprio ieri accennavamo al fatto che Mbaye Niang si stava bruciando la carriera per le sue bravate. Oltre ad avere, nell’ordine, perso il posto in prima squadra nel Milan, perso anche quello in Primavera ed essere stato messo sul mercato come un brocco qualsiasi, ora perde anche la nazionale. Oggi è arrivata la sentenza della Federcalcio francese che ha deciso di punire i 5 “dissidenti” che il mese scorso erano scappati dal ritiro della nazionale per andare in discoteca.

Euro 2012, Blanc lascia la panchina della Francia

La notizia circolava da alcune ore sui siti francesi, ma solo in serata è arrivata l’ufficialità: Laurent Blanc lascia la panchina della Francia e non guiderà i transalpine nelle qualificazioni al prossimo mondiale. La decisione del ct francese arriva dopo l’uscita di scena da Euro 2012, con i galletti fatti fuori dalla Spagna ai quarti di finale.

Vieira lascia la Francia

Sembra arrivata al capolinea l’avventura di Patrick Vieira nella nazionale francese. L’interista sta meditando l’abbandono dopo la serie di infortuni che lo ha costretto più volte a fermarsi ai box:

La favola di Savidan sulle orme di Torricelli

Ricordate la favola di Moreno Torricelli? Nei primi anni ’90 lavorava come magazziniere in una fabbrica di mobili, dilettandosi con il pallone a livello poco più che amatoriale nelle fila della Caratese. Un bel giorno, come nelle migliori favole appunto, la sua squadra si ritrovò ad affrontare un’amichevole contro la Juventus. Niente di particolarmente impegnativo: un’allegra sgambata con autografi e foto ricordo finali per dei ragazzi abituati ai campi in terra ed alle trasferte con le auto private.

Ma per Torricelli fu la svolta. Mister Trapattoni rimase talmente impressionato dalle doti atletiche e dalla grinta messa in campo dal difensore, che volle invitarlo al ritiro precampionato, convicendo poi la società ad acquistarlo per pochi milioni di lire.

Un bel salto per il giovane Torricelli, che si ritrovò improvvisamente catapultato nel calcio che conta tra i campioni che fino ad allora aveva potuto ammirare solo in tv. Ed invece divenne uno dei protagonisti e riuscì a togliersi anche parecchie soddisfazioni: 3 campionati, 2 Coppe Italia (di cui una con la Fiorentina), 2 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Uefa, 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea ed 1 Coppa Intercontinentale, oltre alla soddisfazione di aver ricevuto 10 convocazioni in nazionale.

Da Podolski a Camoranesi: gli oriundi ad Euro 2008

Una volta si chiamavano oriundi, venivano per lo più dal sudamerica ed una volta giunti in Europa, la federazione del Paese ospitante provvedeva a naturalizzarli per farli giocare in nazionale.

L’italia ha una lunga lista di calciatori nativi di altri paesi ed arrivati in maglia azzurra per via delle origini italiane, basti pensare a Schiaffino, Orsi, Altafini e Sivori. Ma non è un’abitudine solo italiana, anzi, mentre noi ci siamo fermati alle foto in bianco e nero, interrompendo ad un certo punto l’importazione di “fenomeni”, da altre parti è diventata una vera moda ed ancora oggi alcune nazionali traboccano di naturalizzati.

E così, scorrendo le formazioni in campo nel corso degli Europei, capita di leggere nomi che hanno ben poco a che fare con il paese di appartenenza e che richiamano palesemente origini lontane.

Sebastien Frey: tutti lo vogliono!

La curva lo adora e lui è uno che sa come farsi apprezzare, non solo per le sue prodezze in campo, ma anche per quel carattere estroverso che lo contraddistingue da sempre. Il guascone di turno risponde al nome di Sebastien Frey, di professione portiere (ma va?), che però somiglia poco agli illustri predecessori che trasferivano tra i pali la stravaganza dimostrata nella vita.

Sebastien guascone lo è (durante il ritiro nel suo primo anno di Inter si tuffò in una piscina vuota, tanto per dirne una), ma quando indossa i guanti riesce a dar sicurezza ad un intero reparto.

Viene da una famiglia di calciatori: suo nonno André giocava come difensore nel Metz e nel Tolosa, arrivando a vestire anche la maglia della nazionale francese, suo padre, anche lui portiere, è arrivato fino alla seconda categoria, mentre suo fratello Nicholas gioca in Italia nel Modena.

David Trezeguet: riserva? No, grazie!

Tempo di nazionali, tempo di amichevoli che vedono impegnati i selezionatori a scegliere gli uomini più in forma da mandare in campo. Tempo purtroppo anche di grandi delusioni da parte di chi credeva ancora di poter indossare la maglia della nazionale ed invece è rimasto a bocca asciutta.

E’ il caso di David Beckham, per esempio, che si è illuso fino all’ultimo di poter giocare contro la Svizzera la sua centesima partita con la maglia dell’Inghilterra, per poi trovarsi davanti al no secco di Capello che lo ha liquidato con un “arrivederci a quando sarai più impegnato con la tua squadra di club”.

Ma se c’è un David che può sperare in una convocazione futura, ce n’è un altro che sembra aver dato l’addio definitivo alla maglia del suo Paese, stanco di prese per i fondelli da parte del suo ct.