Buffon: altro che mal di schiena, il malanno è “diplomatico”

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Foto: AP/LaPresse

Prima era la febbre, poi il mal di schiena, ieri il suo procuratore aveva accennato ad una botta al costato rimediata in nazionale. Ma qual è il vero problema di Buffon, per cui non ha potuto giocare né con la Roma né contro il Genoa? La realtà è che non c’è alcun problema fisico, ma solo disciplinare.

E’ questo che si viene a sapere oggi, dopo giorni in cui si chiacchiera troppo del futuro del portiere della nazionale che a giorni riceverà il premio dall’Iffhs come miglior portiere degli ultimi 10 anni. Buffon è sempre stato osannato nella sua carriera, e l’aver visto il suo nome per la prima volta in discussione non deve essergli andato giù. Per questo è iniziata una sorta di guerra fredda con la società.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata nel post Roma-Juve, quando Storari ha pronunciato l’ormai famosa frase

solo un cieco non vedrebbe quello che sto facendo. Speriamo che il mister non sia cieco

e la società che non ha preso posizione sull’argomento. Anzi, Delneri ha confermato Storari in porta per la partita successiva, e questo ha mandato su tutte le furie il numero 1. Certo, come dice il suo procuratore Silvano Martina, per carattere Gigi non è uno che si arrabbia e gli passa tutto in fretta, ma gli episodi di contrasto con la società ormai vanno avanti da mesi. Ormai non è più un ragazzino, ha 33 anni e diversi acciacchi fisici, e siccome non sembra volersi abbassare lo stipendio da 6,5 milioni all’anno, sembra che Marotta e soci non vedano l’ora di cederlo. Magari con uno scambio con Menez in cui ci guadagnerebbero tutti.

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