Serie A 32a giornata: Juventus – Genoa 3-2

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Anticipo della trentaduesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Genoa 3-2
Reti: 6′ pt aut. Bonucci (J), 5′ st Pepe (J), 11′ st Floro Flores (G), 18′ st Matri (J), 38′ st Toni (G)

Juventus – Genoa 3-2

Sbancare la Roma giallorossa, a detta di Luigi Delneri, è significato invertire in maniera definitiva il trend negativo che ha visto la Juventus protagonista di un campionato altalenante. Parola d’ordine, quindi, diventa “continuità”. Fondamentale continuare la striscia di risultati positivi: ancora più della polemica che vede protagonista Gigi Buffon e parte della società bianconera (nemmeno oggi, il numero uno azzurro, è stato schierato nell’undici titolare), ancora più delle voci di mercato che vedono Beppe Marotta impegnato in più di una trattativa per costruire la rosa che verrà.

Ospite a Torino, un Genoa da metà classifica che, messa in cantiere la salvezza, non pare voler chiedere molto di più al campionato. Ballardini lascia a casa Kucka, Rafinha e Veloso oltre allo squalificato Criscito: attacco affidato all’inedita coppia formata da Paloschi e Floro Flores. Delneri, oltre a quella di Buffon, deve annoverare le defezioni di Chiellini e Del Piero. In mediana viene proposto il trio formato da Krasic, Marchisio e Pepe. Matri in attacco, Storari confermato tra i pali.

Tutti vogliono Villas-Boas

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André Villas-Boas ha solo 33 anni – giocatori come Alessandro Nesta o Francesco Totti ne hanno uno in più – e ad inizio aprile ha già vinto il campionato portoghese grazie ad una superiorità evidente: 23 vittorie in 25 partite e scudetto conquistato matematicamente in casa degli acerrimi nemici del Benfica per 2 a 1.

In Europa League il discorso non cambia di molto, perché i Dragoni hanno appena vinto l’andata dei quarti di finale per 5 a 1 contro lo Spartak Mosca, conquistando di fatto il biglietto per la semifinale.

Buffon: altro che mal di schiena, il malanno è “diplomatico”

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Prima era la febbre, poi il mal di schiena, ieri il suo procuratore aveva accennato ad una botta al costato rimediata in nazionale. Ma qual è il vero problema di Buffon, per cui non ha potuto giocare né con la Roma né contro il Genoa? La realtà è che non c’è alcun problema fisico, ma solo disciplinare.

E’ questo che si viene a sapere oggi, dopo giorni in cui si chiacchiera troppo del futuro del portiere della nazionale che a giorni riceverà il premio dall’Iffhs come miglior portiere degli ultimi 10 anni. Buffon è sempre stato osannato nella sua carriera, e l’aver visto il suo nome per la prima volta in discussione non deve essergli andato giù. Per questo è iniziata una sorta di guerra fredda con la società.

Juventus: i guai fisici di Buffon preparano l’addio?

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Non si sa se la febbre, che poi si è trasformata in tonsillite, fosse vera oppure no, fatto sta che un malanno al portiere della nazionale poche ore prima della gara con la Roma è sembrato strano a molti. Tutto è passato in un paio di giorni, ma ora è ufficiale che Buffon non sarà in campo nemmeno contro il Genoa. Il motivo stavolta è la schiena che fa le bizze.

La società però si affretta a smentire che si tratti di una ricaduta del problema che la scorsa estate, durante il Mondiale, lo ha bloccato per mesi. In realtà sono solo i muscoli della schiena che gli provocano qualche fastidio. Dobbiamo crederci? La realtà è che nella mente di tutti si insinua il dubbio che ci sia qualcosa sotto che però non ci raccontano.

Juventus, Marotta mette le carte in tavola per il prossimo anno: Pirlo, Bastos ed un super-colpo

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Notizie buone e cattive arrivano oggi per i tifosi della Juventus. Beppe Marotta ha risposto sul forum del Corriere dello Sport sui piani futuri della società, mettendo le cose in chiaro. E a dir la verità speriamo che si tratti solo di pretattica in quanto, se davvero le cose dovessero stare come il dg bianconero ha detto, la società bianconera non ci fa una bellissima figura.

L’idea di una società forte appare molto lontana, dopo che Marotta ha lasciato intendere, senza mezzi termini, che chi vorrà venire e chi se ne vorrà andare non sarà deciso dai vertici societari, ma dalla volontà dei singoli calciatori. In particolare il discorso molto delicato sul portiere si può riassumere affermando che la Juve si mette nelle mani di Buffon: se vuol rimanere resta, se vuole andar via puntiamo su Storari. E se Buffon resta, Storari deciderà cosa vuol fare della sua carriera. Un ragionamento che ai tempi di Moggi non sarebbe mai stato possibile fare.

Le mille verità sul forfait di Buffon

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C’era un tempo in cui di parlava di mercato solo a conclusione del campionato, quando le bocce erano ferme e procuratori e presidenti si incontravano per trattare l’acquisto di questo o quell’altro calciatore. Il calcio moderno invece è un negozio sempre aperto e le trattative sotterranee si moltiplicano a vista d’occhio, così come le voci fondate o meno che circolano sulla stampa.

E così capita che nell’imminente vigilia di una gara sentita, come può esserlo Roma-Juve, l’improvviso forfait del numero uno bianconero dia adito a pesanti illazioni, considerando il gran parlare che si è fatto nelle ultime settimane in merito ad un suo prossimo trasferimento all’ombra del Cupolone. Gigi Buffon non ha giocato contro la Roma a causa di un attacco influenzale, stando al bollettino medico della Juventus, ma il pettegolezzo corre sul filo e sono in molti a ritenere quello del numero uno un semplice infortunio “diplomatico”.

Roma – Juve 0-2: fotogallery

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Sembrava una di quelle gare con il risultato già scritto, considerando le ambizioni delle due contendenti: la Roma in corsa verso un posto per l’Europa che conta e la Juve quasi fuori da ogni discorso, nonché decimata da infortuni pesantissimi. Ma nel calcio l’ambizione non sempre paga, specie se chi ti sta di fronte ha ormai perso tutto per strada, faccia compresa.

E così capita che la Juve scenda a Roma nel rovente catino dell’Olimpico e detti legge, grazie ad un’ottima prova di molte “riserve” ed alla serata di grazia di Storari, che fino a qualche ora prima era destinato ad una tranquilla serata in panchina. Krasic fa il Totti, ciucciotto compreso, e Matri scrive la parola fine sulle speranze di rimonta di una Roma che per un’ora non aveva affatto demeritato.

Serie A 31a giornata: Roma – Juventus 0-2

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Posticipo della trentunesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Juventus 0-2
Reti:
14′ st Krasic (J), 29′ st Matri (J)

Roma – Juventus 0-2

Quella tra Roma-Juventus diventa partita cruciale in ottica europea: per i giallorossi, dopo il doppio passo falso di Udinese e Lazio, è occasione per racimolare ulteriori posizioni in ottica Champions League, per i bianconeri – reduci da una annata meno positiva di quanto si pensasse – rappresenta l’opportunità di inscatolare la qualificazione in Europa League e sperare, semmai il proseguo del campionato lo garantisse, in qualcosa di più. La vigilia è stata caratterizzata da importanti novità in casa capitolina, visto che Thomas DiBenedetto e Unicredit sembrano aver trovato l’intesa affinchè l’imprenditore americano possa rilevare la maggioranza del club.

E’ bastata tale ventata di ottimismo per tornare a vedere uno stadio Olimpico discretamente pieno: poco meno di 55 mila spettatori, infatti, non li si ricordava da parecchi mesi. Sul versante bianconero, il tecnico Luigi Delneri ha invece colto in conferenza stampa l’attimo per mettere a tacere le voci – insistenti – che riportano di uno scambio di mercato in vista: Gigi Buffon alla Roma e Jeremy Menez in bianconero. “Mi tengo Buffon”, ha dichiarato l’allenatore juventino (il quale, tuttavia, è sempre meno certo di poter conservare il posto in panchina per un’altra stagione). Che conti tanto o poco il “Delneri pensiero”, Vincenzo Montella passa ai fatti e decide di stimolare l’amareggiato Menez di questo periodo (“Non gioco con continuità”, le parole pronunciate una settimana fa dal transalpino) schierandolo dal 1’. Panchina – l’ennesima – per Marco Borriello. Di fianco al francese ci finiscono Totti e Vucinic, il resto dell’undici titolare è quello annunciato alla vigilia (ancora out Cassetti, Burdisso in fascia). Delneri se la gioca con un tridente offensivo leggero: Matri al centro, Pepe e Krasic sugli esterni. In porta va Storari, Buffon out per un improvviso attacco febbrile.

Guardiola si allontana dal Barcellona: Juve e Roma pronte all’assalto

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Il problema allenatore per due grandi club come Juventus e Roma, o almeno per uno dei due, potrebbe essere risolto a breve. Pep Guardiola, uno degli allenatori più apprezzati (e vincenti) al mondo, ha nuovamente manifestato la sua volontà di lasciare Barcellona.

Non è una novità, già mesi fa si ventilava un suo addio, per poi rimandare tutto quando ha firmato il rinnovo del contratto per un altro anno. Ma ora è tutto di nuovo in discussione. Parlando ai microfoni della Rai, ieri l’allenatore blaugrana ha spiegato che, anche se il Barça è un grande club e che ha vinto tutto e può vincere anche in futuro, lui non se la sente di rimanere legato al club per sempre.

Del Piero out 15 giorni

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Altra tegola in casa bianconera. Ieri gli accertamenti diagnostici hanno evidenziato un danno muscolare che terrà lontano dai campi da gioco Giorgio Chiellini per un mese.

E oggi si aggiunge alla lista degli infortunati Alessandro Del Piero. Come recita il comunicato della società apparso oggi:

La risonanza magnetica effettuata presso la Clinica Fornaca e l’ecografia effettuata presso l’Istituto di Medicina dello Sport hanno fortunatamente escluso lesioni muscolari serie.