Il dito che si alza e punta di là: Tiribocchi e il gol continuano ad avere quello speciale feeling che fa del Tir un attaccante affidabile; l’equilibrio tra Atalanta e Crotone è durato giusto il tempo che la punta decidesse di lanciare un segnale. Derby toscano all’insegna dell’agonismo: lo detta, generalmente, una stracittadina ma, ancor di più, lo ha dettato il terreno di gioco, per nulla insensibile a un clima da inverno pieno. Livorno ed Empoli se la sono giocata fino alla fine ma il solo – e solito – Coralli arriva fino a un certo punto. Il resto, è storia scritta da Miglionico. Ascoli e Varese galleggiavano col salvagente: nè il troppo nè il poco. Perchè scrollarli più di tanto, i ventidue in campo, se il pari sta bene a entrambi?
L’area del Portogruaro è un porto di mare dove passa mezza squadra senese: Terzi, Mastronunzio, Bolzoni, gloria anche per Immobile. Basta e avanza a far sì che Cunico possa gioire in qualche maniera e non fare danni (agli ospiti). In tuffo, uno sopra l’altro; in campo, uno per l’altro: vince, il Cittadella, anche per l’inequivocabile assioma secondo cui – a furia di giocar bene – qualche volta rischi di non portare a casa bottino pieno. Ma di norma, si vince eccome. Harakiri Grosseto: amnesia? Paura? Leggerezza? Ciascuno condisca la ricetta col “quanto basta” che meglio crede, di fatto i toscani vincevano 3-0 e si sono fatti rimontare da un’AlbinoLeffe in 10 dal 41′ del primo tempo. A chi si concede, la copertina, in questi casi? Stavolta – mica sempre – sto coi buonisti, viva i bergamaschi!