Mexes è pronto al rientro

Non ha potuto salutare come avrebbe voluto i tifosi della sua Roma per via dell’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per l’ultima parte della

Pippo Inzaghi vuole ancora essere protagonista

Avrebbe voluto essere tra i protagonisti della corsa tricolore della scorsa stagione e di sicuro lo sarebbe stato se lo scorso novembre il destino non gli avesse giocato un brutto scherzo. La diagnosi fu impietosa (lesione del legamento crociato anteriore e del menisco esterno), specie per uno come Pippo Inzaghi, vicino ai 40 anni ed all’addio al calcio giocato.

Chiunque al suo posto avrebbe ceduto le armi, appeso le scarpe al chiodo e salutato il mondo del pallone. Ma non lui, che ha sempre avuto fame di gol e che fino al giorno dell’infortunio riusciva ad essere determinante anche se giocava per una manciata di minuti. Oggi Superpippo compie 38 anni ed è pronto a vivere la sua ennesima stagione da protagonista:

Sono 7-8 mesi che lavoro, sono quasi pronto e questa è la cosa più importante. Alla mia età aver superato un infortunio così brutto era una bella sfida con me stesso e spero di tornare a fare cose importanti.

Milan, ma Kakà arriva o no?

Foto: AP/LaPresse

Ieri la matassa di Kakà potrebbe essere stata sbrogliata grazie ad un incontro, avvenuto in quel di Pechino, tra Galliani e Florentino Perez, visto che anche il Real Madrid è in Cina per la sua tourneè. Il Milan si riprenderebbe volentieri l’ex Pallone d’oro, ma non ha molti soldi da spendere sul mercato, e così, dopo che i blancos avevano rifiutato l’offerta del prestito, ora Perez ha proposto la cessione low-cost.

Il brasiliano pare sia diventato un problema per la società. Non piace a Mourinho, è fisicamente instabile, le sue prestazioni sono ben al di sotto delle aspettative, e soprattutto toglie molti fondi alle casse societarie visto che prende 11 milioni netti all’anno. Per questo Perez ha chiesto a Galliani una “cifra simbolica” per il costo del cartellino, basta che tolga questa zavorra dalle casse spagnole.

Milan – Inter 2-1: fotogallery

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Arriva il secondo trofeo del Milan targato Allegri, mentre Gasperini comincia nel peggiore dei modi l’avventura sulla panchina dell’Inter. La Supercoppa Italiana finisce dunque per la sesta volta nel pamares rossonero, sebbene il gol di Sneijder al 22′ della prima frazione di gioco avesse regalato una speranza alla sponda nerazzurra di Milano ed alla metà dei tifosi del Nido d’uccello di Pechino.

Il Milan però ha avuto il merito di non mollare la presa e di riuscire a riprendersi nella seconda parte di gara, quando Ibrahimovic regalava il pareggio ai suoi, prima che Boateng risultasse determinante al minuto numero 69. Gasperini a quel punto gettava nella mischia Pazzini e Castaignos, ma il Milan teneva bene e sollevava il primo trofeo ufficiale della stagione.

Video Milan – Inter 2-1

Il primo trofeo della stagione 2011-2012 finisce nella bacheca del Milan, che solleva sotto il cielo di Pechino la sua sesta Supercoppa Italiana. Nel derby fratricida con l’Inter erano stati

Supercoppa Italiana, Milan-Inter da brividi

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Mancano poco più di dodici ore al primo atto ufficiale della stagione 2011-2012, con Milan ed Inter che si disputeranno la conquista della Supercoppa Italiana in quel di Pechino. I campioni d’Italia ed i vincitori della Coppa nazionale daranno vita ad una sfida da brividi nel Nido d’uccello della capitale cinese e la speranza è si possa assistere ad una gara degna del palmeres delle due squadre.

Cinque a testa le Supercoppe nazionali conquistate dalle due compagini milanesi, che – come ricorda l’infografico in testa all’articolo – sono in perfetta parità anche come numero di vittorie negli scontri diretti (71), mentre i pareggi sono 61. Allegri e Gasperini cercheranno d mettere in campo le migliori formazioni possibili per aggiudicarsi l’ambito trofeo e regalare una gioia sia ai tifosi “nostrani” che alle migliaia di cinesi che in questi giorni hanno adottato l’una o l’altra squadra.

Milan: Chelsea offre 30 milioni per Pato, ma lui rinvia al 2014

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Nemmeno il fidanzamento ufficiale con la figlia del Presidente Berlusconi riesce a trattenere gli altri club dal richiedere Pato. Il Papero, pezzo pregiato del mercato da anni, torna a far gola al Chelsea, e così dopo che Ancelotti lo ha chiesto per anni, ora ci prova Villas Boas a convincere Abramovich a comprarglielo.

E così detto-fatto: ieri è stata presentata un’offerta complessiva di 30 milioni di euro al Milan, di cui 20 cash e i restanti sotto forma di contropartita tecnica di uno tra Anelka e Kalou. Un po’ poco visto che se Pastore è stato pagato 42 milioni e Sanchez quasi 40, uno come l’attaccante brasiliano dovrebbe costare almeno 50-60 milioni.

Milan: c’è la fila davanti (e dietro) a Cassano

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Quale sarà il destino di Antonio Cassano? La domanda è di quelle complicate perché la risposta davvero non lo sa nemmeno il diretto interessato. La più probabile è che non sarà con i colori rossoneri. Davanti a lui c’è la fila. Messo in soffitta il tridente che difficilmente verrà ripescato da Allegri, i titolari in attacco sono Ibrahimovic e Pato, con Robinho pronto a sostituire uno dei due in caso di infortuni, squalifiche o turnover.

Cassano, che era stato preso come quarto attaccante, ora invece viene sorpassato da Paloschi, El Shaarawy, Inzaghi e persino da Boateng che ha dimostrato di coprire bene il ruolo di mezz’ala appartenente al talento barese. Sia Galliani che Allegri sono stati chiari: deve perdere peso. Ma finora nella sua carriera, lo abbiamo visto “gordo” quando non aveva voglia di giocare (vedi Real Madrid), ed in forma solo quando era motivato. Ed al Milan la prospettiva di giocare solo in Coppa Italia non sembra motivarlo più di tanto.

Pato rischia il carcere?

La difesa dell’ex moglie di Alexandre Pato, Sthefany Brito, ha chiesto di arrestare il calciatore del Milan. Al centro della questione c’è il mancato pagamento degli alimenti che l’attaccante non

Amichevoli: Milan, pari anche con l’Internacional, battuto ancora ai rigori

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Perdere ai rigori contro il Bayern Monaco ci può stare, ma ripetere la prestazione contro l’Internacional fa un po’ più male. Non tanto perché la sconfitta è arrivata di nuovo ai rigori (peraltro sbagliati 4 su 4), ma perché ai penalty il Milan non ci doveva nemmeno arrivare.

In campo con quasi tutti i titolari, i rossoneri affrontavano un Internacional pieno zeppo di giovani promettenti ma con esperienza internazionale quasi zero. La superiorità tecnica è evidente, ma nonostante questo i ragazzi di Allegri non sono riusciti ad evitare il secondo pareggio consecutivo.

Amichevoli: un buon Milan battuto ai rigori dal Bayern

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Meglio del previsto. Con queste tre parole si può riassumere l’amichevole di lusso di ieri sera tra Milan e Bayern Monaco. I rossoneri, molto più indietro con la preparazione (in Germania il campionato comincerà tra 10 giorni) non hanno demeritato affatto contro i bavaresi, ed hanno ceduto soltanto alla lotteria dei rigori.

La gara di ieri era molto più di un’amichevole visto che in palio c’era l’Audi Cup e le squadre a disputarsela erano, oltre a Milan e Bayern, anche Barcellona ed Internacional di Porto Alegre (anche nell’altra semifinale i blaugrana si impongono ai rigori). Alla fine dei 90 minuti il tabellone dice 1-1, anche se gran parte del merito va al solito super-Abbiati.