Djibril Cissè, conosciamolo meglio

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Sicuramente Cissè sarà il colpaccio di mercato della Lazio, tale da oscurare l’arrivo di un altro grande del calcio internazionale, Miroslav Klose. Ma nonostante l’attesa per il suo esordio in Serie A sia molto forte, ancora in Italia non è molto noto. Dunque conosciamolo insieme.

Djibril Cissè è un attaccante di origine ivoriana, ma con passaporto francese visto che, sin da bambino, ha sempre vissuto in Francia. E’ figlio d’arte, dato che suo padre, Mangue, è stato capitano della nazionale della Costa d’Avorio. Alto 183 cm per circa 83 kg, Cissè stupisce tutti già dall’età di 17 anni, quando esordisce nella massima serie con l’Auxerre.

E’ nella Ligue 1 che Cissè ha i migliori ricordi, dato che nella sua prima squadra professionistica è visto come un astro nascente. Ma fino a 19 anni gioca perlopiù nelle giovanili, tanto che bisogna attendere la stagione 2000-2001 per poterlo vedere in campo da titolare. In quella stagione, tra campionato e coppe, segna 15 gol in 35 partite, e complessivamente con la maglia dell’Auxerre mette a segno 90 gol in 166 partite, più di un gol ogni due partite. Ma è con la nazionale francese che ottiene la vetrina internazionale, tanto da attirare le attenzioni di molti club. In Italia è la Juventus che si interessa a lui, ma dopo che per un paio d’anni arriva vicina a prenderlo, alla fine molla davanti alla concorrenza del Liverpool.

Brasile – Paraguay 2-2: fotogallery

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Il girone B della Coppa America resta in perfetto equilibrio al fischio finale di Brasile-Paraguay, terminata con il punteggio di 2-2. Ci si aspettava un Brasile pimpante e capace di imporre il gioco sui meno quotati avversari, ma alla fine della fiera Pato e compagni devono ringraziare la buona stella di Fred, entrato a pochi minuti dalla fine della gara al posto di Neymar.  Il Paraguay si è mostrato pimpante sin dalle prime battute di gioco, quando Santa Cruz faceva correre lunghi brividi sulla schiena dei tifosi verdeoro, sbagliando poi una rete quasi fatta.

Qualche minuto dopo era Estigarribia a proporsi in avanti, ma Lucio faceva buona guardia ed impediva ai biancorossi di passare in vantaggio. Ed il Brasile? Non pervenuto fino al minuto 19, quando Pato si presentava dalle parti di Villar, ma non riusciva ad indovinare il pertugio giusto per far esultare i suoi.

Presentato Seitiro, il pallone della stagione 2011/2012 (gallery)

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E’ stato presentato ieri il Seitiro, il nuovo pallone che vedremo rimbalzare sull’erba dei campi di Serie A, Serie B e su quelli della Primavera nella nuova stagione. Fornito da Nike, la nuova sfera è stata presentata a Milano ed ha come principale caratteristica una colorazione originale che gli permette di essere maggiormente visibile per i portieri.

Per contrastare poi le critiche rivolte al famoso Jabulani del mondiale sudafricano, questo pallone sarà molto più stabile, e garantisce un “touch feel”, come è stato definito da Andrea Rossi, general manager di Nike, ineguagliabile. Il nuovo pallone esordirà il prossimo 6 agosto a Pechino in occasione della Supercoppa Italiana tra Milan e Inter. Di seguito qualche immagine del Seitiro.

River Plate retrocesso, i tifosi distruggono la città (fotogallery)

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E’ stata davvero una notte di paura quella appena trascorsa a Buenos Aires, città sede del River Plate. A scatenare una furia che covava da settimane è stata la retrocessione del club più titolato d’Argentina che nella sua storia lunga più di un secolo non era mai sceso in Serie B.

Ed invece ieri, nello spareggio di ritorno contro il Belgrano, il club campione nazionale di 3 non è andato oltre l’1-1 che, sommato al 2-0 per gli avversari dell’andata, significa retrocessione. Un vero e proprio disastro per il club che è il più costoso del Paese, ma ora dovrà fare a meno dei soldi delle televisioni, di alcuni sponsor che stanno decidendo di rescindere i contratti, ed ora sarà costretto anche a ceder alcuni campioni che avrebbe voluto trattenere come Lamela.

Il ritiro di Martin Palermo (fotogallery)

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Uno dei più grandi campioni del calcio sudamericano dice addio ai rettangoli versi e si appresta a vivere la seconda giovinezza del ruolo di allenatore. Lui è Martin Palermo, grande sì, ma anche discusso e spesso genio incompreso sia in patria che fuori. Non che avesse i colpi del repertorio del connazionale Messi, ma Martin Palermo si è guadagnato sempre la pagnotta, mettendo a segno caterve di gol con le varie casacche che ha indossato.

Molti però al di fuori della Bombonera lo ricorderanno per i tre rigori sbagliati in una sola gara, quando la Colombia si impose sulla sua Argentina e lui finì come unico responsabile della debacle. Ma nella sua carriera Martin Palermo ha regalato anche delle vere e proprie perle, come quando siglò una rete di testa da centrocampo o come quando regalò ai suoi la qualificazione ai Mondiali del 2010, andando a segno contro il Perù nei minuti finali.

Irlanda – Italia 2-0: fotogallery

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Delude l’Italia di Prandelli nell’ultimo impegno stagionale, sebbene ci sia poco da disperarsi considerando il clima amichevole della partita contro l’Irlanda di Trapattoni. La qualificazione ad Euro 2012 è stata quasi messa in cascina nella gara dello scorso venerdì contro l’Estonia, mentre ieri sera di giocava solo per la gloria, per regalare un sorriso alle migliaia di tifosi giunti a Liegi in Belgio per applaudire la nazionale italiana.

Missione incompiuta stavolta, perché il Trap vuole vincere anche quando gioca a Monopoli ed ha disegnato la sua Irlanda in modo che potesse infastidire la nostra nazionale. Complimenti agli avversari, anche se la loro vittoria per 2-0 è stata frutto anche dei demeriti dei nostri ragazzi, che quasi mai hanno mostrato brillantezza di gioco e pericolosità in attacco.

Italia – Estonia 3-0: fotogallery

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Manca solo la certezza matematica, ma a meno di clamorosi ribaltoni l‘Italia è con piede agli Europei del prossimo anno. L’ostacolo Estonia è stato brillantemente superato ed ancora una volta il campo ha dato ragione a mister Prandelli. Prima del fischio iniziale si discuteva sull’opportunità di far giocare in avanti il duo Cassano-Rossi, capace di grande numeri certo, ma destinato a concedere qualcosa in fatto di centimetri.

E invece i due piccoletti hanno ripagato in pieno la fiducia del ct, insaccando un gol a testa nella prima frazione di gioco. Buona la prova di Montolivo a centrocampo, ma è l’intero undici a meritarsi gli applausi del pubblico di Modena ed i complimenti di Prandelli:

Abbiamo mantenuto la concentrazione, abbiamo giocato. Non è ancora fatta, ma l’Italia sta crescendo in autostima. Possiamo migliorare ancora avendo più coraggio e tenendo la palla a terra. Abbiamo grandi margini grazie ai nostri giocatori di qualità.

Coppa Italia all’Inter, le immagini della festa

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I colori nerazzurri trionfano ancora e lo fanno per la terza volta nella stagione 2010-’11, apertasi con la conquista della Supercoppa Italiana e conclusasi con la vittoria in Coppa Italia. E’ un’Inter che non somiglia affatto a quella che lo scorso anno spaventava tutti in Italia ed al di fuori dei confini nazionali, ma è comunque un’Inter che ha dimostrato di non aver esaurito la fame di vittorie e di essere pronta ad aprire un nuovo ciclo sotto la guida di mister Leonardo. Ed è proprio il tecnico nerazzurro il più felice al termine della gara vinta per 3-1 contro il Palermo:

E’ una soddisfazione enorme. E’ stata un’annata diversa, per me, per l’Inter, con tanti cambiamenti e tanti sacrifici. Poter chiudere con una partita al termine della quale Materazzi e Zanetti sollevano una coppa è una cosa molto bella.

Inter – Palermo 3-1: fotogallery

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Si spengono le luci sull’ultimo atto della stagione calcistica italiana, che si conclude così come era cominciata: vittoria dell’Inter nella Supercoppa Italiana la scorsa estate, vittoria dell’Inter questa sera di fronte al Palermo. I nerazzurri completano così il triplete, meno ricco rispetto a quello della scorsa stagione, ma comunque prestigioso, mentre i rosanero non riescono nell’impresa di mettere in bacheca il primo trofeo della propri storia.

Le lacrime di Delio Rossi a margine della premiazione la dicono lunga sulla voglia che aveva il suo Palermo di regalare una gioia ai 35mila arrivati dalla Sicilia a riempire lo Stadio Olimpico. L’altra faccia della medaglia è la gioia stampata sul volto di Leonardo, che vince il suo primo titolo da allenatore dell’Inter e spera di poter aprire un ciclo vincente.

Barcellona campione d’Europa, le immagini della festa

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Due Champions League in tre anni ed entrambe conquistate contro il Manchester United. Da Roma a Londra, dallo Stadio Olimpico a Wembley la musica non cambia ed è sempre il Barcellona a salire sul tetto d’Europa ed a dimostrare di essere la squadra da battere.

Pedro, Messi e Villa hanno messo scritto il proprio nome sulla conquista della coppa dalle grandi orecchie, ma quella di ieri sera è la vittoria di tutti, di una squadra che gioca sempre per vincere, che non arretra di un metro per difendere il vantaggio e che vive per regalare spettacolo ai propri tifosi. Ed i supporters blaugrana hanno di che essere soddisfatti, perché il Barça ammirato ieri sera è davvero la squadra da battere, la compagine più forte della scena internazionale, come ha ammesso il Manchester in coro alla termine della finale.

Barcellona – Manchester United 3-1: fotogallery

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Ha vinto la squadra più forte, ha vinto la squadra che ha giocato meglio, ha vinto la squadra che ha dimostrato di aver ancora fame di vittorie, nonostante l’indigestione di trofei degli ultimi anni. Il Barcellona è sul tetto d’Europa per la quarta volta nella sua storia, la seconda in tre anni, confermandosi la migliore squadra in questo periodo storico. Il Manchester United se ne torna a casa sconfitto, per la seconda volta in tre anni e sempre con il medesimo scarto di reti.

A Roma nel 2009 fu un secco 2-0, ma allora la squadra di Ferguson sembrava poter contrastare l’avversario. Sotto il cielo di Wembley finisce invece 3-1 e stavolta i Red Devilds si sono arresi ancor prima di scendere in campo, di fronte ad una compagine dimostratasi superiore per quasi tutta la gara.

Serie A 38a giornata: fotogallery

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L’ultima giornata del campionato di Serie A aveva ancora un paio di verdetti da dare, con quattro squadre alla ricerca di un piazzamento più o meno importante in Europa. All’Udinese bastava un solo punto per coronare il sogno della conquista della Champions League, anche se condizionato dal turno preliminare della prossima estate. A sperare nella quarta piazza c’era anche la Lazio, che doveva battere il Lecce e sperare che i campioni d’Italia del Milan facessero altrettanto con i bianconeri.

La stessa speranza nutrita dalla Juventus, che sperava in un colpaccio della Sampdoria sul campo della Roma, trovandosi però nella necessità di battere il Napoli. Alla fine della fiera le speranze della Vecchia Signora e quelle Lazio si riveleranno vane, di fronte alla vittoria della Roma e del pareggio casalingo dell’Udinese.

Serie A 38a giornata: fotogallery

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Le partite pomeridiane della 38esima giornata di campionato si giocano solo e soltanto per la gloria, mentre gli ultimi verdetti relativi alla partecipazione alle coppe europee del prossimo anno arriveranno al fischio finale delle gare serali, con Udinese e Lazio a giocarsi un posto in Champions, Roma e Juve a caccia dell’Europa League.

Ma pur senza grandi interessi in ballo, le partite delle 18 hanno offerto spunti interessanti, a partire dal colpo di coda del Bari, che ha dimostrato di essere squadra da massima serie, imponendosi con un bel poker sul campo del Bologna. L’uomo copertina dei Galletti risponde al nome di Grandolfo, autore di una tripletta, e sono in molti a chiedersi quale sarebbe stata la stagione del Bari, se il ragazzo avesse avuto qualche possibilità di mettersi in mostra nel corso della stagione.

Napoli – Inter 1-1: fotogallery

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Festa grande sotto il Vesuvio, dove il Napoli ha conquistato la matematica qualificazione alla Champions League del prossimo anno senza dover passare per il turno preliminare. Serviva un solo punto ai partenopei per raggiungere l’obiettivo che avrebbe fatto la felicità della folla del San Paolo. Ed alla fine della fiera il punto è arrivato contro l’Inter di Leonardo scesa a Napoli per mantenere la seconda posizione.

Ad andare in vantaggio erano proprio gli ospiti, grazie ad una splendida rete di Eto’o al quarto d’ora della prima frazione di gioco. Gelo sul San Paolo, sebbene mancasse ancora più di un’ora al fischio finale dell’arbitro. Ma il cuore dei napoletani ricominciava a battere al minuto numero 45, quando Zuniga infilava Julio Cesar, scatenando l’apoteosi. Ripresa sostanzialmente tranquilla ed equilibrata, fino al 90′, quando finalmente lo stadio poteva esplodere in un urlo liberatorio.