Calciomercato: arrivano i primi colpi

Alla fine la telenovela Osvaldo si è conclusa con la firma per il Bologna. Mihajlovic sarà finalmente contento di aver portato a casa una prima punta da affiancare a Di Vaio, mentre lo sarà un pò di meno Marazzina, che se già prima giocava con il contagocce, adesso giocherà anche meno. Per questo l’ex attaccante di Chievo e Torino si sta guardando intorno per cercarsi una nuova sistemazione, e non è detto che rimanga in Italia. Per lui infatti si parla di un’ipotesi francese, anche se il nome della squadra non è ancora noto.

La Premier League continua a comprare in Italia, ma stavolta non c’entra nulla il Manchester City, almeno non direttamente. Infatti gli sceicchi, nell’attesa di concludere l’affare Kakà, si erano già rinforzati con l’arrivo di un ex ragazzo prodigio, ma che poi ha un pò deluso, Craig Bellamy. L’ex punta del Newcastle è stata trasferita per 16 milioni di euro dal West Ham, che così ha potuto mettere i conti un pò a posto, e ha avuto denaro liquido da investire in Osvaldo. Dopo la firma con il Bologna però Gianluca Nani, ds degli Hammers, non si è dato per vinto e ha chiesto informazioni su altri due nostri calciatori: Balotelli e N’Sereko.

Sfumato Kakà, ora le grandi d’Europa tremano

 MILANO, 21 gennaio– Ora le big d’Europa hanno paura. Ma soprattutto provano a blindare anzitempo i loro gioielli. L’affare Kakà sfumato all’ultimo sospiro, potrebbe portare a conseguenze devastanti nel panorama del mercato internazionale: lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, ha il portafoglio pieno e una gran voglia di rifarsi andando a prendere un campione, uno di quelli con la C maiuscola. Anche se, a dirla proprio tutta, per far sì che la sua squadra entri a far parte dell’elitè del calcio mondiale, non basterà comprare campioni su campioni: il Chelsea di Roman Abramovič, ne è un esempio lampante.

Fantacalcio: Doni e Floccari si fanno rispettare anche qui

La Gazzetta dello Sport farebbe bene a rivedere un pò di quotazioni perché tra i migliori spuntano tanti nomi di big, a volte inaspettatamente quotati molto meno dei calciatori delle medio-piccole. E’ il caso ad esempio di Mexes, sicuramente uno dei migliori difensori del nostro campionato, che avendo ricevuto un ottimo voto (7,5 in totale comprensivo di assist) si è guadagnato la maglia di terzo difensore migliore di giornata scavalcando addirittura Portanova, un difensore non propriamente all’altezza.

Comunque ci troviamo di fronte alla riscossa delle grandi. Juventus e Roma ritornano a far sentire la propria voce nel Fantacalcio. E se per i bianconeri magari a volte Del Piero e a volte Amauri rappresentavano il club nelle varie classifiche, vista l’annata dei giallorossi è un ottimo risultato.

Mourinho richiama gli esclusi

La sconfitta di Bergamo pesa come un macigno, più di quanto voglia farci credere lo Special One, abituato com’è a trovare sempre il lato positivo in ogni situazione. In fondo c’è da credergli quando dice di non essere preoccupato dall’alto del suo primo posto in classifica, ma come si fa a restare indifferenti di fronte ad una pesante debacle come quella rimediata domenica dalla sua squadra? Moratti ha fatto la voce grossa, strigliando lo squadrone dei sogni e invitandolo a non cercare scuse dopo una sconfitta simile, ma stavolta mister Mou non può rispondere come vorrebbe e si limita a far presente che:

Moratti può commentare me, ma io non posso fare altrettanto. Lo farò solo se me lo chiede lui: ho un’opinione e una personalità sufficiente per dire a tutti quello che penso. Ma non pubblicamente.

Ma non c’è tempo per fermarsi a piangere sul latte versato. C’è già dietro l’angolo la Roma che aspetta e, sebbene si tratti di una semplice gara di Coppa Italia, il mister ci tiene a far bella figura. E allora via all’ennesima rivoluzione, con tanto di chiamata alle armi per il trio che era stato spedito a scaldare le poltroncine della tribuna domenica scorsa, Balotelli-Mancini-Quaresma. Punizione conclusa o piuttosto un discorso del tipo “se mando tutti in punizione, poi sono costretto a far giocare Baresi”?

Da Orsi a Zidane: i trasferimenti più costosi nella storia del calcio

Follia, poco rispetto per il denaro, schiaffo alla miseria e a chi si spezza in quattro la schiena per arrivare a fine mese contando i centesimi. Negli ultimi giorni le nostre bocche si sono riempite di discorsi di questo tipo di fronte all’offerta multimilionaria arrivata in casa Milan.

La cronaca delle ultime ore ci dice che qualcuno si è potuto permettere il lusso di rifiutare un ingaggio da nababbo (beato lui!), motivando la scelta con una frase che sa di presa in giro “i soldi non sono tutto nella vita”. Il fatto poi che tali parole escano dalla bocca di uno che guadagna qualcosa come 9 milioni di euro l’anno è solo un dettaglio e ci piacerebbe vedere la faccia del protagonista di fronte alla medesima offerta arrivata magari dal Real Madrid. Discorsi che per ora lasciano il tempo che trovano, ma che ci danno comunque l’opportunità di fare un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di situazioni simili, seppure con esiti completamente opposti.

Perché, se il Milan ha deciso di assecondare la volontà del giocatore, rinunciando a svariati milioni e se Kakà ha buttato al vento l’opportunità di incrementare i propri introiti, c’è anche chi in passato non si è posto problemi di sorta, salendo sul carro del miglior offerente. ‘Zidane è incedibile’, gridavano i dirigenti bianconeri, mentre il caro Moggi intrallazzava con il Real, portando a termine il trasferimento più costoso della storia del calcio (120 miliardi di lire!)

Serie B: Mantova a picco? E Lori blocca gli stipendi

Il calcio italiano sembra aver assunto, da qualche tempo a questa parte, i tratti salienti del più squallido dei Far West: ognuno parametra la Giustizia sulla base delle proprie esigenze, la correttezza è merce alquanto rara e chi dovrebbe fare il controllore (lo Sceriffo, per continuare con il nostro paragone) non ha la forza – leggasi consenso – sufficiente per imporre il rispetto delle regole.

E’, a quanto pare, il caso del Presidente del Mantova Fabrizio Lori, imprenditore nell’industria delle plastiche prima di divenire il proprietario della società virgiliana, assurto agli onori delle cronache calcistiche per via del suo stile non convenzionale che ha per tratti caratteristici il portare i capelli lunghi, il vestirsi secondo le ultime tendenze della moda ed il trascorrere le serate a divertirsi in compagnia dei propri tesserati. L’ultima “prodezza” di Lori, però, è stata ben più eclatante, e risale a giovedì scorso sebbene se ne sia venuti a conoscenza solo oggi.

Niente City per Kakà, e ora che succede? Il Real attende sviluppi

Ormai tutto il mondo calcistico aveva dato per scontato il passaggio dell’ex pallone d’oro al secondo club di Manchester. La svolta improvvisa di ieri sera ha praticamente scombinato i piani di centinaia di persone, che adesso si devono rimettere in moto per pagarne le conseguenze.

A chi è andata peggio è sicuramente la società inglese. Il Sun questa mattina riporta che lo sceicco Mansour, alla notizia del rifiuto di Kakà, sia diventato rosso in volto come un pallone che sta per scoppiare. A questo si sono aggiunti lo sbigottimento dei dirigenti del City, e il contrattacco di uno di essi, Garry Cook, il quale dice chiaramente che il Milan li ha “fregati”. Ma i tifosi rossoneri possono star tranquilli? A sentire As mica tanto…

Premier League: si risolve tutto al novantesimo, 5 squadre all’ultimo posto a pari punti

La 22esima giornata di Premier League si decide tutta all’ultimo minuto. Il novantesimo, o giù di lì, decide la sorte delle tre partite più importanti, regalandoci una novità: la coppia di testa non è più Liverpool-Chelsea, ma Liverpool-Manchester United, con i Red Devils che devono ancora recuperare una partita, che significherebbe il primo posto in solitaria.

Lo United è tornato e si vede. Nonostante continui a mancare mezza squadra a causa degli infortuni, gli 11 in campo sono sempre di valore molto superiore agli avversari, tanto da stabilire il record di partite senza prendere reti: ben 10 di fila. Quella contro il Bolton però sembrava doversi concludere sullo 0-0. Jaaskelainen le prende praticamente tutte, e quando scocca il novantesimo pensa di aver portato a casa un punto d’oro. Non si accorge però che si gioca ancora, come la sua difesa, e a Berbatov basta questa piccola disattenzione per segnare la rete che vale il primato.

Osvaldo al West Ham

Proprio pochi minuti fa la conferma da parte del procuratore del calciatore. Sembrava dovesse finire al Bologna, o comunque dovesse rimanere in Italia, ma l’italo-argentino Pablo Daniel Osvaldo firmerà per

L’affare-Kakà si decide ad Arcore

Centocinque milioni di euro per assicurarsi le prestazioni di un solo giocatore: impossibile non trovarsi spiazzati di fronte ad un’offerta simile, impossibile chiudere la porta e rimandare il tutto al mittente con tanto di “no grazie”. Lo sa Kakà. lo sa Galliani, lo sa soprattutto patron Berlusconi, che nei giorni scorsi ha dato l’assenso alla trattativa.

Ed ora la palla passa proprio a lui, al Presidente del Consiglio, chiamato a decidere della sorte di uno suoi figli prediletti in un summit che si sta tenendo nella sua villa di Arcore. Con lui l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ed altri pezzi grossi della società che esprimeranno la propria opinione in merito alla trattativa dell’anno.

Ma c’è poco da discutere. Kakà sarà pure uno dei giocatori più forti del mondo, ma con la sua vendita il Milan si assicurerebbe un pezzo di futuro, incassando i soldi necessari a rinforzare ogni reparto (e sappiamo quanto abbia bisogno di svecchiare e ricostruire). Il summit di Arcore quindi non potrà far altro che confermare quanto detto dai protagonisti negli ultimi giorni, sebbene la parola finale spetti al diretto interessato.

Fantacalcio: vince il centrocampo

Giornata eccezionale per i centrocampisti. Per la prima volta compaiono tre doppiette in questo ruolo e nemmeno una tra gli attaccanti. Si vede che vanno di moda adesso gli inserimenti da dietro perché i difensori danno troppe attenzioni alle punte e poche ai loro compagni. Forse per questo il modulo dell’Inter non va più bene, e per questo ai Fantallenatori conviene puntare su quattro centrocampisti (e per qualcuno anche giocare con 5 sarebbe una soluzione).

Se andiamo a vedere infatti sono sempre di più i vari Doni, Hamsik, Sculli, e chissà per quanto Kakà, che segnano tanto, mentre le varie punte latitano un pò, nonostante un costo superiore, e non di poco. Migliorano anche i portieri, che a dispetto dell’inizio della stagione si stanno specializzando sui calci di rigore, e ancora una volta troviamo un portiere con un importante +3.

L’Inter crolla, la Juve c’è

La classifica si accorcia e la vetta non sembra più un lontano miraggio per chi è costretto ad inseguire da inizio campionato. Si è parlato spesso in questi mesi di discorso chiuso, di giochi fatti, di scudetto già assegnato, sebbene mancassero più della metà delle partite.

Ma quando la prima è brutta e vincente, quando riesce a guadagnar punti, giocando male, quando arriva l’immancabile errore arbitrale a darle una mano, quando ha un trascinatore (Ibrahimovic) che gioca partite su partite senza mostrare segni di affaticamento, beh a quel punto è inutlie sperare nella rincorsa.

E invece arriva una vittoria regalata prima della sosta natalizia, contro un Siena che ha più di un motivo per recriminare; poi arriva un pareggio inatteso contro il Cagliari ed una sconfitta meritata contro un’Atalanta che avrebbe potuto infierire su una squadra allo sbando. E l’Inter non è più l’invincibile armata che terrorizza il campionato, ma solo una squadra con molti limiti a dispetto dei grandi nomi che mette in campo. E il campionato si riapre, sebbene la seconda non riesca ad andare oltre il pareggio nel posticipo serale sul campo della Lazio. Un passo avanti o un punto perso per la Juventus?