Ronaldo ci riprova, e ancora in Italia

di Redazione Commenta

C’era chi lo dava per finito, chi lo vedeva bene solo nella sua terra natale, il Brasile, chi invece gli affibiava già un posto nella dirigenza di qualche club. Ma lui ha ancora intenzione di essere protagonista, e del ritiro proprio non ne vuol sentire parlare.

Ci riferiamo a Ronaldo, che a 32 anni, ma soprattutto con le ginocchia in condizioni pessime, sta per ritornare a giocare a calcio, e non in una squadretta del Qatar, o nel mediocre campionato carioca, ma in Italia. Per sua stessa ammissione un club di Serie A gli ha fatto un’offerta per farlo tornare a giocare ad alti livelli, ma per adesso il nome di questa squadra ancora non è dato saperlo.

Ad annunciarlo è stato proprio lui, che ha dichiarato

“Voglio smettere di giocare per mia decisione, non perché costretto da un infortunio”

motivo più che giustificato quindi per riprovarci, ancora una volta. Non si è spaventato quindi Ronnie dopo i numerosi infortuni capitatigli quando vestiva nerazzurro, e nemmeno dei tanti in rossonero, soprattutto l’ultimo che l’ha portato al momentaneo ritiro. Una semplice pausa quindi, non un ritiro vero e proprio dal calcio, dato che Luis Nazario da Lima, abituato ormai agli infortuni, si è nuovamente rimboccato le maniche e ha ricominciato la preparazione per tornare grande.

Per adesso l’unica certezza che abbiamo è che la squadra che gli ha proposto un contratto per la prossima stagione non è il Milan, e che se non dovesse tornare in Italia firmerebbe per il Manchester City o per il Paris St. Germain. Per adesso lo potremo ammirare in campo, ancora con qualche chilo di troppo, il 17 Novembre prossimo a Fez, in Marocco, per una partita di beneficienza organizzata dall’Unicef, mentre per vederlo tra i professionisti bisognerà aspettare Giugno o, se la preparazione dovesse proseguire senza intoppi, già a Gennaio, probabilmente nel Flamengo, per provare a ripetere il miracolo che ha rimesso in piedi un altro brasiliano che sembrava ormai perduto, e cioè Adriano.

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