Fantacalcio: tanti gol da impazzire, ma i migliori vengono da Reggio Calabria

Tanti, tantissimi gol in questa giornata, e quasi tutti dai calciatori più gettonati del Fantacalcio. Si prevedono calcolatrici bollenti per martedì, perchè i 31 gol provenienti quasi tutti da calciatori diversi faranno alzare considerevolmente la media punti di un bel pò di squadre. Per fortuna i nomi sono dei più disparati, dai soliti noti (vedi Gilardino, Milito, Di Natale), alle “riserve di lusso” (Muntari, Bellucci), e anche qualche sorpresa che non fa mai male.

Mancano i gol dei big della A, ma questo era facile prevederlo, non possono sempre segnare loro, e anche il capocannoniere stavolta ha passato una brutta domenica. Ha segnato, ma il rigore sbagliato praticamente lo fa rientrare tra quelli che hanno disputato una partita normale.

Tiago, solo un mese di stop

Se un anno fa avessimo detto che i tifosi bianconeri erano in apprensione per la condizione fisica di Tiago probabilmente saremmo stati presi per pazzi. E invece quest’anno è proprio

Arsene Wenger verso il Real Madrid

Sembra ormai giunto al capolinea il rapporto tra Bernd Schuster ed il Real Madrid. Qualche giorno fa tifosi e stampa ne avevano chiesto la testa (calcisticamente parlando, ci mancherebbe), ma la società gli aveva rinnovato la fiducia, anche se “a tempo”. La stagione delle merengues proseguirà con il tecnico tedesco in panchina, ma dalla prossima estate sarà Arsene Wenger a guidare la squadra più titolata di Spagna.

Ad affermarlo è l’edizione odierna del Sunday Express, che parla di un forte interesse del Real verso il tecnico francese, in scadenza di contratto con l’Arsenal.

Wenger arriva a Madrid dopo una dozzina di anni trascorsi alla guida del club inglese, durante i quali si è fatto particolarmente apprezzare per i successi raggiunti, riuscendo a tenere la squadra sempre tra le prime della Premier League.

Che fine ha fatto Hristo Stoichkov?

E’ sicuramente uno dei calciatori più controversi della storia. Considerato uno dei più forti al mondo, tanto da essere inserito tra i 100 giocatori migliori della storia del calcio, ha sempre trovato diverse difficoltà nella vita, sia calcistica che in quella di tutti i giorni.

Ostacolato nel suo unico anno italiano al Parma dall’esplosione di Filippo Inzaghi e Gianfranco Zola, e al suo ritorno al Barcellona da Ronaldo e Rivaldo, è sempre stato il simbolo della nazionale bulgara, di cui ne è stato anche il ct. Di lui non si ricordano solo le giocate, ma anche le sortite caratteriali molto complesse, tanto da portargli guai con gli stessi compagni, con il fisco bulgaro (che lo ha denunciato per evasione fiscale) e addirittura con i genitori, che per punirlo per la sua assenza negli ultimi 30 anni, hanno dichiarato di non volerlo vedere mai più, nemmeno al loro funerale.

Inter bella e vincente, Fiorentina corsara

Aspettavamo Del Piero e Ibrahimovic, magari Adriano o Amauri, e invece dal derby d’Italia spunta il nome del ghanese Sullay Muntari, non alla sua migliore partita con la maglia dell’Inter. A lui il merito di averci creduto, alla squadra quello di aver saputo imbrigliare le manovre della Juventus, impedendole di ragionare e di proporsi con continuità dalle parti di Julio Cesar.

Complimenti alla capolista solitaria, che tale resterà almeno fino alla prossima settimana. Complimenti (per una volta concedetemelo) al suo condottiero, che ha saputo adattare la squadra al gioco dell’avversaria, senza mai subire più del dovuto.

Sarebbe inutile ed ozioso perdersi sin da ora in discorsi che sanno di verdetto definitivo, ma è chiaro che l’Inter vista ieri sera ha meritato di vincere, di fronte ad una Juve irriconoscibile, almeno in fase offensiva. Troppo poco il pallonetto di Marchisio ed il colpo di testa di Del Piero, rispetto alle palle gol create e fallite da Ibra e Co. Per una volta ha vinto chi ha giocato meglio e questo è quanto.

Bundesliga: primato indiscusso per l’Hoffenheim, Ibisevic sempre più decisivo

Ibisevic e il suo Hoffenheim oramai non sorprendono più nessuno. Tanto vale trattarli da grandi, come meritano. Dopo lo stop della scorsa settimana, la matricola terribile segna tre gol al Colonia (peraltro fuoricasa) e si riprende la vetta della classifica.

Anche stavolta il bomber bosniaco ha lasciato il suo segno, due volte, e così arriva la vittoria numero 10 che vale il primato in solitaria. Oltre a questo, si aggiunge anche la soddisfazione di vedere per la prima volta tutte le inseguitrici alla distanza di sicurezza di tre punti. Finora il primato se l’era continuamente scambiato con il Bayer Leverkusen, ma stavolta i rossoneri sono caduti a sorpresa in casa dell’Arminia Bielefeld, lasciando strada libera all’Hoffenheim.

L’Inghilterra ai piedi di Capello, ma i colleghi mugugnano

Nella terra di Sua Maestà un tecnico così lo sognavano da tempo ed ora sono in molti a recitare il mea culpa per le critiche feroci dopo le prime non esaltanti prestazioni (almeno sul piano del gioco). Ora Capello è diventato “mister fabulous” e nessuno si permette più di criticarne metodi e convocazione.

Chi vince ha sempre ragione e, se c’è una cosa che Don Fabio sa fare bene, è proprio vincere. Tutti dalla sua parte dunque, perché è facile saltare al volo sul carro del vincitore, anche se fino al giorno prima si era stati dalla parte dei detrattori.

Ma in mezzo al clima di celebrazioni (specie dopo la vittoria in terra tedesca sulla Germania), c’è anche chi se ne infischia delle sorti della nazionale inglese e guarda al bene del proprio orticello, lanciando accuse neanche troppo velate contro il tecnico di Pieris. Parliamo degli allenatori della Premier, tutti o quasi schierati contro alcune richieste di mister fab.

Tutti vorrebbero diventare giocatori del Barça

Già giocare nel Barcellona significa guadagnare suon di quattrini. Contratti milionari, sponsor con i marchi più importanti del mondo, e premi partita piuttosto scontati, solo perchè vesti la maglia blaugrana. Eppure al presidente Laporta tutto ciò non basta e vuol dare di più. E siccome i calciatori non capiscono altro che i soldi, ecco che è pronto ancora una volta a riempirli d’oro: 34 milioni di euro da dividere tra 31 giocatori per i tre obiettivi stagionali.

Vincere per i blaugrana è una cosa semplice, e già i premi partita basterebbero a calmare le ambizioni di qualsiasi calciatore. E invece ora arriva un’incentivo in più che verrebbe assegnato anche se non si dovesse raggiungere l’ambita “tripletta” (scudetto, Champions e Coppa del Re), ma anche se la bacheca dovesse arricchirsi di un solo trofeo.

Quel romantico di Ronaldinho

E’ uno dei più forti giocatori del pianeta, per qualcuno addirittura il più grande talento in attività. Di lui conosciamo vita, morte  miracoli, calcisticamente parlando, ma del Ronaldinho-uomo è difficile avere notizie dettagliate, vista la sua riservatezza di fronte all’argomento.

Stavolta però il Gaucho ha voluto fare un’eccezzione, concedendosi alla telecamera ed al microfono di Detras de la fama, programma molto seguito in Brasile in onda sull’emittente Multishow.

Il ritratto che ne vien fuori è per certi versi sorprendente, se si considera che stiamo pur sempre parlando di un calciatore professionista, abituato alle luci della ribalta ed agli sguardi curiosi della gente. Eppure, nonostante ciò, la timidezza non lo ha mai abbandonato, condizionandolo anche dal punto di vista sentimentale.